In autunno una pianta da frutto spicca su tutte le altre e diviene così appariscente che è impossibile non notarla anche se la si vede in lontananza.
Una pianta imponente che porta dei frutti globosi di un color arancio acceso dolci e morbidi appetiti sia dagli uccelli che dall'uomo ma solo quando raggiungono la piena maturità altrimenti sono aspri carichi di tannini e allappano come si suol dire.
Per chi non avesse già indovinato di quale pianta stia parlando svelo adesso il mistero.
Si tratta del kaki chiamato anche diospiro e io davvero non so se cosigliarvi di piantare questa pianta così ornamentale nel frutteto oppure di collocarla in bella vista nel vostro giardino considerato il suo valore ornamentale.
Deve però essere uno spazio capiente perchè questo è un albero che può raggingere un'altezza di 18 metri e la sua chioma globosa e ampia nelle piante adulte lasciate crescere in forma libera può raggiungere un'ampiezza di 10 metri.
SONO ESOTICHE LE ORIGINI DEL KAKI
Molti sono i nomi che caratterizzano questa bella pianta che appartiene alla famiglia delle Ebanaceae.
Il suo nome scientifico è Diospyros kaki da diospiros "pianta degli dei" per la bontà della sua frutta ma viene anche chiamata "loto del Giappone" essendo largamente coltivata in quel paese.
Il kaki è originario della Cina settentrionale dove è stata una delle prime piante da frutto ad essere coltivata circa 2000 anni fa.
Si è rapidamente diffusa in Giappone dove troviamo il più antico documento che parla della parola kaki, che nel paese del Sol Levante sta ad indicare questa pianta, datato attorno all'anno 1000.
In Occidente le prime notizie su questa specie risalgono ai greci e anche Plinio al tempo dei romani lo cita.
capinera femmina golosa di kaki |
L'interesse come pianta da frutto si accentua nella seconda metà dell'Ottocento quando dal Giappone vengono importate alcune varietà più pregiate.
UNA STORIA COMMOVENTE CHE E' ANCHE UN MONITO
C'è una pianta di kaki in Giappone a Nagasaki miracolosamente sopravvissuta al bombardamento nucleare che nell'agosto del 1945 distrusse quella città.
Simbolo della forza della natura vegetale che non si arrende neppure davanti alle difficoltà più estreme e che riesce a sopravvivere nonostante tutto.
Il botanico Masayuki Ebinuma nel 1994 ha pensato di prendere questa particolar pianta come simbolo di pace perchè orrori come quello che si era verificato non fossero mai dimenticati e come monito per l'insensatezza di tutte le guerre.
Così i semi dell'albero superstite hanno dato vita a numerose piantine che diffuse in tutto il mondo sono diventate simboli di quella pace che è necessario custodire gelosamente perchè la bellezza della vita non sia mai più offuscata da orrori come quello.
Molte scuole in Italia hanno ricevuto le preziose piantine che sono state piantumate, messaggere di pace e di amore anche per le nuove generazioni.
LA SITUAZIONE IN ITALIA
In Italia l'albero del kaki benchè sia una pianta subtropicale è diffusa in tutta la nostra penisola dove prospera.
In Sicilia questa pianta ha trovato il suo clima ideale e viene diffusamente coltivata in provincia di Palermo.
Nel paese di Milismeri si svolge verso il 20 di novembre una manifestazione culturale gastronomica soprannominata "sagra del kakì" in onore di una pregiata varietà di kaki coltivata in quella zona, che vede di anno in anno moltiplicarsi il numero dei suoi sostenitori e partecipanti.
DESCRIZIONE ED ESIGENZE COLTURALI
Il cachi, un'altro nome comune per indicare questa bella pianta, ha tale adattabilità da poter crescere su terreni siccitosi o freschi ed è pianta rustica per eccellenza che raramente viene attaccata da malattie o da parassiti.
