domenica 19 febbraio 2012

ORTO IN APPARTAMENTO

CRESCE IN FRETTA BENEFICO E CONSIDERATO CRESCIONE E' QUINDI CHIAMATO

Febbraio richiama il carnevale ma è mese di passaggio non completamente invernale non ancora primaverile.

Il terreno può essere sotto la morsa del gelo o sotto una coltre di neve come qui da me vicino a Novara ma le giornate si allungano, la luce dura più a lungo, albeggia prima e qualche debole tepore nelle giornate di sole già si fa sentire.

Deboli anticipi di una primavera che con impazienza si attende, si è stanchi del freddo e del brutto tempo invernale ecco perchè febbraio sembra più lungo pur essendo il più corto mese dell'anno.

Vi sono ancora anche se un pò hanno stancato gli ortaggi invernali, i broccoli, i cavolfiori, le verze e le numerose varietà di radicchio.

Tuttavia il nostro fisico desidera qualcosa di fresco e di verde che in qualche modo dia un'anticipo di primavera ma certo non lo si può trovare nell'orto o fuori in balcone viste le temperature che in questo mese possono scendere di parecchi gradi sotto lo 0.

Ecco che occorre seminare al coperto e anche in casa si può seminare un ortaggio che darà grandi soddisfazioni e fresche e saporite foglie da portare in tavola.

Questa preziosa verdura  si chiama crescione e ve ne sono ben tre varietà: Lepidium sativum nome scientifico che sta ad indicare il crescione dei giardini,  Nasturtium officinale chiamato anche crescione d'acqua e il crescione selvatico o crescione dei prati Cardamine Pratensis appartengono tutti e tre alla famiglia delle Brassicaee.

CRESCIONE DEI GIARDINI

Il crescione dei giardini  è originario della Persia ma era conosciuto sin dall'antichità.
 crescione dei giardini

Lo storico e filosofo ateniese Senofonte  nel 440 a.C. ha riferito che i persiani mangiavano questa pianta prima ancora di conoscere il pane.

Essi ritenevano che le qualità di questa pianticella giovassero molto alla crescita e allo sviluppo dei bambini.

I Romani ritenevano invece che il crescione trasmettesse benessere al corpo e che avesse proprietà afrodisiache.

Columella uno scrittore romano del primo secolo dopo Cristo fa diretto riferimento alla rapida crescita del crescione nei suoi "Dodici libri di Agricoltura".

Molti autori e medici arabi parlano del crescione tenuto in gran conto presso gli arabi come pianta medicinale, come vermifugo e dissipatore delle coliche intestinali.

Da sempre le radici i semi e le sue foglie sono state impiegate come piccante condimento.

Nel Medioevo le foglie di questa pianta venivano servite alle tavole dei nobili mentre i suoi semi erano impiegati come medicinali.

I semi di questa specie per il loro piccante sapore venivano impiegati in Inghilterra dalle classi meno abbienti e per questo motivo erano chiamati "pepe dei poveri".

 crescione dei giardini
Questa pianta mantenne la reputazione  di "risvegliare gli appetiti di Venere" come si diceva un tempo sino al 1800.

Nella maggior parte dei paesi europei l'utilizzo del crescione inglese si è diffuso solo dopo la seconda guerra mondiale.

Il crescione è coltivato anche in coltura idroponica, in modo intensivo in Inghilterra, Francia, Paesi Bassi e Scandinavia e a volte la domanda supera l'offerta anche perchè il crescione va consumato fresco è di difficile conservazione.

DESCRIZIONE DI QUESTA PIANTA

Il crescione dei giardini il cui nome latino è Lepidium sativum appartiene alla famiglia delle Brassicacee è  una pianta annuale caratterizzata da steli sottili con un'altezza variabile fra i 20 e i 40 cm con alla sommità piccole foglie di forma ovale.

I suoi fiori sono piccoli di colore bianco mentre i suoi semi sono di color rosso scuro, la semina viene fatta in primavera ed è una pianta rustica che cresce bene anche seminata in vaso.

Vuole terreno fresco e umido ma nei climi miti ama la luce del sole.

Se le temperature si abbassano smette di crescere per riprendere quando sale la temperatura.

Può essere coltivata anche in mezzo ad altre colture che gli offrono quella ombra e frescura necessarie per crescere al meglio senza andare in semenza.

PARTICOLARITA'

Questa pianta è usata anche nelle analisi di fitotossicità per esempio per sapere se un compost è maturo  è possibile fare il "test del crescione".

Basta porre una piccola parte del compost che si vuole testare in un vaso poi seminarvi del crescione  pressarlo e inumidirlo bene.

Se il compost ha raggiunto la maturità nel giro di 3 giorni o poco più spunteranno i germogli e in circa 5 giorni spunteranno le foglie.

Se questo non accade significa che quel compost non è ancora completamente maturo.

COLTIVAZIONE IN VASO

Una delle caratteristiche più piacevoli per chi lo coltiva, specialmente per i giardinieri impazienti, è che il crescione è una fra le piante di più rapida germinazione e crescita.

Va seminata quando la stagione è fresca al principio della primavera oppure se il clima è mite anche nel primo autunno evitate di seminare quando fa caldo perchè va facilmente in semenza.

Il crescione è molto adatto ad essere coltivato nei mesi invernali al coperto e anche in casa riesce bene.

Prendete una cassetta di plastica forata adatta per la semina riempitela di terriccio leggero da semina e inumiditelo.

Seminate i piccoli semi del crescione a spaglio cercando di diradarli di circa 2 cm e copriteli con una leggera spolverata di terreno prima di inumidirli con lo spruzzino.

Sistemate la vostra cassettina in un luogo luminoso della casa, per esempio di fronte ad una finestra è l'ideale e tenete sempre il terriccio umido bagnando spesso ma non molto.

