sabato 1 ottobre 2011

PIANTE DA FRUTTO

NON PASSA CERTO INOSSERVATO  E' COLOR DEL SOLE

Chi non ha provato ammirazione osservando una pianta di limone carica di frutti?

Chi di noi non ha gustato il suo aspro sapore?

Chi infine non ha desiderato almeno una volta di possedere la pianta che porta frutti così ornamentali e utili?

Sul limone si potrebbe scrivere un volume sia come coltivazione che come uso del frutto.

Io non ho certo la pretesa di  saper tutto su questo ortaggio così popolare e amato ma intendo farvi una panoramica sia sulla coltivazione che sul frutto stesso per invogliarvi ad approfondire e a coltivare una pianta così rappresentativa.

ORIGINI DI QUESTO AGRUME COSì POPOLARE

La storia degli agrumi di cui il limone fa parte è plurimillenaria e attraversa quella delle più grandi civiltà in tutte le epoche.

Il limone proviene dall'Estremo Oriente dall'Indocina e dall'India dove troviamo descrizioni di cedri e di limoni che risalgono all'800 a.C.

Era già conosciuto presso gli Assiri tracce sotto forma di semi sono state rinvenute negli scavi presso la città di Nippur fiorente nel 5000 a.C.

Il limone era ben conosciuo dai Greci che l'usavano come pianta medicinale e dai Greci fu portato presso i romani.

Ne abbiamo testimonianza negli affreschi scoperti a Pompei  che ritraggono un giardino con diversi agrumi fra cui dei limoni e se ne deduce che parecchi agrumi erano coltivati nella zona prima della disastrosa eruzione del 63 d.C.

Lo cita nel Levitico la Bibba e gli Ebrei, che lo chiamavano albero della purezza o della vita per essere sempre splendidamente verde, furono i primi che ne iniziarono la coltivazione sistematica.

La civiltà araba è stata fondamentale per la diffusione in Europa degli agrumi e quindi anche del limone intorno all'anno 1000.

 Gli Arabi erano maestri nella coltivazione di queste piante che cominciarono a diffondersi in Europa per opera dei crociati.

Nel Rinascimento troviamo i limoni dipinti nei quadri di famosi pittori mentre è di quell'epoca la passione per le "Bizzarrie" limoni con foglie e frutti particolari.

Una testimonianza giunta sino a noi sono le serre che furono fatte costruire dai Medici  nel 1500 per ospitare la loro collezione di agrumi fra i quali moltissime piante di limone.
 
Ancor oggi la collezione della Villa Medicea di Castello a Firenze che ospita in vaso circa 500 piante di agrumi fra le quali spiccano alcuni esemplari unici di limoni è una delle più importanti al mondo nel suo genere.

Anche in Francia gli agrumi e soprattutto i limoni erano tenuti in gran conto nelle serre della reggia di Versailles erano coltivate in vaso numerose e  particolari piante di limoni.

A poco a poco si diffusero le limonaie  che permettevano anche a chi abitava in un luogo freddo di poter coltivare in vaso  la preziosa pianta.
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Nelle Americhe i limoni giunsero dopo la  scoperta di Cristoforo Colombo portati dai missionari e dagli spagnoli che se ne servivano per combattere lo scorbuto.

La loro diffusione ha inizio nel XVI secolo principalmente in Florida e più tardi in California.

Oggi il limone è coltivato in tutto il mondo dall'Europa all'Australia dall'Asia all'America.

In Italia il limone fu portato dagli Arabi in Sicilia dove ancor oggi viene largamente coltivato.

DESCRIZIONE DI QUESTO AGRUME E SUE CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE

Per la coltivazione del limone è importante un clima mite quindi le coltivazioni sono ristrette nell'area meridionale ma è possibile anche  nell'Italia Settentrionale dove vi siano microclimi favorevoli.

Vi sono coltivazioni di questa pianta lungo tutta la riviera ligure, sul lago Maggiore e sul lago di Garda dove abbiamo magnifici esemplari di piante di limone.

Il limone è stato sino al 1700 considerato una pianta medicinale e solo dopo tale data ha trovato il suo importante posto che a tutt'oggi occupa in cucina.

Il succo di limone per moltissimo tempo è stato tenuto in grandissima considerazione a tal punto che pur di avere queste piante venivano pagate ingenti somme specie da chi abitando in luoghi freddi non poteva coltivarle.

Il limone è ricchissimo di vitamina A e C che se un tempo servivano a prevenire lo scorbuto fan bene anche a noi perchè aiutano nelle malattie legate al raffreddamento ma anche in caso di mal di testa e di nausea specie quando si è ecceduto col vino.

