venerdì 6 gennaio 2012

PIANTE DA FRUTTO agrumi

UN AGRUME DI NICCHIA TIPICAMENTE ITALIANO


Molti pensano che gli agrumi siano piante di origine tropicale che si sono in seguito diffuse nelle altre regioni spesso è così ma non sempre.

In questo post voglio farvi conoscere  un agrume tipicamente italiano il bergamotto un vanto della nostra agricoltura perchè solo  in una ristretta area del nostro paese trova  le condizioni ottimali per svilupparsi al meglio e sprigionare tutto il suo aroma.

Già nel XIV secolo risultano tracce di un agrume autoctono del sud della Calabria chiamato Limon pusillus calaber  mentre la prima piantagione intensiva di bergamotti venne impiantata nel 1750 in Reggio Calabria nel fondo Rada Giunchi di proprietà di Nicola Parisi situato in questa città.

Questa è la versione più veritiera.

Tuttavia  c'è chi afferma che in realtà il bergamotto non sia di origini italiane ma sia stato importato dalle isole Canarie oppure dalla Cina mentre alcuni affermano che sia originario della Spagna dalla città di Berga in Catalogna.

Si narra infatti la storia del "moro di Spagna" che avrebbe portato da questo paese un ramo di bergamotto acquistato dai Signori Valentino di Reggio Calabria che lo innestarono su un arancio amaro situato nel loro possedimento di Santa Caterina.

Comunque sia il primo  frutteto da reddito di bergamotti  è stato quello di Nicola Parisi nel 1750.

Questo agrume appartiene  alla famiglia delle Rutacee al genere Citrus e il suo nome scientifico è Citrus Bergamia Risso originatosi spontaneamente da seme, da arancio amaro e un altro agrume si pensa cedro o limetta.

L'origine   più attendibile del suo nome è Berg-armudi  cioè  "pero del Signore" in turco a causa della sua somiglianza con la pera bergamotta.


 IL SUO RISTRETTO HABITAT LO RENDE PREZIOSO

La sua zona di produzione è limitata alla costiera jonica della provincia di Reggio Calabria ed  è diventato il simbolo dell'intera zona e della città.

La sua coltivazione si estende soltanto su una superficie di 1500 ha con una produzione di 20.000 tonnellate di frutta dal quale si ricava 100.000 kg di essenza.

 Il bergamotto viene coltivato anche in Brasile ed Argentina  però solo qui in questo ristretto territorio con terreno e clima ottimale riesce a fruttificare in modo così abbondante e con un'essenza così pregiata.

 area produzione del bergamotto
Molti altri paesi hanno tentato la coltivazione di questo  particolare agrume ma non c'è stato niente da fare il bergamotto fedele e ostinato si sviluppa al meglio solo in questa ristretta striscia di territorio appartenente alla costa calabra.

Infatti il suo habitat ottimale si colloca in quella stretta striscia di terra pianeggiante lunga poco più di 100 km situata fra Villa San Giovanni e  Gioiosa Jonica compresa fra le propaggini dell'Aspromonte e i mari Tirreno e Ionio in provincia di Reggio Calabria.

Questa area chiamata " tropicale temperata umida" è caratterizzata da un particolare microclima che ha estati  calde  senza precipitazioni piovose, l'inizio della primavera e la fine dell' autunno  caratterizzati da abbondanti piogge e inverni con temperature che molto raramente scendono sotto i 10 gradi.

Mediamente i giorni di sole sono 300 all'anno  e venti medio forti soffiano quasi tutta l'annata anche se questo territorio viene riparato dai forti venti che soffiano lungo lo stretto di Messina  grazie alle colline circostanti.

 DESCRIZIONE  DELLA PIANTA DEL BERGAMOTTO

Questo albero ha un'altezza di 3 o 4 metri e un'ampiezza della chioma di eguale diametro un tronco dritto con corteccia grigiastra.

Le sue radici sono fittonanti e si sviluppano in profondità.

Questo è un agrume  ben ramificato poco spinoso con spine che si possono trovare solo all'ascella delle foglie.