Ricordatevi che se i davanzali sono l'ideale per far crescere le piantine nelle notti particolarmente fredde, se abitate in un luogo dove le temperature d'inverno scendono molto, possono essere troppo freddi per i delicati semenzali.

Per ovviare a questo inconveniente portate le piantine al caldo nel centro della stanza e riponetele sul davanzale al mattino dopo.

Dopo circa  un mese e mezzo anche prima potete fare la prima raccolta tagliando gli esili steli della pianta quando hanno raggiunto un'altezza di circa 6 o 7 cm.
 
Facilmente  il crescione tagliato se avrete l'accortezza di tenere il terriccio sempre umido, ributterà e voi potrete fare almeno un secondo taglio se non un terzo.

Se seminate un paio di cassette avrete sempre le sue tenere foglioline pronte per l'uso in un periodo, quello invernale dove le insalate fresche sono molto rare.

CARATTERISTICHE DEL CRESCIONE DEI GIARDINI

Ricco di vitamine specialmente di vitamina A, C e delle vitamine del gruppo B possiede diversi minerali fra i quali il calcio, il ferro, il fosforo, il magnesio, il potassio e il sodio, che aiutano a disintossicarsi da fumo e smog.

Fa bene a chi soffre di ipertensione e di ritenzione idrica è un diuretico naturale e ha anche proprietà digestive.

Va raccolto prima della sua fioritura nel periodo che va da inizio maggio sino a fine giugno.

Per tutte queste sue notevoli proprietà è definita una pianta medicinale oltre che una pianta aromatica.

In cucina è usato sia crudo, nelle insalate per insaporirle, che cotto lesso o nelle zuppe e viene impiegato anche per insaporire formaggi molli, purè e negli antipasti.

In Italia a causa del suo sapore un pò acre e pungente non ha incontrato particolari favori invece in Francia è apprezzato e molto conosciuto, impiegato per aromatizzare formaggi e burro ed è inserito in molte ricette di minestre e salse che accompagnano il pesce.

Nella cucina romagnola viene usato frequentemente per aromatizzare le piadine.

Esiste una variante della classica piadina chiamata appunto "crescione" uno degli ingredienti con cui questa specialità viene farcita è appunto il crescione.

Va  consumato fresco per usufruire di tutte le sue proprietà nutritive.

Ecco quindi la prima ricettina rigorosamente con il crescione dei giardini se non l'avete potete provare a cercarlo ma non è facile da trovare meglio seminarlo e averlo proprio fresco a...km 0

ZUPPETTA DI CRESCIONE

Ingredienti per tre persone
1 mazzo di crescione
3 piccole patate
1 cipolla piccola
olio extravergine d'oliva
sale

Pulire molto bene il crescione in acqua corrente e pelare le patate.

In una pentola antiaderente far soffriggere la cipolla nell'olio di oliva aggiungere le patate e il crescione.

Coprire con l'acqua e far cuocere una ventina di minuti appena cotto frullare il tutto e servirlo ben caldo.

Verde profumata e cremosa cosa si può volere di più da una zuppa di febbraio?

 crescione dei prati
CRESCIONE DEI PRATI

Per completezza d'informazione tratterò anche questo tipo di crescione che raramente si coltiva ma che viene raccolto allo stato selvatico in primavera.

 Il crescione dei prati è una pianta selvatica originaria dell'Europa, in Italia è presente sulle Alpi ma rara o assente nel resto del nostro territorio.

Si trova nei prati umidi e ricchi di sostanza organica dal piano sino ai 1700 metri circa.

DESCRIZIONE

E' una pianta erbacea con un corto rizona su cui è inserita una rosetta di foglie che sono pennate con foglioline ovali con contorno dentato, la fogliolina terminale è più grande delle altre.

Ha fusti eretti alti sino a 40 cm con fiori riuniti in racemi e composti di 4 petali bianco-rosei riuniti in un'infiorescenza in numero di 10 -15.

Il frutto è uno stretto baccello eretto chiamato siliqua lungo circa 4 cm che contiene dai 10 ai 15 semi ovali di colore bruno.

RACCOLTA E CONSERVAZIONE

Si raccoglie in aprile maggio poco prima della fioritura recidendo al colletto l'intera pianta che poi si pulisce da foglie secche e terra .

 Le piante si fanno seccare o appese in locali areati riunite in mazzetti non troppo serrati oppure  riducete la pianta in pezzettini di qualche centimetro e fateli  seccare sopra un telo.

 fiore crescione dei prati
Ben secchi si possono conservare in sacchetti di carta o di tela.

PROPRIETA' E USI

Le sue proprietà sono molti simili a quelle del crescione,questa pianta è ricca di sostanze minerali come ferro calcio e iodio quindi è impiegata come ricostituente soprattutto nei casi di anemia e di deperimento fisico.

Contenendo un elevato valore di vitamina C  ha proprietà  antireumatiche e antiscorbutiche.

Le sue foglie vengono usate  sia fresche  che essiccate per le loro proprietà ricostituenti, antianemiche e depurative.

Ha un profumo intenso e un sapore piuttosto forte e acuto che può non risultare a tutti gradito mescolato a tenere foglioline d'insalata primaverile da taglio lattughino o soncino, da a queste un sapore più deciso e gradevole.

Consumato sia in insalata sia in frullato per berne il succo, per uso esterno il crescione dei prati è un  noto antireumatico.

USO ESTERNO PER DOLORI REUMATICI

Preparare un decotto usando 50 gr di pianta secca e un litro di acqua.

Fate bollire per 10 minuti, filtrate e fate impacchi tiepidi sulla zona interessata.

Questo uso è esclusivamente esterno.