Aiuta la digestione pesante ed è utile all'apparato digerente  per i suoi effetti astringenti e regolativi dell'intestino ma non è indicato per chi soffre di acidità di stomaco.

Ha notevoli proprietà rinfrescanti, diuretiche e battericide.

L'acido  citrico contenuto in esso ha la proprietà di contribuire a sciogliere i calcoli renali impedendone la diffusione.

Con tutte queste  qualità non meraviglia che il limone sia stato tenuto sempre in grande considerazione e spero che anche a voi sia venuto il desiderio di possederne una pianta che vi dia tutto l'anno i frutti color del sole.

Appartiene alla famiglia delle Rutaceae e al genere Citrus nome scientifico Citrus Limon ed è un antico ibrido tra il cedro e il lime ma oramai è divenuta una specie autonoma che si propaga per innesto e per talea.

La pianta è un alberello che non supera i 6 metri con foglie di un verde vivo nella pagina superiore e verde più tenue nell'inferiore i suoi fiori sono molto profumati e possono essere a coppie o solitari bianchi con bordo più scuro e se le condizini sono favorevoli son prodotti tutto l'anno.

I rami della pianta sono spinosi, le sue radici piuttosto superficiali e il suo legno è particolarmente duro.

Il frutto chiamato limone può essere ovale o obilungo non sempre di colore giallo ne esistono infatti varietà variegate di giallo o di verde.

La pianta è sempreverde e rifiorente vale a dire che ha due fioriture e due fruttificazioni.

La prima fioritura avviene in primavera e da origine ai limoni invernali, la seconda a settembre da cui deriva una qualità di limoni chiamati "verdelli" che maturano nell'estate successiva molto apprezzati dal mercato.

Per poterli ottenere si sospendono le irrigazioni per un certo periodo estivo ma così facendo si accorcia la vita della pianta stessa.

Fioriture ridotte sono presenti durante tutto l'anno per cui sulle piante vengono a trovarsi contemporaneamente fiori e frutti in ogni stagione e questo rende il limone molto apprezzato anche come pianta ornamentale.

Se si seminano i semi del limone nascono piante selvatiche che poco hanno a che fare con le piante di limone innestate per poter  ottenere quest'ultime occorre procedere all'innesto  adoperando un portainnesto, pianta selvatica sul quale inserire un "pezzo" di pianta di limone di varietà domestica che fruttifica bene.

Innestare bene non è un'arte facile ed è meglio comprare piante già innestate ma se avete dei limoni selvatici cioè nati da seme potete procedere all'innesto in primavera a gemma dormiente oppure a corona  in caso di rami o fusti di grande diametro.

Tratterò prossimamente l'arte affascinante dell'innesto non certo semplice ma di grande soddisfazione.

COLTIVAZIONE DEL LIMONE

 La coltivazione del limone risulta più difficile o più  facile in base all'ubicazione del luogo dove verrà collocata la pianta.

Infatti il limone non sopporta che la temperatura scenda sotto lo 0 la minima è di 3 -5 gradi sopra lo zero quindi può essere coltivato in piena terra solo in luoghi dove la temperatura si mantenga sufficientemente mite durante l'inverno.

Un'alternativa è una serra per  ricoverare la pianta durante i rigidi periodi invernali non eccessivamente calda, una serra fredda dove la temperatura non scenda mai al di sotto della minima già detta.

Quindi chi abita in una zona che in inverno ha clima mite potrà piantare il suo albero di limone in giardino o nell'orto in piena terra avendo l'accortezza di bagnarlo  nei periodi siccitosi.

Il limone vuole terreno fertile profondo e  ben drenato, non sopporta i ristagni d'acqua e mal si adatta a terreni eccessivamente argillosi mentre si adatta a suoli sabbiosi o comunque ben permeabili l'unico accorgimento da adottare sarà quello di aumentare le irrigazioni e le concimazioni per ovviare al dilavamento delle sostanze nutritive.

Nel momento dell'impianto apportare generose quantità di letame ben maturo in genere questo viene fatto a gennaio febbraio passato il periodo più rigido per poi mettere a dimora le piante a fine febbraio marzo.

Se le piante di limoni  sono già adulte letamare dopo la raccolta dei frutti in autunno sotto tutta  la chioma della pianta.

Le foglie del limone sono la spia di una carenza di elementi nel terreno che possono essere rapidamente reintrodotti con la concimazione fogliare spruzzando sulla chioma l'elemento di cui la pianta è carente e dopo un paio di trattamenti a distanza di 15 giorni l'uno dall'altro la situazione viene normalizzata.