Le foglie sono di color verde intenso e lucido  di forma lanceolata assomigliano come dimensione e forma a quelle dell'arancio non cadono in inverno in quanto questa è una pianta sempreverde.

 fiori del bergamotto  
All'inizio di marzo quando finisce la stagione delle piogge spuntano le nuove foglie e l'albero inizia la prima  fioritura che si protrae nel mese di  marzo e di aprile a seconda delle cultivar.

I suoi fiori ermafroditi sono bianchi e molto profumati formati da cinque petali per lo più riuniti in gruppi ma a seconda delle varietà  possono essere anche solitari, spuntano all'ascella delle foglie o all'apice dei rami.

Questa pianta presenta la caratteristica di fiorire due volte in un anno: la prima volta i suoi fiori sbocciano in marzo aprile con fruttificazione in novembre dicembre e la seconda volta la sua fioritura avviene in autunno con fruttificazione che matura nel mese di marzo dell'anno successivo.

Il frutto assomiglia a quello dell'arancia con un peso che si situa fra gli 80 e i 200 gr con un colore che varia dal giallo al color arancio chiaro con buccia sottile.

La sua forma varia a seconda delle varietà da sferica a globosa, la sua buccia è moderatamente rugosa ed aderente.

All'interno del frutto si trova una polpa suddivisa in 12 o 15 spicchi  che contiene un succo acido e amarognolo con pochi semi.

La raccolta dei frutti di questo agrume inizia in ottobre sino a dicembre quando la giusta turgidezza della buccia indica che questa è pronta per rilasciare la sua essenza.

Il frutto è delicato e viene raccolto a mano per essere conservato un tempo in panieri e oggi in più prosaiche cassette di plastica.

PARTICOLARITA' DELLA SUA COLTIVAZIONE


Il bergamotto vuole una forte luminosità anche i raggi diretti del sole giovano a questa pianta che però teme il forte vento che disturba l'allegagione vale a dire lo stadio iniziale della sua frutta.

 albero di bergamotto
E' esigente per quanto riguarda la temperatura che non deve scendere al di sotto dei 10 gradi in inverno per avere una coltivazione ottimale e non tollera che scenda al di sotto dei 3 gradi sopra lo 0.

Questa pianta teme molto gli sbalzi di temperatura in modo particolare  quelli causati dalle nebbie di primavera che si verificano lungo il litorale calabrese e che i coltivatori temono in quanto sono l'origine della caduta dei frutti immaturi di questo agrume.

Per quanto riguarda il terreno lo vuole sciolto profondo fertile e soprattutto ben drenato temendo molto i ristagni d'acqua che fanno marcire le radici e quindi rifuggendo i terreni argillosi con scarso drenaggio.

Nei periodi più siccitosi dell'estate occorre predisporre un impianto di irrigazione in quanto questa pianta per produrre abbondanti frutti necessita di essere irrigata pena la cascola dei frutticini immaturi.

Si può propagare per seme che darà una pianta selvatica di bergamotto ma la si può innestare al posto dell'arancio amaro per avere una pianta identica alla pianta madre, oppure si innestano tre rami di bergamotto su un portainnesto di arancio amaro di un anno.

Dopo un anno in vaso a due anni la piantina innestata viene posta a dimora.

Le piantine di due anni vanno poste a dimora in autunno oppure a febbraio e inizieranno a produrre frutta dal loro terzo anno di vita.

La vita produttiva del bergamotto è di circa 25 anni  e la  sua massima produttività si ha verso gli otto anni.

La forma di allevamento comunemente adottata è il globo a chioma piena con sesti d'impianto di 5 X 4 metri.

La potatura occorre eseguirla tutti gli anni per ridurre il fenomeno dell'alternanza.

E' importante in questa specie ridurre i rametti giovani per arieggiare la chioma dell'albero e fare in modo che questi rametti siano correttamente distanziati.

Inoltre la potatura deve tendere ad abbassare i rami alti della pianta facendo in  maniera che la maggior parte della fruttificazione avvenga nelle parti più basse della chioma.

 Si possono così  raccogliere i frutti con più comodità e anche proteggerli dal sole eccessivo e dal forte vento.

Concimate con azoto a fine inverno per favorire la ripresa della vegetazione e la successiva fioritura mentre prima della stagione piovosa somministrate potassio e fosforo.