IL CRESCIONE D'ACQUA

 crescione d'acqua
Viene chiamato così perchè è una pianta molto amante dell'acqua non teme certo di rimanere con le radici a mollo anzi lo desidera:-)

E' una pianta conosciuta sin dall'antichità autoctona in molte zone dell'Asia e dell'Europa conosciuta fin dai tempi più antichi "come l'insalata che guarisce".

Egizi Greci e Romani conoscevano ed apprezzavano il sapore piccante delle sue foglie.

Il suo nome Nasturtium officinale deriva dal latino e Nasturtium significa nasus torsus cioè naso storto e indica il suo profumo penetrante e pungente anche officinale ha derivazione latina e significa medicinale.

I Romani che avevano problemi di calvizie consumavano regolarmente  questo tipo di crescione perchè si riteneva che fermasse la caduta dei capelli.

Gli antichi pellegrini che intraprendevano il pellegrinaggio del Cammino di Compostela utilizzavano il crescione come pianta medicinale contro le infiammazioni, il dolore causato dai reumatismi e le vesciche che si formavano ai piedi durante il cammino.

 Questa pianta  è stata coltivata in Francia dal XIII per aumentarne la produzione mentre in Germania la coltura di questa  aromatica è iniziata  solo dal XVII.

Particolarmente popolare in Inghilterra dove fin dal XVII secolo viene coltivata ed è considerata un ottimo depurante.

DIFFUSIONE  DEL CRESCIONE D'ACQUA

 Questa pianta è naturalizzata in vaste zone dell'Europa e dell'Asia inclusi Stati Uniti e Canada.

Ancor oggi è molto popolare in Gran Bretagna dove viene diffusamente coltivata perchè in questo paese la "cura primaverile del crescione" per disintossicarsi conta numerosi seguaci.

In Francia la superficie coltivata a crescione d'acqua in modo intensivo è di circa 100 ettari.

Le principali nazioni che oggi coltivano questo ortaggio così particolare sono l'Inghilterra, la Germania e la Francia.

DESCRIZIONE

 fiori crescione d'acqua
E' una pianta erbacea perenne che ha un aspetto liscio e lucente con foglie che hanno un aspetto quasi ceroso per le numerose sostanze presenti nella pianta stessa.

I fusti di questa pianta alti circa 50 cm sono cavi e angolosi spesso striscianti ed emettono facilmente radici  ai  nodi, le foglie che si alternano lungo il fusto sono formate da foglioline di forma ovale opposte lungo una nervatura centrale e da una foglia terminale più grande di forma rotondeggiante i margini delle foglie possono essere interi o seghettati.

I fiori sono piccoli bianchi formati da 4 petali e fioriscono da aprile ad agosto a seconda delle località.

I frutti sono dei baccelli molto allungati con molti semi rossicci di piccolo diametro.

COLTIVAZIONE

Prima di parlarvi della sua coltivazione è necessario vi spieghi il particolare habitat di questa pianta.

Infatti il crescione d'acqua così come già indica il suo nome cresce in forma selvatica nei pressi di fossi e ruscelli e comunque abbisogna di zone ombrose ed umide per potersi sviluppare.

A volte se l'acqua è limpida e poco mossa può crescere nell'acqua stessa il suo habitat ideale sono i ruscelli con acqua limpida e leggermente alcalina che sia sui 10° di temperatura. 

Un tempo era comune ma adesso essendo molto sensibile all'inquinamento è diventato raro e la sua diffusione in natura si è molto ridotta.

La coltivazione intensiva del crescione d'acqua è simile a quella del riso.

Si svolge in bacini poco profondi che vengono periodicamente inondati e poi prosciugati per consentire la raccolta.

Molto importante è l'acqua che dev'essere  ricca di minerali per consentire al crescione di crescere al meglio, e con una temperatura relativamente fredda che si aggira sui 10 - 11 C°.
 particolare fiori crescione d'acqua

Tuttavia la qualità più importante di questa acqua è che deve possedere un'elevata purezza perchè il crescione che cresce in acque non pure può avere un parassita molto dannoso per l'organismo umano.

Quindi gli impianti intensivi di crescione devono sottostare a rigorose norme sanitarie purtroppo le sostanze impiegate per sterilizzare l'acqua hanno l'effetto di creare inquinamento nei corsi d'acqua e per questo motivo in questi ultimi anni  si è intrapresa la strada per coltivare il crescione d'acqua in cultura idroponica.

Questa coltura è difficoltosa perchè la raccolta e le altre operazioni ancor oggi vengono svolte principalmente a mano inoltre l'aspetto sanitario è importantissimo per sterilizzare al meglio l'acqua.

Se invece avete un laghetto con un flusso di acqua corrente potete sistemare lì le vostre talee di crescione vedrete che presto si svilupperanno al meglio.

Non mettete mai il crescione in acqua ferma o stagnante perchè è in queste condizioni che si insidia nella pianta il  parassita dannoso per l'uomo.

Se volete coltivarlo e non possedete un corso d'acqua o un laghetto è necessario metterlo in una zona ombrosa ed umida dove potete sia seminarlo che procedere alla divisione dei cespi questa operazione va fatta nei mesi primaverili.

Nei climi miti o se è coltivato al coperto, si può raccogliere da metà autunno sino a primavera dopo la fioritura le foglie diventano troppo aspre per poter essere consumate.

La raccolta deve interrompersi alla fioritura si raccolgono solo le foglie più giovani e tenere facendo attenzione a non estirpare la pianta.

VARIETA'
Di questa pianta abbiamo alcune varietà che hanno migliorato la grandezza delle foglie e la loro brillantezza.

Il crescione d'acqua "Big green" è un crescione a foglia larga di colore verde scuro apprezzato per la sua qualità e la sua facilità di germinazione.

COLTIVAZIONE IN VASO

E' facile crescere il crescione d'acqua vi spiegherò  due metodi di coltivazione di sicura riuscita.

