mercoledì 19 ottobre 2011

PIANTE DA FRUTTO

MATURA A SETTEMBRE UN FRUTTO ANTICO  LA SUA DOLCEZZA  ATTIRA L'UOMO DA TEMPI IMMEMORABILI

Albero antico il fico citato persino nel Vecchio Testamento come simbolo di abbondanza.

Vien anche detto che i nostri progenitori Adamo ed Eva dopo aver mangiato il frutto dell'albero della conoscenza, si dice fosse una mela ma alcuni credono sia stato proprio un fico, vergognosi si coprissero con le foglie di  questa pianta.

Proviene dall'area del Medio Oriente testimonianze della sua coltivazione son state rinvenute nelle prime civiltà agricole della Mesopotamia e della Palestina circa 8000 A.C.  da  lì si diffuse per tutto il bacino del Mediterraneo.

Nei giardini dei Babilonesi era coltivato come una delizia rara e ricercata e gli antichi Egizi lo veneravano quale albero della vita e dell'immortalità.

Gli  Egiziani lo conoscevano bene nella piramide di Giza datata intorno al 2500 A.C. è stato rinvenuto un affresco che raffigura la raccolta di fichi inoltre gli Egizi conoscevano anche i metodi di essiccazione e conservazione  di questo frutto.

I Greci lo tenevano in gran conto e per gli antichi Romani tre erano le piante sacre: l'ulivo la vite e il fico.

Il fico nell'antica Roma era considerato pianta della fortuna e protettrice della casa.

Era anche collegato alla nascita di Roma infatti si diceva che Romolo e Remo fondatori della città fossero stati allattati dalla famosa lupa sotto una pianta di fichi

Solo dopo la scoperta dell'America il fico si diffuse in quel continente e fu conosciuto in Cina e Giappone  in seguito a dei contatti che gli Europei ebbero con quei paesi orientali.

Oggi è diffuso in tutto il mondo dall'America all'Europa all'Asia.

In Italia la produzione maggiore si ha nelle regioni meridionali Puglia, Campania e Calabria in Liguria si hanno produzioni ottime e tradizionali è ligure uno dei nostri migliori fichi il  "Brogiotto bianco"

DESCRIZIONE DI QUESTA ANTICHISSIMA PIANTA

Il fico comune appartiene alla famiglia delle Moraceae il suo nome scientifico è Ficus Carica il nome Carica fa riferimento ad una regione dell'Asia Minore, la Caria che si trova nell'odierna Turchia

Ve ne sono di due tipi..il tipo selvatico o caprifico e il tipo domestico che produce i fichi così gustosi e dolci.

Il caprifico profuma in tutta  la pianta  e specie nel periodo caldo emana un intenso  profumo...di fico che a me fa venire l'acquolina in bocca perchè  io di fichi son golosa.

Il fico domestico fruttifica in due epoche diverse in estate i suoi frutti vengono detti fioroni  e son di maggiore pezzatura e in autunno maturano i fichi  chiamati fichi-veri  che sono più numerosi.

La pianta ha portamento arbustivo e i numerosi rami che si dipartono dal terreno possono diventare disordinati per ovviare a ciò la si può coltivare ad alberello lasciando un solo ramo con un tutore per aver un tronco unico e dritto ed eliminando tutti i ricacci sia sul terreno che sul tronco stesso.
     
Anche la chioma può essere spuntata per farle prendere una  forma ad ombrello molto elegante.

Tanta bellezza però ha un prezzo si perde una certa parte di produzione ma il fico è un albero così prolifico che non è gran danno.

Particolare è poi la sessualità  di questa pianta  infatti questa specie ha due forme botaniche che semplicisticamente si possono definire maschile, caprifico e femminile, fico.

Il caprifico produce polline che trasportato da un minuscolo insetto, la vespa Blastophaga psenes feconda le piante di fico domestico ma per fortuna molte cultivar di fichi sono a maturazione "partenocarpica", che avviene  anche se non è avvenuta la fecondazione per mezzo della vespa che vive solo nel caprifico.

Il frutto del fico poi, quello che noi consideriamo il frutto e che mangiamo, non è un vero frutto ma piuttosto una grossa infruttescenza carnosa e dolce detta siconio all'interno della quale vi sono i veri frutti molto piccoli chiamati  in botanica acheni.