I bergamotteti più rigogliosi sono quelli piantati nei valloni o lungo le fiumare dove beneficiano di una intensa insolazione ma sono anche riparati  dalle raffiche di vento e  possono essere irrigati abbondantemente durante la stagione secca.

Inoltre possono beneficiare di un terreno a base silicea ottimale per la loro crescita.

VARIETA'

 Cultivar "Fantastico"
Tre sono le cultivar di questo agrume e tutte e tre  si trovano nella provincia di Reggio Calabria.

La più coltivata è la "Fantastico" che da sola detiene circa il 75% della produzione.

Viene spesso preferita alle altre perchè è molto produttiva e ricca di oli essenziali.

E' un albero di buon sviluppo, rustico con foglie di grosse dimensioni e frutti che si presentano di forma globosa, la raccolta dei suoi frutti avviene a  fine novembre inizio dicembre.

 varietà "Femminello"
La varietà "Femminello" è di sviluppo ridotto, di accrescimento rapido, produttiva ma poco longeva ed esigente.

Le sue foglie sono lanceolate e di medio sviluppo, il suo frutto è sferico con la buccia sottile di pezzatura pressochè uniforme, ricco di olii essenziali e spesso più aromatico delle altre varietà.

La raccolta dei suoi frutti si svolge nel mese di ottobre.

La cultivar "Castagnaro" è una pianta di buon sviluppo, rustica e longeva, resistente al vento ma  che presenta il fenomeno dell'alternanza nella sua produzione,un anno è carica di frutti ma l'anno dopo ne porta pochi o nessuno.

Le sue foglie sono grandi e lanceolate il frutto è globoso con buccia di spessore medio come è medio il contenuto di olio essenziale.

 cultivar "Castagnaro"
La raccolta della sua fruttificazione avviene nel mese di novembre.

COLTIVAZIONE IN VASO

Non è impossibile coltivare un bergamotto in vaso ma non è neppure una cosa tanto facile.

Inutile girarci attorno questo è un agrume esigente e non per nulla è una specie di nicchia coltivabile solo in una ristretta fascia costiera!

Sicuramente a meno di non abitare nelle zone dove questa pianta viene coltivata in piena terra la cosa migliore è coltivarlo in vaso.

Tenete presente che è un agrume che  predilige il clima temperato caldo come molti agrumi, quindi non sopporta il clima rigido, soffre se la temperatura si abbassa sotto i 10 gr, ma teme anche le gelate tardive, i bruschi sbalzi di temperatura, la pioggia eccessiva o troppo scarsa.

Invece è molto resistente al caldo e predilige le estati calde e con piovosità scarsa.

Lo sviluppo vegetativo avviene sopra i 22 gradi ma questo agrume è in pericolo se le temperature  scendono di 3 gradi sopra lo 0 per un periodo non limitato di tempo.

Quindi se volete cimentarvi prendete un grande vaso, meglio se di terracotta perchè le radici respirano e mettete un ottimo drenaggio, questo agrume delicato non sopporta i ristagni d'acqua.

Terriccio sciolto e fertile per agrumi, lo vendono nei buoni garden, rinvasate la vostra pianta posizionatela in un posto assolato e riparato e cosa importante se vedete che vegeta bene non spostatela più.

 bergamotto in vaso
La sposterete, naturalmente solo se le temperature scendono, per ricoverarla in serra fredda dove la temperatura, anche quella notturna, non scenda al di sotto dei 10 gradi oppure in una veranda luminosa rispettando sempre i parametri per quanto riguarda la temperatura e attenzione alle correnti d'aria che le fanno perdere le foglie.

Non dimenticate di annaffiarla moderatamente anche d'inverno mentre in estate siate più assidui e abbondanti con l'acqua facendo però sempre attenzione che il terreno sia ben asciutto fra un'innaffiatura e l'altra.

Il periodo migliore per piantarla in vaso o procedere al rinvaso è la primavera.

Questa  pianta va rinvasata ogni anno con un vaso di diametro leggermente, 10 cm , superiore a quello dell'anno precedente.

Quando poi non si potrà più aumentare il diametro del vaso occorre cambiare il terreno e concimarla con un buon concime per agrumi sempre in primavera.