COLTIVAZIONE IN VASO CON TERRA

Il primo metodo è tramite vasi di 15 -20 cm di diametro riempiti dopo uno strato di ghiaia, di buon terriccio fertile e posti sopra un sottovaso colmo di acqua pulita.

Piantate 3 o 4 talee con radici in ogni vaso e sistemateli in posizione riparata e luminosa.

Va benissimo il davanzale interno di una finestra innaffiateli abbondantemente e badate di tenere il terreno sempre umido questa pianta cresce anche nell'acqua è ha bisogno di molta umidità.

Lasciate sempre acqua nel sottovaso cambiandola anche una volta al giorno in caso di temperature un pò alte.

Per formare le radici comprate un mazzo di crescione e mettete i gambi nell'acqua cambiandola tutti i giorni presto dai gambi spunteranno piccole radichette.

Quando sono un pò sviluppate piantate i gambi che ne hanno in misura maggiore e che vi sembrano turgidi e vigorosi eliminando quelli che non hanno emesso radici o sono ingialliti.

 crescione in acqua
COLTIVAZIONE DEL CRESCIONE IN ACQUA

Il crescione è un ortaggio che ha la caratteristica di poter essere coltivato anche in acqua perchè come vi ho già detto cresce anche con la parte radicale e degli steli sommersa.

Se avete un acquario dismesso questo è il momento di risistemarlo per farvi crescere il vostro crescione :-)

Deve essere profondo almeno 50 o 60 cm sul fondo ponete dell'ottimo terriccio su questo seminate a spaglio in modo rado i semi del crescione nei mesi di marzo aprile.

Annaffiare con cautela per non spostare i semi in modo da mantenere il terriccio sempre molto umido.

A germinazione avvenuta e mentre la crescita delle giovani piantine continua, gradatamente innalzate il livello dell'acqua.

Dovete sommergere i gambi ma lasciare fuori le foglie del crescione, indicativamente l'acqua deve essere sopra al terriccio di circa 7-8 cm.

Occorre cambiare l'acqua periodicamente senza però danneggiare le piante.

Quando le piantine sono sviluppate potete cogliere le foglie del vostro crescione che ricresceranno dandovi la possibilità di raccoglierle più di una volta.

Col tempo le piante di crescione assumeranno una forma cespitosa e voi avrete la vostra riserva sempre fresca di  questa piccante pianta.

CARATTERISTICHE DEL CRESCIONE D'ACQUA

La pianta del crescione d'acqua è molto diffusa in campo erboristico per le sue numerose proprietà benefiche e entra spesso nelle cure depurative che si effettuano in primavera.

Ha inoltre il vantaggio di avere un alto valore energetico ma un basso contenuto calorico.

Ha proprietà diuretiche, espettoranti, antiscorbutiche depurative e vitaminizzanti.

All'interno di questa pianta troviamo le vitamine A , C, vitamine del gruppo B, iodio, sali minerali e composti attivi solforati.

Il crescione d'acqua è ricco soprattutto di ferro, le vitamine e i sali minerali che in quantità contiene gli conferiscono proprietà dietetiche e toniche.

La presenza di composti attivi solforati dà al crescione la possibilità di modificare la secrezione catarrale e ne favorisce l'eliminazione.

Gli stessi principi hanno la proprietà di stimolare la circolazione periferica e da ciò deriva un'azione stimolante sui bulbi del capello e sul cuoio capelluto in generale.

Tradizionalmente si sa che il crescione ha la proprietà di stimolare e rassodare le gengive se si sfregano con le sue foglie fresche, di aumentare la diuresi e di esercitare un'azione depurativa di tutto l'organismo.

La forma migliore per sfruttarne le sue proprietà terapeutiche è consumarlo con moderazione durante i pasti si eviti di farne decotti o infusi perchè buona parte dei principi attivi soprattutto vitaminici andrebbero perduti.

Inoltre occorre astenersi dal mangiarlo se si soffre di gastrite o di infiammazioni alle vie urinarie.

A tutela della salute occorre accertarsi quando lo si coglie in natura che il corso d'acqua nel quale il crescione trae nutrimento non sia inquinato altrimenti si può incorrere in un'intossicazione simile a quella che si ha quando si ingeriscono cibi  avariati quindi il crescone d'acqua va raccolto con molta cautela in natura.

Infatti per usufruire di tutte le sue proprietà occorre consumarlo crudo, la cottura benchè uccida i germi nocivi attenua fortemente le proprietà benefiche della pianta, anche l'essiccazione determina la perdita di parte delle sue proprietà.

E' più prudente e pratico, perchè avremo foglioline sempre fresche appena raccolte, coltivarlo nel nostro orto o sul terrazzo ma anche in casa è possibile.

In cucina viene impiegato sia crudo,  nelle insalate sia cotto nelle minestre alle quali dà sapore con il suo gusto piccante ma serve anche per aromatizzare formaggi teneri e salse.

Il sapore piccante di quest'erba non risulta sempre gradito quindi è meglio mescolarla con altre verdure da insalata di più dolce sapore come lattuga e soncino.

Eccovi una ricettina che si sposa al meglio con le patate lesse ma anche come contorno della zucca al forno è buona.

SALSINA CON IL CRESCIONE


Ingredienti per due persone

50 gr di ricotta magra
1/2 cucchiaino di senape
1 tuorlo d'uovo
1 cucchiaino di succo di limone
una manciata di foglie di crescione
1 cucchiaino di semi di sesamo abbrustoliti
Sale q.b.

In un recipiente mescolate la ricotta magra col mezzo cucchiaino di senape e con il tuorlo d'uovo   aggiungete il succo del limone ricordatevi che deve risultare una salsina morbida.