La pianta si sviluppa al meglio in clima caldo e asciutto, resiste bene alla siccità quindi si sviluppa   maggiormente nelle regioni meridionali raggiungendo un'altezza  che può arrivare sino agli   8 metri.

Il fico non sopporta gli inverni troppo rigidi soffre anche delle gelate primaverili e in settentrione conviene sempre metterlo in una posizione protetta e soprattutto ben al sole che lignifica i rami e predispone la pianta a sopportare maggiormente il gelo.

Anche nell'Italia settentrionale vive ma va piantata in un luogo riparato o contro un muro dove  beneficerà   del calore rilasciato dal muro stesso, se poi il fico lo si alleva a spalliera  contro il muro stesso diventa un ornamento bello e utile.

Se lo si vuole moltiplicare basta staccare i polloni che numerosi crescono al piede della pianta e piantarli con qualche radice attaccata.

Se lo si vuole piantare conviene farlo in primavera passato il rischio delle gelate.

Il fico è pianta rustica se il clima è favorevole e il terreno piuttosto asciutto e non troppo argilloso vi godrete una pianta vigorosa che anno dopo anno vi darà un'ottima produzione di fichi.

IL FICO IN VASO

Vi sono anche varietà nane adatte ad essere coltivate sul balcone ma il vaso deve essere grande 40 per 40 almeno, di terracotta e la pianta va messa al sole e riparata d'inverno con un velo di tessuto non tessuto che avvolga anche il vaso sollevato da terra che la proteggano dalle forti gelate specie se è giovane.

 Prendete del buon terreno universale e mescolateci torba e sabbia almeno un 20% curando molto bene il drenaggio.

 pianta  adulta di fico in vaso
Alcune cultivar nane le potrete trovare a questo indirizzo http://www.rosai-e-piante-meilland.it/2-fichi.html

Questi fichi da adulti non superano i 3 metri di altezza per 1,50 di larghezza e in autunno anche loro fruttificano con fichi dolci e zuccherini formando l'attrazione di tutto il terrazzo.

LE NUMEROSE VARIETA' DEL FICO

Le cultivar sono molto numerose e  il colore dei frutti può essere bianco o nero i fichi bianchi hanno la pelle più sottile e son più dolci  quelli neri sono di pezzatura maggiore.

Una delle varietà più note e apprezzate è il fico "Brogiotto nero" il frutto è viola scuro tondeggiante e zuccherino la  buccia è sottile con la polpa molto profumata.

 fico brogiotto nero
Il suo albero è grande a vegetazione espansa con fogliame ricco e con rami che scendono sino al suolo dando alla pianta forma globosa.

I fichi maturano continuamente e successivamente da settembre a tutto ottobre e la pianta è molto produttiva non produce i fioroni ma solo i fichi-veri.

Questa varietà era conosciuta ed apprezzata già nella Roma antica e Plino affermava che da molti era considerato il migliore di tutti i fichi come lo è ancor oggi.

In fatto di squisitezza gli fa da rivale il "Brogiotto bianco" con frutto medio grosso allungato buccia sottile verde chiara all'inizio della maturazione prende sfumature gialline quando il frutto è maturo.

Una sua caratteristica è che a maturità piena il frutto si fessura lasciando intravedere il bianco sottostante e la sua buccia diventa così sottile che non son pochi quelli che non la levano ma mangiano e quella e il dolcissimo frutto che racchiude.

La polpa profumata color rosso ambra è squisita con un sapore dolce e gentile che rivaleggia in fatto di bontà con suo omonimo "Brogiotto nero"

La pianta è maestosa con foglie molto grandi  molto produttiva e regolare nella sua fruttificazione.

I suoi fichi iniziano a maturare da metà agosto a tutto settembre ma se il clima è caldo continuano a maturare per tutto ottobre.

E' una varietà unifera vale a dire che ha una fruttificazione sola e quand'anche producesse dei fioroni questi non giungerebbero a maturazione.

fico brogiotto bianco  
Il "Brogiotto bianco" non primeggia fra gli altri fichi solo come frutto fresco ma è insuperabile anche quando è secco per la morbidezza che mantiene malgrado l'asciuttezza dell'essiccazione.