Sarete ripagati da tante attenzioni quando il vostro esemplare così coccolato vi ripagherà con la sua fioritura abbondante e profumatissima e a tempo debito potrete ammirare i suoi frutti, vi darò più avanti qualche ricetta che vi consentirà di gustarli.

CARATTERISTICHE DEL FRUTTO

Il frutto viene raccolto in vari stadi di maturazione.

Non è di gradevole sapore consumato fresco ma si può impiegare a spicchi per aromatizzare il tè.
Tipico il suo profumo nel tè Earl Grey in quanto viene usato nella sua concia.

Il frutto intero può essere candito ma entra anche nella preparazione di numerosi liquori  e per questo scopo viene raccolto quando presenta una caratteristica colorazione verde cinerino.
 
 Liquore "Bergamino"
Uno dei liquori più rinomati è il "Bergamino" composizione 15% delle scorzette del frutto e sino al 40% di alcool con la successiva aggiunta di zucchero, ha ottenuto la qualifica di prodotto agroalimentare tradizionale e la sua notorietà è tale che è esportato in tutto il mondo.

Generalmente si consuma fresco come dopo pasto ma entra anche nelle preparazioni di numerosi dolci e gelati.

Con il bergamotto e altre erbe aromatiche si fa un efficace amaro ad alta gradazione alcolica.

Abbiamo poi l'elisir digestivo al bergamotto chiamato "Amarotto" un liquore poco alcolico.

La crema al bergamotto viene ottenuta da un infuso di crema di latte e scorze di bergamotto.

Infine voglio qui ricordare un altro liquore ad alto tasso alcoolico la "grappa al bergamotto".

Il frutto completamente maturo assume una colorazione  gialla o arancio chiaro e viene raccolto per essere usato per l'estrazione dell'olio essenziale  che è impiegato come aromatizzante.

Quando presenta una colorazione ancora verde  viene raccolto per estrarre l'olio essenziale  usato in profumeria e per la sua trasformazione in canditi.

 Crema al bergamotto
Infine quando il frutto presenta una colorazione verde cinerino  è usato intero per essere impiegato nei liquori a base di bergamotto e per produrre un'essenza chiamata neroli o nero di bergamotto.

Questo frutto tuttavia viene impiegato principalmente per estrarne l'essenza che con i suoi 350 componenti chimici è indispensabile per l'industria profumiera.

Occorre tener presente che per produrre un litro di olio essenziale di bergamotto occorrono ben 200 kg di frutti.

L'essenza di bergamotto è un liquido il cui colore va dal verde al giallo verdastro con un  aroma fresco, gradevole e delicato che ricorda  il profumo del frutto fresco.

Le sue note fragranti  e persistenti sono apprezzate dai migliori profumieri internazionali che riescono a distinguerle in note di testa, di corpo e di coda.

Molto importante è poi la valutazione della limpidezza dell'essenza con i suoi caratterisici riflessi e il suo colore che va dal verde intenso ad un colore più ambrato.

Dalla sua buccia si estrae l'essenza chiamata di petit grain e di neroli mentre dalla sua  troppo precoce, febbraio o troppo tardiva , giugno, fruttificazione che non porterebbe frutti si estrae l'essenza di neroli.

Dalle foglie e dai giovani rami si può estrarre l'essenza di petit grain.

L'estrazione dell'essenza del bergamotto ebbe inizio intorno alla metà del XVII e fu a lungo eseguita   manualmente con un procedimento detto a spugna che consiste nel tagliare i frutti a metà, nel cavarne la polpa con un particolare coltello detto rastrello e quindi comprimere con un movimento rotatorio della mano la scorza contro una spugna naturale per fare in modo che dagli otricoli della scorza stessa sprizzi  fuori l'essenza.

Dalle spugne poi l'olio essenziale insieme con il liquido delle scorze veniva spremuto in un recipiente di terracotta detto "concolina" e separato per decantazione.

La prima macchina per l'estrazione della preziosa essenza fu ideata nel 1844 da Nicola Barillà e venne comunemente chiamata macchina calabrese.