A questo punto incorporate le foglie di crescione che avrete messo nel mixer per frullarle o se non l'avete tagliatele col tagliere in pezzi piccolissimi e aggiungetele al composto.

Mettete la vostra salsina in un bel piatto di portata e come tocco finale poco prima di portarla in tavola cospargetela con i semi di sesamo abbrustoliti.

Gusterete un insolito sapore e anche le patate lesse o la zucca al forno semplici vivande acquisteranno un sapore sopraffino.

Vedrete che i vostri commensali non sapranno indovinare gli ingredienti di questa insolita salsina.

A me è venuto appetito non possedendo ancora le tenere foglie del crescione condirò le mie frugali patate non con questa salsina  ma con un semplice filo di buon olio extravergine d'oliva ligure e un goccio di pesto tradizionale che mi è avanzato.

Non mi resta dunque che augurarvi

BUON APPETITO  

martedì 7 febbraio 2012

PIANTE DA FRUTTO esotiche

VI PRESENTO UN SUPER FRUTTO IL PIU' RICCO DI ANTIOSSIDANTI AL MONDO LA GUAVA


Già da piccola amavo le piante e mi chiedevo quali meraviglie vegetali contenessero le immense giungle tropicali sparse lungo tutta la fascia equatoriale del pianeta.

Me lo chiedo tutt'ora e son più che certa che molte di queste nascoste bellezze verdi devono ancora essere scoperte.

Chissà che gusti, che profumi, che colori e soprattutto quanta utilità per noi rimangono celate in quelle foreste profonde che vanno assolutamente conservate non solo perchè sono i polmoni della Terra ma anche perchè nascondono una biodiversità di specie animali e vegetali ancora in parte da scoprire e che vanno preservati per noi stessi e per le future generazioni.

Fatta questa doverosa precisazione passo a parlarvi di una pianta tropicale coltivata da noi solo da qualche appassionato che tuttavia meriterebbe una maggiore notorietà la guava.

Questo frutto è stato diffuso dagli animali che ne sono ghiotti così a lungo che le sue esatte origini sono incerte ma si ritiene sia un'area che si estende dal Messico Meridionale sino all'America centrale.

La guava è una pianta comune in tutte le zone dell'America Centrale, nelle Bahamas e nelle Bermuda.

Il frutto commestibile di questa pianta, il guava viene  spesso nominato col nome spagnolo di Guayaba o anche di Pero delle Indie.

I primi colonizzatori spagnoli e portoghesi  dal 1530 circa l'hanno portato dal Nuovo Mondo all'India dove è molto diffuso diffondendosi anche in Asia e in alcune zone dell'Africa sempre però dove il clima era tropicale.

Nel sud della Florida è stato introdotto nel 1847 e nel 1886 era già comune in più di metà di questo stato.

Nelle isole del Pacifico questa pianta è giunta solo agli inizi del 1800 diffondendosi rapidamente e intensivamente.

DIFFUSIONE DI QUESTA PIANTA TROPICALE

La sua coltivazione si è diffusa a macchia d'olio in tutti i paesi tropicali e subtropicali grazie alla facilità  con la quale può essere coltivata e alla bontà della sua frutta appetita non solo dall'uomo ma anche dagli animali selvatici soprattutto uccelli  che hanno contribuito alla sua diffusione spesso a danno della flora del posto.

Per questo motivo la guava in certe aree tropicali è trattata come pianta invasiva ed infestante specialmente in Australia, Nuova Zelanda, Sud Africa e in molte isole del Pacifico e dell'Oceano Indiano che hanno ecosistemi particolarmente delicati come le isole Mauritius.

La più grande  coltivazione di guava al mondo si trova alle Hawaii ma è coltivata intensivamente anche nelle altre isole del Pacifico.

In India questa pianta viene coltivata in maniera intensiva ed è considerata una importante risorsa commerciale questa nazione è la seconda al mondo, superata solo dal Brasile, per la coltivazione della guava.

In Brasile viene coltivata intensivamente e in Messico costituisce uno dei frutti più importanti, recentemente si sono intrapresi dei programmi di ricerca per vedere di migliorare sia le tecniche di coltivazione che la qualità dei frutti.

In Europa ve ne sono delle coltivazioni sulla costa Mediterranea della Francia mentre in Italia  si trovano esemplari nella Sicilia e nel nostro Meridione ma qui da noi è rara  benchè le condizioni climatiche siano favorevoli alla sua coltivazione.

In Florida il primo impianto intensivo di questo frutto fu piantato nel 1946 e da allora c'è sempre stato un mercato stabile in questo paese,  recentemente la domanda di guava è aumentata con l'afflusso di numerose persone dai Caraibi e dall'America Latina.

DESCRIZIONE DI QUESTA PIANTA SEMPREVERDE

La guava appartiene alla famiglia delle Mirtacee il suo nome scientifico è Psidium guajava il genere Psidium comprende un centinaio di specie diverse tutti alberelli o arbusti il più diffuso dei quali dal punto di vista commerciale è il Psidium guajava.
  
Questo è un alberello perenne alto tra i due e i sette metri con un tronco dritto e ramificato di legno duro con corteccia chiara che a maturità si spella in scaglie con ampio e abbastanza superficiale apparato radicale.

Le sue foglie sono  opposte, coriacee con un picciolo corto e di forma ellittica o allungata di colore verde chiaro che alle nostre latitudini in inverno assumono gradevoli sfumature rossastre, i fiori ermafroditi sono autocompatibili, questo fatto spiega la sua abbondante fruttificazione, grandi, bianchi e profumati solitari o a piccoli grappoli e sbocciano sui rami di un anno.

Durante la fioritura la temperatura non deve scendere al di sotto dei 7 gradi temperature più basse causano la cascola dei fiori e viene compromessa la fruttificazione la pianta vegeta al meglio con temperature tra i 18 e i 27 gradi C. e preferisce i climi tropicali e temperato caldi.