Questa varietà per prosperare al meglio vuole clima mite e terreno particolarmente grasso le sue poderose radici si allungano per diversi metri e rivaleggano con l'ampiezza della sua chioma.

Se amate i fichi e il vostro terreno ve lo consente piantate un esemplare di questa varietà diventerà con gli anni una pianta che con la sua personalità catturerà lo sguardo di tutti quelli che avranno la fortuna di osservarla.

Il fico "Dottato" è una varietà vigorosa a portamento aperto ma non raggiunge le dimensioni delle due varietà che ho già nominato.

 fichi dottati
E' una varietà bifera cioè matura ottimi fioroni che vengon pronti da cogliere a luglio pochi o tanti a seconda delle annate e del vigore della pianta che per esprimersi al meglio vuole suolo ricco e clima mite.

A settembre maturano i fichi-veri obilunghi, grossi e con buccia giallo verdastra che si fessura leggermente a piena maturazione.

La loro polpa è ambrata chiara molto succosa ed aromatica.

Questa varietà è molto utilizzata per la produzione di fichi secchi, ma anche per il consumo di fichi freschi adoperati anche nelle confetture.

Sono numerose le cultivar che danno una doppia produzione queste di cui ho parlato son le principali ma ve ne son moltissime altre anzi si può dire che non esisteva luogo in cui era possibile la fruttificazione dei fichi che non avesse le sue particolari varietà.

 vigorosa pianta di fico
Molte son andate perdute ma altre si vanno salvando e riscoprendo un patrimonio che non è solo arboreo ma anche colturale e che merita di essere valorizzato.

Presto intendo fare una nuova sezione in cui tratterò questi frutti antichi.

 Purtroppo la pioggia battente di settembre e l'umido di ottobre danneggiano i fichi  li spaccano e li fanno marcire  rendendoli immangiabili per questo motivo si perde parte della produzione.

Io ho una antica cultivar di fico  "Fico verdino"  antica cultivar toscana già presente nel Rinascimento e dipinta dal famoso pittore Bimbi nel 1600 che mi da numerosissimi fichi  di un verde chiaro quasi bianco dolcissimi anche se di ridotta pezzatura che maturano numerosi in settembre.

 fico verdino
Pensando come potevo adoperare questi piccoli meravigliosi fichi  ho reinventato questa ricetta che vi passo sperando di far  piacere ai palati golosi.

MACEDONIA DI FRUTTA AUTUNNALE

Ingredienti per due persone

due pere

tre fichi

una arancia

alcuni chicchi di uva bianca e nera

pinoli

uva sultanina

Ammollare l'uva sultanina e mentre si ammolla, ci vorrà all'incirca un'oretta, pulite bene la frutta pelando pere e fichi, meglio se i fichi hanno buccia sottile li si può lasciare senza pelarli.

Prendere un grosso piatto di portata e sistemate le pere tagliate a fette sottili sistemandole artisticamente al centro del piatto di portata.

Tagliate a metà gli acini di uva bianca e nera togliete loro i semi e disponeteli sulle fette di pera in modo che i colori siano ben miscelati.

Prendete i fichi tagliateli in quattro parti aprendoli leggermente e disponeteli artisticamente sopra le fette di pera e fra gli acini d'uva.

Cospargete il tutto con i pinoli e l'uva sultanina ammollata.

Spremete l'arancia e al suo succo aggiungete un cucchiaio di Porto poi cospargete con questo liquido la frutta.

Se volete un gusto più forte e deciso sostituite il Porto a del buon Rum invecchiato.

Il profumo della frutta unito all'intenso aroma del liquore renderà questa macedonia non solo molto gustosa ma anche molto corroborante adatta  al clima frizzante dell'autunno.

Con questa promessa mi ritiro non senza prima avervi augurato

BUON APPETITO

2 commenti:

  1. che bello l'albero di fico!!veramente io li adoro tutti!!cecavo qualcosa di piccolo,da coltivare sul terrazzo..ho un bel vaso grande in cemento..quasi quasi ci faccio un pensierino!!grazie per questo articolo^;* buona serata

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  2. Ti ringrazio del commento, se pianterai nel tuo vaso in cemento un bel fico hai il clima adatto perché diventi una splendida pianta!
    Riccarda

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