E' composta principalmente da due coppe di ghisa del diametro di circa 30 cm tra le quali i frutti preventivamente scelti come grossezza, vengono compressi e schiacciati lasciando colare il loro succo e sprizzare l'essenza contenuta nella buccia.

 macchina calabrese
Il tutto cola , insieme ai detriti della  buccia, attraverso un'apertura praticata nella coppa inferiore in un recipiente di rame o di terracotta.

Per decantazione l'essenza viene separata dai detriti invece da questi ultimi sottoposti a distillazione con speciali alambicchi si ottiene il distillato di bergamotto.

 Oggi l''olio essenziale di bergamotto si estrae con macchine dette "pelatrici" che "raspano" la buccia esterna del frutto in acqua corrente ottenendo un'emulsione che viene posta in centrifughe che separano l'essenza dall'acqua per differenza di peso specifico.

Attraverso il processo di "defurocumarinizzazione" è possibile  ridurre di molto il Bergaptene una sostanza contenuta nell'essenza che con esposizione al sole può provocare ustioni anche gravi.

In farmacia e in erboristeria è possibile acquistare l'essenza già trattata.

L'essenza  o olio essenziale  di bergamotto è molto ricercata nell'industria profumiera internazionale perchè  ha la funzione di fissare il bouquet aromatico dei profumi e anche perchè esalta l'aroma delle altre essenze contenute nel profumo stesso con note di fragranza e di freschezza.

E' un componente essenziale dell'acqua di colonia e delle acque da toilette in genere.

Questo è stato il primo uso del bergamotto che per questa sua caratteristica si è diffuso a livello  mondiale.

Il primo distillatore a creare la famosa acqua di Colonia fu un italiano emigrato in Germania alla fine del 1600 con una formula segreta in cui entrava questo profumato agrume chiamata a quel tempo "acqua mirabilis".

Sono moltissimi i suoi impieghi:  dai  numerosi profumi alle acque di colonia, dai dentifrici ai sali da bagno, dalle lozioni ai deodoranti.

 essenza di bergamotto
 Questo olio essenziale è usato anche negli abbronzanti in quanto alcune sue sostanze stimolano l'abbronzatura inoltre viene impiegato anche per aromatizzare il tabacco da pipa e il tè.

In cosmetica dà corpo alle creme di bellezza e ai saponi.

 La pectina estratta dalla buccia di questo agrume viene usata anche in farmaceutica come anti diarroico e emostatico mentre nella medicina popolare veniva  adoperata come antisettico, cicatrizzante delle piaghe e vermifugo.

Fu per primo un medico francese che notò come le ferite delle persone che erano a contatto con questo agrume e in special modo durante la raccolta dei suoi frutti si rimarginassero ad incredibile velocità.

Quindi la sua essenza fu utilizzata per la disinfezione di ferite infette date le sue spiccate proprietà micotiche contro i germi dell'epidermide.

Più avanti verso gli anni 70  ci si accorse della pericolosità di certi suoi componenti chiamati bergapteni e quindi non fu più usato.

Recentemente si è trovato il modo di eliminarli lasciando intatte le sue caratteristiche positive quindi numerosi spiragli si sono aperti anche in campo odontoiatrico per poterlo nuovamente usare anche in campo medico.

 Il distillato dell'essenza se ben eseguito permette di eliminare quelle sostanze i bergapteni dannose per la pelle e così può essere utilizzato, mescolato ad altri oli naturali  come antisettico della cute, come disinfettante del cavo orale, come lenitivo nell'acne pustolosa del viso e come regolatore della secrezione grassa nelle pelli grasse e impure.

Miscelato con l'alcool  e diluito con acqua è un ottimo deodorante da spruzzarsi negli armadi e negli ambienti da troppo tempo chiusi.

 bergamotti pronti per estrarne l'essenza
E' anche efficacissimo per tenere lontani insetti fastidiosi come le zanzare basta spruzzarne un poco nell'ambiente ma anche metterndone  qualche goccia sulla pelle o nei capelli il profumo di questo distillato allontanerà subito gli insetti molesti.

L'essenza viene usata anche nell'industria alimentare e dolciaria locale come aromatizzante per  torte, caramelle, gelati e bibite.