I suoi frutti sono di forma variabile  sferica, ellittica, piriforme con buccia liscia o rugosa il loro colore può essere giallo o verde giallo il colore della polpa è molto variabile infatti può essere di colore bianco, bianco -giallo, rosa o rossa di sapore leggermente acidulo più o meno dolce a seconda delle varietà con piccoli e numerosi semi ma recentemente ne sono state create varietà dove i semi sono molto rari o assenti.

Il frutto è lungo circa 12 cm con un peso medio per frutto di circa 190 grammi e solo quando la maturazione è completa acquista il suo colore definitivo altrimenti è di colore verde benchè alcune varietà abbiano frutti di colore verde anche quando sono completamente maturi in questo caso per accertarsi dell'avvenuta maturazione si tocca la scorza che dev'essere cedevole al tatto.

 guava polpa bianca
Alle nostre  latitudini il frutto matura in tarda estate o nel primo autunno mentre nelle regioni tropicali la pianta  matura i suoi frutti due volte l'anno la prima volta nella tarda estate inizio autunno e i frutti sono più piccoli, una seconda volta con frutti più grandi nel tardo inverno inizio primavera.

In Sicilia dove non viene ritirata in serra ma vive in piena aria il frutto matura dalla fine di ottobre sino a metà dicembre con maturazione scalare.

Purtroppo non è pianta molto longeva  la sua durata è solo di quindici o venti anni e anche il suo frutto è di rapida deperibilità durando solo due o al massimo tre giorni questo limita il  suo valore dal punto di vista commerciale.

L'interesse per questa pianta tuttavia nel nostro paese è in ascesa non solo per l'utilità e la bontà della sua frutta ma anche per la sua rusticità infatti la guava resiste a temperature sino a 0 gradi e qui da noi non è soggetta agli attacchi parassitari che possono colpirla nelle zone tropicali.

Questa pianta predilige terreni sciolti e leggeri ma si adatta anche a quelli pesanti purchè dotati di un buon drenaggio il PH del terreno dovrebbe essere neutro in quanto l'alcalinità crea clorosi ferrica alle sue foglie che porta ingiallimento del fogliame in quel caso somministrare prodotti liquidi a base di ferro.

Resiste abbastanza bene alla siccità anche se per avere un'abbondante fruttificazione occorre irrigarla nei periodi più siccitosi.

L'esposizione è bene sia in pieno sole alle nostre latitudini mentre nei paesi tropicali sopporta anche la mezz'ombra.

Per quanto riguarda la concimazione questa pianta si avvantaggia di concimazioni liquide da eseguirsi una volta al mese circa che comprendano azoto, fosforo e potassio da sospendersi allo scendere delle basse temperature per evitare che la nuova e tenera vegetazione emessa ne possa essere danneggiata.

Questa è una pianta che si può riprodurre con facilità e in diversi modi, non per nulla in certi paesi è considerata un'infestante.

La riproduzione può avvenire per talea, per margotta o per pollone radicato che vi daranno una pianta uguale alla pianta madre ma potete anche seminarla e con facilità i semi germineranno regalandovi nuove piantine di guava.

Inoltre dalla semina all'assaggiare i primi frutti non occorre aspettare tanto già dopo due o tre anni si possono cogliere i primi gustosi frutti.

 Se volete seminarla procedete  così: mettete la sera prima a bagno in acqua tiepida i semi seminandoli in terreno da semina senza interrarli troppo e tenendo il semenzaio sempre umido e al caldo.

Poi munitevi di pazienza la germinazione in genere avviene circa dopo una quindicina di giorni ma vi possono essere germinazioni più lunghe quindi aspettate senza perdere la speranza.

Quando le giovani plantule verrano alla luce tenetele sempre umide al caldo e non esponetele al sole diretto.

Quando hanno raggiunto la lunghezza di 25/30 cm spuntate il germoglio apicale per favorire la ramificazione.

Per quanto riguarda la potatura ci si limita in primavera a eliminare i polloni basali che  indeboliscono la pianta, a togliere i rami secchi o danneggiati dal gelo e a cimare  leggermente i rami più alti per darle una forma più contenuta.

Se poi dovesse essere rimasta danneggiata gravemente dal gelo si può tentare di tagliarla alla base per permettere la crescita dei polloni e riuscire così a rinnovare l'intera pianta che nell'arco di due o tre anni riprenderà a fruttificare.

VARIETA'

Questa pianta ha moltissime varietà quelle conosciute sono più di 150 commercialmente distinte a seconda del colore della loro polpa.

Genericamente le varietà coltivate per il consumo del frutto fresco hanno frutti di dimensione medio grossa del peso circa di 200 gr. con forma preferibilmente sferica profumo non molto accentuato e con una polpa di color rosso o bianco crema che contiene non molti semi e ha una acidità bassa.

Quelle invece che maturano frutti adatti alla trasformazione industriale presentano frutti grossi di 200 350 gr di peso con profumo intenso e con polpa di colore rosa vivo povera di semi con contenuto di vitamina C e acidità elevati.

La varietà più popolare alle Hawaii e coltivata diffusamente in quelle isole è  la varietà "Beamont Red".

Produce frutti molto grandi, alcuni raggiungono il chilo di peso,di colore verde che vira al giallo a maturazione e con polpa rosa tuttavia questa varietà è piuttosto acida e poco adatta per essere consumata fresca ma viene impiegata per ricavarne succo: è una delle più note varietà commerciali.
 guava "Pear"

"Pear" ha  un frutto di medie dimensioni dai 60 ai 120 gr. di peso, di forma piriforme con buccia di colore giallo o verdastro a maturazione facile da sbucciare.

La sua polpa cremosa è aromatica di colore rosa intenso con pochi semi di sapore dolce molto adatta ad essere consumata fresca.