Anche per quanto riguarda il terreno è molto adattabile infatti cresce su qualsiasi suolo preferendo però quelli tendenti al sabbioso fertili e freschi di natura.
Per quanto riguarda il clima sbrigativamente potremmo dire che è una pianta molto accomodante infatti la si trova sia nel Meridione che nel Settentrione dove però è meglio piantarla in posizione riparata.
Ha una resistenza al gelo quando è ferma cioè è in riposo che supera i -10 gradi sotto lo zero ma se durante la ripresa vegetativa vi fosse una gelata la pianta ne verrebbe danneggiata.
COMPLESSITA' DELLA SUA FIORITURA
Fortunatamente fiorisce tardivamente a maggio i suoi fiori si sviluppano sui rametti nati durante la ripresa vegetativa così non viene pregiudicata la fruttificazione da eventi climatici negativi.
Sarei tentata di descrivere dettagliatamente la biologia fiorale del kaki ma è di una tale complessità che temo di annoiare anche quelli fra di voi che sono più interessati e inoltre con le parole non si riesce a rendere bene una tale varietà.
Oltre ad un video sul kaki che spero presto potrete vedere dove ammirerete la bellezza delle mie piante di kaki in veste autunnale, mi riprometto di girarne un'altro per mostrarvi dal vivo tutte le caratteristiche dei tre tipi di fiori portati dal kaki: femminili per sterilità degli stami, maschili per l'aborto dell'ovaio e ermafroditi cioè con fiori femminili e fiori maschili insieme nei grappoli fiorali.
Come se ciò non bastasse sono noti fenomeni di instabilità sessuale.
Alcuni impollinatori provvisti solo di fiori maschili possono portare in certi anni anche fiori femminili mentre piante provviste solo di fiori femminili differenziano dopo anni anche fiori maschili.
Per vedere tali meraviglie sarà giocoforza aspettare la metà di maggio quando entreranno in fioritura le piante del kaki ma vi assicuro che la vostra attesa sarà ben ripagata.
Le varietà più pregiate sono composte da fiori femminili che danno frutti sprovvisti di semi e maturano anche in assenza di impollinazione mentre per tutte le altre varietà l'impollinazione avviene tramite gli insetti pronubi specialmente le api.
Per aumentare la fruttificazione nei frutteti specializzati si pianta anche un impollinatore maschile, cioè che possiede fiori maschili ogni otto o dieci piante con fiori femminili.
Io possiedo entrambe le varietà, di piante ne ho in totale quattro almeno due dovrebbero portare frutta priva di semi ma non è detto, in tutte qualche frutto risulta provvisto di semi.
POTATURA E MOLTIPLICAZIONE
Per quanto riguarda la potatura nelle piantine giovani è meglio fare una potatura di formazione che limiti e indirizzi lo sviluppo della pianta tenendo però conto che il suo vigore dipende molto dal portainnesto.
Se la pianta è già adulta la potatura si riduce al minimo togliendo i rami danneggiati quelli che si incrociano o danno troppa densità alla chioma e i polloni che eventualmente dovessero crescere alla base della pianta.
Se volete mettere delle piantine a dimora in primavera distanziatele di circa 5 metri e ponetele in terreno fertile e concimato con abbondante stallatico maturo.
Consiglio di comprare le piantine della varietà preferita da un buon vivaista della vostra zona in quanto dai semi si ottengono piantine selvatiche che occorre innestare.
A seconda dell'ambiente nel quale le collocherete il vivaista vi fornirà piantine adeguatamente innestate su un innesto adatto al vostro clima.
Se abitate dove il clima è rigido chiedete piantine innestate e coltivate in vaso anche se sono un pò più costose l'attecchimento risulterà più facile.
MOLTE E TUTTE BELLE SONO LE SUE VARIETA'
Passiamo adesso alle varietà che sono davvero tantissime con caratteristiche abbastanza differenti, vi segnalerò quelle che a mio avviso sono le migliori.