L'olio essenziale di bergamotto è particolarmente soggetto a contraffazioni essendo un'essenza prodotta in limitate quantità in un areale ristretto.

Tra gli anni 60 e gli anni 80 la coltivazione di questo agrume è stata penalizzata sia per la riduzione delle terre coltivate ad opera di un'urbanizzazione che in parecchi casi è stata intensa sia perchè alcuni industriali profumieri hanno pensato di fare a meno della costosa essenza di bergamotto a favore di più economiche essenze sintetiche.

Per valorizzare questa coltivazione e soprattutto tutelare l'essenza che da questa deriva la Regione Calabria  con una legge regionale del 1977 ha delegato il Consorzio del Bergamotto di Reggio Calabria alla tutela e alla valorizzazione dell'essenza per garantire la qualità e la purezza del prodotto.

Il Consorzio ritira i frutti dalle aziende agricole provvede alla loro lavorazione in un suo stabilimento e appone un  proprio marchio che ne certifica la qualità.

 L'olio essenziale estratto dai frutti delle tre varietà di bergamotto che ho già citato, la "Femminello" la "Castagnaro" e il "Fantastico" può fregiarsi del marchio DOP un marchio prestigioso che sta a significare Denominazione di Origine Protetta.

La Calabria è la maggior produttrice a livello mondiale di bergamotto infatti la sua produzione raggiunge il 90% del totale costituendo un vanto a livello internazionale che dal '700 si è mantenuto sino ai giorni nostri.

USO DEL LEGNO E PARTICOLARE TABACCHIERA


Il legno di questa pianta è semiduro e compatto nella trama e viene ancor oggi lavorato localmente, se ne ricavano piccoli oggetti di uso domestico e antichi balocchi.

Un uso ingegnoso e antico della buccia del bergamotto ci mostra come dalle abili mani di esperti artigiani si ricavano oggetti  originali che conservano il profumo del frutto dal quale derivano.

 tabacchiere create con la buccia del bergamotto
Nascono così  particolari bamboline, borse e caratteristiche tabacchiere.

Un tempo quando era in voga il tabacco da fiuto gli anziani calabresi si erano creati una tabacchiera che consisteva in una boccettina chiusa con un tappo a vite in legno ricavata dalla buccia rovesciata del frutto del bergamotto.

In questa tabacchiera custodivano il tabacco da fiuto che veniva aromatizzato dal recipiente stesso nel quale era contenuto.

Venuta a decadere l'usanza di fiutare il tabacco questa antica tradizione era andata perduta fino a quando l'arciprete De Masi rilancia questa tradizione in voga sin dal '700 e nel 1995 giunge a brevettarla.

Racconterà che quest'idea gli venne quando durante un viaggio in America negli anni '60 una anziana emigrante calabra lo pregò di trovarle una tabacchiera così come la ricordava da ragazza.

Dopo molte ricerche, giunto in Italia riuscì a trovare un anziano calabrese che unico aveva custodito l'antica tecnica della creazione di queste tabacchiere così particolari da lui la apprese fondando successivamente una cooperativa nel paesino di Varapodio in provincia di Reggio Calabria dove trovano lavoro numerosi giovani.

Si parte per questa artistica creazione dall'agrume completamente maturo che si trova solo da febbraio a maggio e che viene lavorato all'aperto per favorirne una più rapida essiccazione.
 tabacchiera decorata

I frutti vengono svuotati e con abilità la buccia viene riversata completamente senza romperla per cui l'interno diventa esterno.

Il contenitore così ottenuto viene riempito di segatura formando una sorta di boccetta che viene  stretta al collo e chiusa ad una estremità con un tappo a vite di legno.

Le boccette  così ottenute si pongono sotto torchio per ottenere una forma ottimale e una volta completamente seccate  si svuotano della segatura e si trattano con carta vetrata per eliminare grossolanità e difetti.

Vengono lasciate al naturale ma più frequentemente decorate con monogrammi, stemmi e altre figure anche a piacere dell'acquirente.

Riempite poi con tabacco, diventano vere e proprie tabacchiere ma possono anche contenere un'essenza di bergamotto che consente di rinnovare nel tempo il profumo o proporsi come originali bomboniere.