"Red Indian" è stato creato in Florida nel 1946 ha un frutto medio di forma globosa leggermente schiacciata alle estremità, molto profumato con buccia liscia di colore rosso e polpa profumata e dolce di colore rosso con molti piccoli semi.

E' una varietà molto adatta al consumo fresco di qualità molto buona  una delle migliori guava a polpa rossa da consumarsi fresca matura in autunno e all'inizio dell'inverno.

 Guava varietà "Red Indian"
Ruby ha frutti di dimensioni medio grandi di forma ovale con pochi semi  la polpa è rossa  di sapore dolce molto buono da consumarsi fresca ma anche adatta a succhi e bevande.

"Supreme" è una cultivar della Florida con polpa bianca pochi semi e una elevata produttività infatti matura la sua frutta per un periodo di 8 mesi dal tardo autunno alla primavera seguente.

E' ottima da consumarsi fresca ma anche per farne succhi  e gelatine.

Queste sono solo alcune delle varietà di guava coltivate ma ve ne sono molte altre  in quanto tutte le zone di produzione hanno le loro varietà  quindi vi sono varietà cinesi, indiane, americane ecc...

Questa pianta poco conosciuta da noi è invece popolare e molto coltivata ai tropici e quindi non solo sono state messe in coltivazione tutte queste varietà ma sono state anche ibridate fra loro per cercare   un ulteriore miglioramento sia come sanità che come bontà della frutta.

Alcune sono coltivate non solo come fruttiferi ma anche come piante ornamentali.

Guardate come è bella questa varietà malese coltivata non solo come pianta da frutta ma anche come pianta ornamentale che meriterebbe di essere conosciuta anche da noi.

 Malaysian Red
Si chiama "Malaysian Red"  ed è come indica il nome una cultivar malese, porta frutta di color verde rosato con polpa sul rosa e dolce.

La sua caratteristica principale sono le foglie che sono macchiate di un color rosso cupo e che perdurano sulla pianta  lungo tutto l'arco dell'anno come tutte le guava è sempreverde, i fiori sono di un bel colore rosa e a seconda del clima fiorisce e fruttifica tutto l'anno come accade ai nostri limoni.

COLTIVAZIONE IN VASO

Dopo aver fatto una carrellata sulle varietà di questa pianta poco nota da noi passiamo adesso al pratico cioè se è possibile e conveniente coltivare una guava in vaso.

Questa pianta ha dimensioni contenute specialmente se coltivata in vaso, è sempreverde e ha una bella fioritura inoltre la sua frutta è particolarmente ricca di vitamine e di principi attivi molto utili  per la salute del nostro organismo.

Si può seminare, vale a dire che basta  comprare un frutto e seminarne i semi così avrete diverse piantine quasi gratis se invece avete fretta potete comprare una pianta più adulta che non vi sarà difficile mantenere se seguirete gli stessi accorgimenti adoperati per coltivare gli agrumi.

Inoltre la fruttificazione avviene abbastanza rapidamente dopo due o tre anni di vita della pianta stessa.

I suoi limiti sono dati dalla temperatura che non deve abbassarsi oltre certi livelli se no ci perdete la pianta e il drenaggio del vaso che dev'essere molto buono per evitate funghi o marciumi alle radici.

Seminate in primavera in una capiente seminiera curando molto bene il drenaggio e coprendo appena i semi con del buon terreno da semina tenete costantemente inumidito per favorire la germinazione e aspettate fiduciosi.

Vi dico subito che non è difficile far germinare i suoi semi e avere tante piccole guava neonate da tirar su quando saranno sui 15 cm conviene dividerle e metterle in un vasetto singolo.

Curare molto bene il drenaggio del vaso e rinvasatele  con terreno soffice e fertile mettendole in un posto luminoso ma non al sole pieno e concimatele una volta al mese circa con un concime liquido minerale.
 guava in vaso

Spostate i vasi quando le temperature si fanno più fresche e ritiratele in serra fredda, dove la temperatura non scenda sotto i 10 gradi per lo svernamento sospendendo il concime e innaffiando di rado.

Quando le temperature saranno stabilmente sopra i 12 gradi di giorno e soprattutto di notte, potete portar fuori le vostre piantine.

Se  le volete cespugliose potatele a circa  25 30 cm e aspettate che si ramifichino e che buttino i polloni che poi andrete a diradare avrete così una bella piantina cespugliosa che nel giro di un paio d'anni inizierà a darvi la frutta.

Se invece preferite ottenere un alberello munite la piantina di un tutore eliminando i getti laterali e tagliando sui 60 o 80 cm l'astone da dove partiranno poi i rami ma in questo caso dovrete aspettare un poco di più per ottenere la fruttificazione.

Rinvasate ogni due anni in un vaso sempre un poco più grande del precedente circa 10 cm in più di circonferenza  al massimo e ogni anno cambiate la terra superficiale mettendone di fertile e fresca.

Per sapere se i frutti sono maturi  toccateli delicatamente devono essere morbidi e cedevoli al tatto, spesso a maturazione avvenuta cadono e possono essere raccolti, anche scuotere leggermente la pianta fa si che i frutti giunti a maturazione si stacchino.

Concludendo mi rammarico che questa bella pianta tropicale non sia coltivata maggiormente da noi,vi invito a scoprirla per godere della sua bellezza e gustare la sua ottima frutta che essendo facilmente deperibile non si trova spesso sul mercato.

CARATTERISTICHE DEL FRUTTO

Questa pianta è veramente unica per le sue molteplici qualità non solo del suo frutto ma di tutta la pianta stessa le proprietà benefiche risiedono anche nelle foglie, nella sua corteccia e nelle radici

Cercatela da dicembre a febbraio il periodo nel quale si trova con più facilità in vendita.