Sicuramente le più pregiate sono quelle varietà che portano frutti di sapore dolce non appena colti dalla pianta dunque già pronti per il consumo senza ammezzamento.
kaki mela "Fuyu" |
E' una varietà rustica che ben si adatta alla coltivazione in tutti gli ambienti dove i kaki possono essere coltivati, la pianta è medio vigorosa molto popolare in Giappone.
Il suo nome è il diminutivo di Fuyugaki che significa cachi invernale ed è una delle migliori varietà appartenente al gruppo delle non astringenti cioè di quelle varietà che sono adatte al consumo anche prima della loro piena maturazione.
Il frutto di questa varietà è grande con coste abbastanza accentuate di un bel colore arancione vivo polpa chiara e senza semi si raccoglie a metà ottobre.
La sua polpa è soda croccante e delicatamente dolce quando non ha raggiunto la maturazione mentre a maturazione avvenuta è più scura di una morbidezza gelatinosa e sorprendentemente dolce.
Un'altra varietà di nicchia è la cultivar "Farmacista Honorati" ve ne sono coltivazioni intensive in Sicilia in quanto questa pianta sopporta bene sia il caldo che il freddo.
kaki di Milismeri |
La pianta è vigorosa con portamento aperto e fiori solo femminili che danno origine a frutti senza semi.
I frutti sono leggermente più piccoli delle altre varietà si raccolgono a fine novembre primi di dicembre e dopo un periodo di post maturazione divengono morbidi e dolci con il sapore che ricorda vagamente la vaniglia.
Alla raccolta la loro colorazione è arancio chiaro ma a completa maturazione diviene di un bell'arancio brillante.
Se intendete mettere più di una varietà di kaki allora sarebbe utile piantare anche un impollinatore per avere una produzione abbondante e costante.
Il migliore impollinatore adatto a tutte le varietà è il kaki "Mercatelli" che porta fiori sia femminili che maschili i suoi numerosi frutti hanno piccola pezzatura e contengono i semi.
kaki "Farmacista Honorati" |
Sono astringenti appena colti per l'elevato contenuto di tannini e divengono morbidi e dolci solo dopo un periodo di post-maturazione in fruttaio.
Questa antica varietà di kaki è coltivato sopratutto nella regione campana come impollinatore della varietà "Kaki Tipo" è pianta piuttosto particolare per la polpa dei suoi frutti che maturi sono piccolini e con semi.
Viene chiamato anche cioccolatino perchè a completa maturazione dopo un periodo di ammezzamento la polpa dei suoi frutti in vicinanza dei semi diviene scura quasi di color cioccolato e molto dolce mentre la buccia si trasforma in un colore arancio intenso.
E' POSSIBILE COLTIVARE IL KAKI IN VASO?
Una mia amica che è venuta a vedere le mie piante in piena fruttificazione mi ha chiesto se era possibile coltivare il kaki in vaso con espressione molto dubitativa perchè l'imponenza dei miei esemplari non deponeva certo a favore di un desiderio simile.
Ma io gli ho risposto con sicurezza che sì è possibile coltivare una bella piantina di kaki in vaso.
Dipende tutto dal portainnesto che se piantate la pianta in vaso non dev'essere vigoroso come lo è in quelle piantate in piena terra.
Di queste piante nane ho trovato due vivai che le vendono e siccome voglio darvi le informazioni migliori e che non trovate da altre parti vi posto i link qui
Uno è un vivaio tedesco http://translate.google.it/translate?hl=it&langpair=de%7Cit&u=http://www.gruener-garten-shop.de/shop/kaki-baum-sorte-tipo-ca-50-60-cm-gross-veredelte-sorte-im-5-liter-topf.html che vende piantine nanizzanti di kaki non più alte, da adulte di metri 2 o 2,50 adatte alla coltivazione in un grosso vaso.