Adesso vorrei spendere due parole sulla potatura che  nel limone non dev'essere troppo severa ma deve mirare a arieggiare bene la chioma e a dare forma alla pianta quando questa è giovane.

In genere la forma per le piante di limone è quella a vaso anche se possono essere allevate a spalliera.

Il limone essendo una pianta sempreverde ha il massimo contenuto di sostanze di riserva nelle foglie e nei rami nei mesi di febbraio e marzo quindi la potatura è sconsigliata in questi periodi e conviene rimandarla dopo la raccolta estiva.

Gli interventi di potatura non devono essere esagerati ma mirare solo a dar luce alla chioma e ad eliminare i rami secchi o spezzati tenendo presente che  i succhioni cioè quei rami lunghi privi di frutti, vanno eliminati quando provengono dalla parte basale delle branchie più grandi e possono essere solo spuntati quando si trovano nelle zone più periferiche della chioma.

Aggiungo che per quanto riguarda la fase giovanile di allevamento le potature vanno ridotte il più possibile per non ritardare l'entrata in produzione limitandosi a rimuovere i rami spezzati e i succhioni.

BELLEZZA DI UNA PIANTA DI LIMONE IN VASO

La pianta di limone  è una pianta coltivabile in vaso e nel secolo scorso non vi era villa specie in Toscana che non avesse le sue brave piante di limoni coltivate in grosse conche di terracotta che durante i mesi invernali venivano ricoverate in appositi luoghi riparati dove la temperatura rimaneva sempre  sui 10 gradi sopra lo 0 chiamate limonaie o arancere  e ancor oggi ne son rimasti splendidi esempi.

Potrete avere anche  voi una o più piante di limone sul vostro terrazzo che vi daranno grandi soddisfazioni se seguirete questi semplici accorgimenti.

Innanzitutto è meglio scegliere un vaso di terracotta dove le radici della pianta possono respirare e che non si scalda eccessivamente come i vasi di plastica.

Non sceglietelo troppo grande ma di circa 3 dita in più di diametro rispetto al contenitore in cui avete comprato la pianta la rivaserete ogni 2 anni quando è giovane e ogni 4 quando è adulta aumentando gradatamente il diametro del vaso il periodo migliore per il rinvaso è prima della fioritura a fine febbraio marzo.

Molto importante è il drenaggio perchè questa pianta non tollera i ristagni d'acqua che subito provocano la marcescenza delle radici quindi utilizzate almeno 4 cm di materiale idoneo sul fondo del vaso per facilitare lo sgrondo dell'acqua.

Scegliete della buona terra per agrumi e aggiungete un'ulteriore apporto di concime a lenta cessione specifico per agrumi da ripetersi ad ogni primavera e all'inizio dell'autunno in inverno quando le piante sono in riposo vegetativo non si concima.

La posizione è molto importante perchè la pianta del limone ha bisogno di sufficiente sole per fruttificare bene e soprattutto per portare a maturazione i suoi frutti.

Quindi la posizione migliore è un terrazzo esposto a Sud o quanto meno ad Ovest avere solo il sole la mattina cioè posizioni ad Est oppure peggio al Nord pregiudica la maturazione dei frutti.

Per quanto riguarda le annaffiature sono assolutamente necessarie ma occorre che fra l'una e l'altra il terreno sia piuttosto asciutto quindi bagnare abbondantemente ma non troppo spesso.

Quando poi le temperature iniziano a calare la pianta va ritirata in serra fredda cioè in un locale areato e luminoso dove la temperatura anche nei giorni più freddi non scenda  al di sotto dei 10 gradi all'aumentare delle temperature il locale va areato cioè dev'essere dotato di finestre apribili che consentano di arearlo nelle ore più calde e di abituare gradatamente le piante alle temperature esterne.

Mai portare le piante dall'interno all'esterno improvvisamente e mai metterle in appartamento dove le temperature son troppo alte e non riuscirebbero a svernare adeguatamente.

Certo mi rendo conto che il limone non è precisamente una pianta troppo facile da coltivare e gli accorgimenti da tenere per aver le piante al meglio non son pochi ma le vostre attenzioni verranno ripagate dall'avere una pianta sempreverde rifiorente e con frutti tutto l'anno il che è di pochissime piante.

La pianta del limone entra in produzione circa dopo 4 anni e può durare oltre gli 80 anni di età come durata economica ma è pianta molto longeva  si conoscono esemplari che passano il secolo.