 Voglio subito dirvi che il frutto della guava è ricco soprattutto di vitamina C ed è quello che ne contiene di più al mondo infatti è stato accertato che 100 grammi di polpa ne contengono 80/85 mg praticamente  contiene vitamina C in misura cinque volte superiore alle nostre arance!

Recentemente un gruppo di studio di ricercatori indiani ha stilato una classifica  dei cibi con il più alto contenuto di antiossidanti.

Queste sostanze è  stato accertato da diversi studi che sono utili per contrastare l'obesità, l'osteoporosi, l'ipertensione, che abbassano i livelli di colesterolo nel sangue e aiutano a mantenere giovane il cervello.

Inoltre contribuiscono a regolarizzare il diabete mantenendo basso il tasso di zuccheri nel sangue.

 Il guava è risultato il frutto con il più alto contenuto di queste sostanze quindi è utilissimo per prevenire l'invecchiamento cellulare e questa dose così alta di antiossidanti lo classifica il frutto più protettivo contro lo stress ossidativo di tutto il nostro corpo, va detto tuttavia che non basta una sua sporadica ingestione ma va consumato regolarmente.

 guava frutti e fiore
Secondo quanto scoperto dai ricercatori indiani  in 100 gr di polpa di guava ci sarebbero 500 mg di antiossidanti contro i 330 mg contenuti nelle prugne e i 135 contenuti nelle mele la frutta che la segue in questa classifica.

Solo per queste due sostanze così importanti per la nostra salute converrebbe coltivare la guava ma essa non contiene solo queste infatti è ricca anche di vitamina A e di minerali quali  ferro,   calcio, fosforo e rame.

Questo frutto inoltre è ricco di fibre e di tante altre sostanze benefiche quali tannini, flavonoidi, oli essenziali e altri.

Ma non finisce qui la guava è ricca di fibre che apportano notevole beneficio per l'intestino regolarizzando le sue funzioni e 100 grammi della sua polpa apportano circa 20 calorie.

Non solo il frutto è utile ma anche il decotto di foglie largamente usato nei paesi tropicali dove questa pianta è diffusa, serve per contrastare l'innalzamento degli zuccheri nel sangue tipici del diabete, e   contribuisce  alla salute del cuore e delle sue funzioni.

Inoltre è stato accertato che sia il succo che l'estratto di foglie di questa pianta riescono a sostenere un organismo sottoposto all'attacco di tossine e di radiazioni.

Sono anche altre le virtù di questa utilissima pianta che vi invito a ricercare e che a seconda del luogo dove viene coltivata vengono più o meno conosciute e impiegate.

Ecco perchè è importante coltivarla e mangiare la sua preziosa frutta e poi è così facile, basta mangiarne un frutto e interrare alcuni dei suoi numerosi semini.

 UNA LEGGENDA FILIPPINA SUL FRUTTO DEL GUAVA


Una leggenda filippina narra che un tempo il frutto del guava non era commestibile e  spiega come divenne così buono utile e gustoso com'è ancora oggi.

Dice questa leggenda che in un'epoca lontana una famiglia filippina chiamata dei Abas possedeva un grande frutteto.

In questa famiglia viveva un ragazzo molto generoso, buono e gentile e le persone del posto iniziarono a chiamarlo "Bay" (si pronuncia Buy)  per  indicare la sua grande gentilezza così il ragazzo col tempo fu soprannominato Bay Abas.

Bay Abas era molto gentile con i bisognosi e  se qualcuno gli chiedeva lui dava liberamente la frutta del suo frutteto ma più ne dava e più il frutteto ne produceva.

Questa leggenda aggiunge che in questo giardino vi era un albero da frutta carico di frutti non solo in  alto dove erano difficili da raggiungere come  accadeva per le altre piante ma anche sui rami bassi ne portava ed era carico di frutti in ogni sua parte ma le persone non osavano assaggiarli.

Un giorno una vecchia bisognosa venne al frutteto e chiese a Bay Abas della frutta da mangiare ma in quel momento nessun albero aveva frutti tranne l'albero dai frutti proibiti.

Bay Abas dispiaciuto di non poter accontentare l'anziana bisognosa sussurrò una preghiera poi volle assaggiare il frutto vietato.

Il suo desiderio giunse alle orecchie degli dei della foresta e poco prima che il ragazzo desse il primo morso quel frutto non commestibile si trasformò in un frutto dolce utile e buono.

Da quel giorno prese il nome di quel ragazzo così sensibile e generoso e si chiamò "Bayabas" che è il nome che ancor oggi i filippini danno alla pianta di guava paragonando la bontà e l'utilità della pianta alla grande bontà e generosità di quel  ragazzo.

Passiamo adesso ad una sfiziosa ricetta che esalterà la bontà di questo frutto tropicale.

MACEDONIA DI GUAVA AL MIELE


Ingredienti per tre persone

1 guava
1 banana
1 arancia
1 cucchiaino di succo di limone
1 cucchiaino di miele liquido

Pelate l'arancia tagliandola in piccoli pezzi tagliate la banana a piccole rondelle e a metà la guava togliendo la polpa e tagliandola in piccoli pezzi.

Mettete questi tre frutti così tagliati in una ciotola e versare su di loro il succo del limone mescolando bene.

Mettete in frigorifero per circa un'ora, poco prima di servire accomodate la frutta in tre coppette versandovi come guarnizione il miele e portate in tavola.

Questa macedonia tropicale dal gusto agrodolce non mancherà di incontrare il favore dei vostri commensali che non solo gusteranno dell'ottima frutta ma avranno anche tutte le sue proprietà benefiche.

Il post su questa pianta così utile giunge al termine spero di avervi trasmesso il desiderio di coltivarla quindi non mi resta che augurarvi


BUON APPETITO