L'altro è la Bekker un'azienda olandese di provata serietà che vende solo per catalogo e dalla quale mi servo da anni http://www.bakker-it.com/prodotto/kaki-sharon-/ vende una pregiata varietà di kaki la Sharon con i frutti senza semi di buon sapore anche se non hanno subito la post maturazione in fruttaio.
ECCOVI ILLUSTRATE LE PROPRIETA' DI QUESTO BEL FRUTTO
Andiamo adesso a vedere le proprietà di questo frutto così appariscente e buono.
Diciamo subito che è ricco di glucosio e fruttosio quindi inadatto a chi fa dieta anche per il suo apporto calorico ben 86 calorie per ogni etto di prodotto!
Invece è raccomandato per chi fa sport e per chi soffre di inappetenza.
kaki "cioccolatino" |
Buon diuretico e depurativo è un antico rimedio contro la stitichezza.
Consigliato anche per i disturbi epatici svolge un'azione protettiva nei confronti del pancreas della milza delle pareti dello stomaco e dell'intestino tenue.
Spesso mi chiedono cosa fare della sovrabbondanza di cachi maturi che non si sa come smaltire.
Io in questo caso me la cavo con due ricette che ho collaudato io stessa e che vi posto qui.
MARMELLATA DI KAKI ALLA MANIERA PUGLIESE
Il cachi viene adoperato in Puglia per fare quest' ottima marmellata una golosità che piacerà a grandi e piccini.
Per 2 kg di cachi ben maturi accertarsi che lo siano se no la marmellata viene aspra, mettete un kg di zucchero si aggiunge poi una mela e il succo di un pompelmo e si fa bollire il tutto per circa 3/4 minuti schiumando spesso.
Passate al setaccio il composto ancora ben caldo e poi rimettetelo sul fuoco basso aggiungendo lo zucchero portate a ebollizione e rimestate sinchè non si sarà sciolto.
Versate in vasetti muniti di chiusura ermetica precedentemente preparati e perfettamente asciutti la marmellata bella calda sino a circa un cm dal bordo del vaso richiudetelo ermeticamente e poi giratelo per 5 minuti così il composto bollente impregnando anche il coperchio farà la sterilizzazione.
Conservate in un luogo asciutto e fresco dopo aver etichettato il prodotto con la data e il suo contenuto.
Eccovi un'altra ricettina anche se il kaki è frutto da consumo fresco quindi le ricette che lo riguardano son poche.
Provate questa semplice e di sicura riuscita
MACEDONIA IN COPPETTE DI KAKI
Ingredienti per due persone
due kaki grandi e maturi ma non eccessivamente molli
2 kiwi
una pera burrosa
una banana
4 acini grossi di uva da tavola bianca
vino bianco secco o
liquore dolce alla frutta
Svuotate con l'apposito coltellino i due kaki dopo aver eliminato la loro calotta e rimettete parte della polpa nel frutto con tutto il sugo.
Sbucciate i due kiwi tagliateli a cubetti e introduceteli nei due cachi uno per frutto.
Fate lo stesso con la pera sbucciata e tagliata in piccoli pezzi.
Prendete la banana tagliatela a fettine sottili poi mettete anche loro all'interno dei due kaki suddividendole equamente.
Tagliate in quattro spicchi gli acini d'uva e con quelli guarnite le due coppette della vostra macedonia.
Infine aggiungete il vino o il liquore e sia l'aggiunta che il tipo vanno un pò a piacere.
Io vi darò dei suggerimenti voi sperimentate quello che più incontra il vostro gusto.
Per il vino provate lo Zibibbo di Sicilia ve ne sono varie marche una migliore dell'altra.
Ottimo è anche il Passito di Pantelleria per il suo profumo e il suo gusto che ben si sposa con questa macedonia.
Per il liquore provate col maraschino prodotto con le ciliegie marasche oppure un classico liquore per dolci come il Grand Marnier.