Alla periferia della città di Firenze si può visitare lo splendido parco del "Teatro della Limonaia" che custodisce bellissime piante di limoni nelle tipiche conche toscane parecchie di queste sono centenarie.

Anche alle porte di Siena, nella villa Geggiano fra cipressi secolari e siepi scolpite di bosso si trovano  in vaso centenarie piante di limoni.

Le piante di limone fruttificano sui rami di un anno e i frutti sono ovali o oblunghi con gli apici appuntiti  normalmente la buccia è gialla ma vi sono varietà con buccia striata di verde o di bianco più o meno liscia a seconda delle varietà mentre la polpa divisa in otto o dieci spicchi è aspra e succosa.

I limoni continuano la loro maturazione anche staccati dalla pianta quindi spesso per meglio commercializzarli vengono staccati immaturi dall'albero spediti ancora verdi protetti da un trattamento funghicida  e sottoposti a  trattamenti che ne accelerano la maturazione.

Per questo motivo non è consigliabile utilizzare le bucce di tali agrumi ed ecco perchè è così utile coltivare in proprio il limone.

 ALCUNE CULTIVAR DI QUESTO AGRUME

Tantissime sono le varietà di limoni  che spesso prendono il nome del luogo dove vengono coltivate come l'"Ovale di Sorrento" coltivato sulla costiera Amalfitana.

Limone di pezzatura medio grande con buccia di color giallo  citrino particolarmente profumata perchè ricca di olii essenziali mentre la polpa è particolarmente sugosa e ricca di vitamina C e di sali minerali.

Le sue caratteristiche  altamente qualitative vengono esaltate da una particolare coltivazione che ritarda la maturazione dei frutti per esaltarne le loro qualità la chioma delle piante viene  infatti protetta dal freddo e dal vento da stuoie in paglia chiamate"pagliarelle" sostenute da pali in legno in genere di castagno.

Con i limoni di Sorrento si prepara il famoso "limoncello" liquore formato da bucce di limone messe a macerare in alcool purissimo liquore diffuso a livello internazionale.

Un'altra varietà molto coltivata specialmente in Sicilia ma in genere diffusa in tutto il meridione è la "Femminello" ne esistono numerose mutazioni chiamate con nomi leggermente diversi.

La pianta è quasi del tutto priva di spine con una produzione costante e  numerosa è altamente rifiorente si possono elencare ben cinque fioriture stagionali a cui corrispondono altrettante e diversificate     fruttificazioni ciascuna con un proprio specifico nome.
 
Il frutto di questa varietà produce un abbondante succo chiaro e molto aromatico mentre i suoi "verdelli" frutti che vengono prodotti  nell'estate dell'anno seguente hanno un'acidità bassa e quasi nessun seme.

Queste sono le principali varietà coltivate in piena terra  ma ve ne sono altre che son preferibili per una coltivazione in vaso come la "Florentina" molto utilizzata come pianta ornamentale.

E' molto diffusa in vaso perchè rifiorente dalla primavera all'autunno e molto generosa nel produrre frutti infatti sulla stessa pianta contemporaneamente si trovano in ogni stagione sia fiori che frutti in vari stadi di maturazione.

La pianta è mediamente spinosa con fiori che in boccio sono violaceo-purpurei e all'apertura bianchi con un dolce profumo i frutti sono gialli allungati contenenti abbondante succo.

Questa pianta è stata coltivata in Toscana al tempo dei Medici come pianta ornamentale in vaso nel 1500 e da qui si diffuse in tutte le ville aristocratiche.

Un'altra varietà molto adatta per la coltivazione in vaso è il "Lunario" chiamata così perchè ha la capacità di fiorire e fruttificare in tutte le lune cioè in tutti i mesi dell'anno per questo viene anche chiamato "limone delle quattro stagioni".


limone lunario
Questo limone se ben coltivato fruttifica tutto l'anno anche in inverno e se coltivato in luoghi miti diventa davvero il punto focale  in giardini che in inverno tendono a essere  piuttosto spogli.

Il giallo intenso dei suoi frutti di forma allungata e di buccia sottile crea un piacevole contrasto con il bianco candido dei suoi profumati fiori che in boccio sono violacei.

La polpa dei suoi frutti e molto succosa e scarsamente acida.

Il Lunario è un limone che  ha le sue origini  alla fine dell'800 in Sicilia ed è diffuso un pò ovunque  in Italia ma soprattutto nelle regioni centrali e nei bacini dei grandi laghi del Nord.