Un tempo quando i liquori e i rosoli si facevano in casa ciascuna donna di casa aveva la sua bottiglia per le occasioni speciali nelle festività o quando c'erano ospiti di riguardo e con quella si irroravano le torte e le macedonie che venivano portate in tavola in quelle occasioni particolari.
Vi invito a ricercare quei liquori che ci rammentano un tempo lontano e a provarne il dolce sapore.
Ogni ricetta va personalizzata io mi limito a darvi suggerimenti di ciò che più ha incontrato il mio gusto che non è detto sia uguale al vostro.
Quindi ricercate, sperimentate, gustate la cucina è anche cultura, esperienza.
Con quest'ultima riflessione mi ritiro vado a preparare il video perchè voi possiate ammirare questa bella pianta e i suoi appariscenti e dolci frutti.
Adesso non mi resta se non augurarvi BUON APPETITO
Nel suo frutteto, mia madre ha una bellissima pianta di kaki, è stupendo in effetti osservare questi alberi ormai spogliati della foglie ma decorati di bellissimi frutti arancione!
RispondiEliminaCiao ho da chiederti una cosa. Ho comprato un kako al vivaio, mi han dato il kako tipo. Vabbè spero sia una buona pianta. L'ho piantato in qiesti giorni, ma mio padre gli ha messo attorno parecchie foglie, che andavano a coprire anche un po' di tronco. Ho letto che non va bene perchè potrebbe intaccare il tronco, quindi dopo qualche gg le ho spostate attorno alla pianta, di moto che il tronco sia libero. sotto alle foglie c'erano delle specie di larve (tipo vermetti) grigio scuro. Sai dirmi cosa sono ste larve e se son dannosi? Grazie
RispondiEliminaCiao,
RispondiEliminadifficile dirti che cosa fossero quei vermetti probabilmente erano solo delle larve che si nutrono delle foglie in decomposizione.
Ad ogni modo non è bene avere animali vicino al tronco potrebbero intaccarlo specie se come la tua la pianta è giovane.
Fai così disinfetta il tronco con pasta per tronchi biologica che trovi nei consorzi e nei migliori garden ne ho parlato nel mio blog sul post del melo, poi brucia le foglie dove hai trovato i vermetti e ammucchia terra fertile attorno al tronco per proteggere lui e le radici superficiali.
La toglierai in primavera alla ripresa vegetativa.
Se poi vuoi sapere tutto sul frutteto ti ricordo "Tutti i segreti per creare un frutteto meraviglioso" dove c'è anche un bel video sulla pianta di kaki dove faccio vedere e spiego numerosi esemplari di questa bella pianta fra cui c'è una pianta di kaki "tipo", così ornamentale e con frutti così gustosi.
Un caro saluto
Riccarda
Il giorno 08 gennaio 2012
ho piantato una pianta di kaki in una zona calda vogliono caldo o freddo.Grazie
RispondiEliminaLe piante di kaki vogliono il caldo quindi se sei in una zona mite non dovresti avere problemi però stai attento e bagnala specie se piccola ha bisogno di acqua se fa molto caldo
RispondiEliminaNel mio orto crescono spontanei degli arbusti che in autunno producono delle piccole bacche simili a cachi (cachi selvatici) molto buone solo se molto mature . Cosa sono??
RispondiEliminaPer saperti dire qualcosa di più occorrerebbe vedessi una foto di queste bacche però credo si tratti di arbusti di biancospino che maturano nel tardo autunno piccole bacche di colore rosso appetite anche dagli uccelli.
RispondiEliminaL'arbusto è spoliante e spinoso e le bacche se mangiate non completamente mature sono molto aspre.
La marmellata con le bacche di biancospino anche se rara e laboriosa da fare è buonissimissima!
Prova a cercare qualche foto su internet di queste bacche e confrontala con quelle che raccogli tu.
Continua a seguirmi fra non molto interessanti novità
Riccarda