Un'altro limone molto ornamentale è il limone "Foliis Variegatis" originato probabilmente dal Citrus Lemon Florentina.


limone Variegatis 
Le sue foglie sono bordate di bianco crema e i suoi frutti giovani sono una festa per gli occhi la loro buccia appare infatti striata con strisce verdi e gialle per tutta la loro lunghezza in piena maturità perdono questa loro caratteristica e ingialliscono diventando  uniformi come gli altri limoni.

La pianta è di lenta crescita ma a maturità raggiunge le dimensioni  delle altre piante di limone.

I boccioli dei suoi fiori sono di color rosa all'apertura bianchi con i petali ben schiusi verso l'esterno emananti un dolce profumo.

Diverse altre varietà hanno le foglie variegate  risultando perciò molto decorative.

Molto decorativa è una cultivar di limoni che presenta frutti rossi invece che gialli.

Si tratta del "Limone rosso" i frutti dapprima gialli a completa maturità si presentano rossi mentre l'interno del  suo frutto è uguale a quello delle altre cultivar e il suo succo è  un pò meno acido di quello degli altri limoni.

 pianta di limone rosso
L'ultima varietà che desidero citare è caratterizzata dall'avere un succo dolce rispetto agli altri limoni ma essendo molto poco serbevole non viene  commercializzata.

 Si tratta del "Limone dolce"  una varietà di limone caratterizzata dall'avere il succo molto meno acido di quello degli altri limoni e quindi è possibile consumarne il frutto mangiandolo perchè risulta gradevole al palato non essendo così aspro.

UNA LEGGENDA SUL LIMONE

Le leggende che riguardano  il limone sono molte io ne ho scelto una fra le tante che ha per protagonista la città di Mentone sulla Costa Azzurra e il frutto del limone.

Si narra che alla cacciata dal Paradiso Terrestre Eva rubò un pomo d'oro.

Adamo temendo l'ira del Signore volle che piantasse il frutto in un luogo nascosto.

Dopo molto vagare scorsero un  posto che ricordò loro il perduto Paradiso e lì piantarono il frutto.

Quel luogo era la baia di Garavan e nel luogo dove  fu piantato il frutto del limone nacque Mentone  che ha una lunga tradizione di coltivazione  dei limoni per il suo clima dolce e per i suoi terreni riparati dai venti freddi essendo sul mare e a ridosso delle montagne.
   

 figura creata con limoni e arance nel parco di Mentone
In onore del frutto dal color del sole si tiene dal 17 febbraio al 7 di marzo una famosa festa detta "Festa del limone" dove sfilano carri con le figure letteralmente ricoperte di limoni.

I fiori del limone bianchi e profumati vengono messi nel buquet delle spose e simboleggiano purezza e l'augurio di fertilità.

 Per finire in bellezza non poteva mancar la ricetta!

 Questa che vi spiego adesso vi servirà per numerose preparazioni.

OLIO AROMATIZZATO AL LIMONE

Ingredienti

1 litro di olio extravergine d'oliva

5 limoni freschi bio ma se son colti dalla  vostra pianta è meglio.

Lavate i limoni e togliete loro tutta la scorza senza prendere la parte bianca perchè è amara e tagliateli in tante piccole striscioline.

Versate in una capiente padella 250 ml di olio extravergine d'oliva e le striscioline del limone scaldando il tutto a fiamma molto bassa per circa 5 minuti.

Versate in una bottiglia scura i restanti 750 ml di olio e quando è ben freddo versatevi anche quello fatto scaldare con le scorzette del limone.

Chiudete la bottiglia e conservatela in un posto asciutto e al buio per circa 15 giorni poi potete cominciare ad adoperare il vostro olio aromatizzato.

Questo olio profumato di limone è ottimo per condire  insalate pesce o  carni bianche.

Sul limone ci sarebbe ancora da dire perchè è un argomento molto vasto ma il tempo incalza io sono stanca e quindi mi ritiro e vado a gustarmi un pezzettino di torta al limone ma non prima  di avervi augurato una

DOLCE NOTTE

2 commenti:

  1. E' chiaro che è un amante di tale pianta. Credo sia una persona veramente intelligente e in genere amante della natura. Una persona così non può essere che una persona "positiva". Ben vengano queste persone e ci allietino con i loro sani e utili racconti. Grazie. Spero nella dolce notte di incontrare, in sogno, una persona così.forbot@alice.it

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  2. Amo le piante tutte tuttavia gli agrumi hanno una marcia in più sono piante generose ricche di fiori frutti e foglie sempreverdi.
    Il limone poi non riposa mai ecco perchè ho un debole per questo agrume
    Ti ringrazio per le tue belle parole

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