Questi oggetti così particolari e rappresentativi dell'operosità dei calabresi sono apprezzati da tutti sia in Italia che all'estero.

MUSEO DEL BERGAMOTTO DI REGGIO CALABRIA


In questo museo sono raccolti strumenti e oggetti che raccontano la storia del bergamotto calabrese partendo dalle sue origini vale a dire più di 300 anni fa.

 una antica etichetta
Il Museo del Bergamotto di Reggio Calabria ha un'esposizione di macchine di estrazione dell'essenza di bergamotto che appartengono all'archeologia industriale iniziando da alcune che risalgono all'inizio del '700   continuando con quelle a vapore dell'800  proseguendo poi con  altre che applicavano motori elettrici dei primi del '900 per giungere infine all'industria degli anni '60 e al suo boom economico.

Queste macchine e i moltissimi altri oggetti che il museo racchiude  ci illustrano sin dalle origini la cultura, la storia e le tradizioni dell'agrume diventato simbolo della Calabria.

Un ampio spazio creato accanto al museo e denominato Museum Center offre ristorazione e svago di qualità e la possibilità di acquistare i prodotti di quell'essenza che attraverso il museo è stata così bene illustrata.

 L'importanza e la particolarità di questo museo che è situato nel centro storico della città di Reggio Calabria ne fanno una tappa fondamentale per i turisti.

Non posso passare sotto silenzio un'importante manifestazione, giunta alla sua dodicesima edizione che ha come protagonista il bergamotto.

Nell'ultima domenica di agosto nella città di Reggio Calabria l'Accademia del Bergamotto indice l'importante manifestazione "Bergamotto in Festa".

L' apice di questa kermesse che ha come protagonista questo raro agrume è il mandato di ambasciatore a personalità della cultura, delle arti, dell'enogastronomia e della ricerca scientifica perchè si facciano portavoci nel mondo a favore di questo frutto e della sua essenza.

L'ultima edizione è stata quella dell'anno passato dove è stato insignito dell'incarico il professor Vincenzo Mollace docente di farmacologia per i suoi studi e l'impiego del bergamotto come principio naturale e rimedio contro le patologie.

Dopo avervi parlato di questa pianta e di questo frutto così particolare è arrivato il momento della ricettina per sapere come gustarlo al meglio.

Il bergamotto entra spesso in ricette di dolci.

Io non amo troppo lo zucchero ma per questa volta farò un'eccezione e vi darò la ricetta per due tradizionali preparazioni che hanno come protagonista questo aromatico frutto.

La prima è quella di un liquore tradizionale calabrese  profumato e digestivo facile da farsi in casa e gradito a fine pasto specialmente se si è mangiato un pò abbondantemente.


LIQUORE AL BERGAMOTTO


Ingredienti per un litro e mezzo di liquore

8 bergamotti

 dai 400 ai 500 gr di zucchero a seconda che lo vogliate più o meno dolce

1l di alcool a 90°

mezzo litro di acqua

 Sbuccia i bergamotti evitando la parte bianca e metti le bucce così ottenute in un barattolo di vetro a chiusura ermetica aggiungendo l'alcool.

Lascia così in infusione per circa 20 giorni in un luogo scuro e asciutto ogni tanto scuoti il barattolo per far si che gli ingredienti si amalgamino meglio.

Trascorso questo tempo prepara lo sciroppo facendo sciogliere lo zucchero in circa mezzo litro di acqua mettendo il recipiente a fuoco bassissimo e mescolando spesso.

Appena raffreddato uniscilo  all'alcool e alle bucce lasciando il tutto a riposo per un paio di giorni trascorsi i quali filtra con cura il liquore, tappa ermeticamente il recipiente nel quale è contenuto e riponilo in frigo dove rimarrà a riposo  per 30 giorni.

Questo liquore aromatico va conservato in bottiglie di vetro e servito ben freddo per un fine pasto digestivo e corroborante.

Siccome questo liquore non è adatto per i più piccini ecco per loro, ma non solo, una ricettina che è piaciuta a generazioni di bimbi e non.

La ricetta di questa caramella dorata e traslucida è semplicissima nella sua bontà ed è stata fregiata dal marchio IGP.

Vecchia di 150 anni è la specialità dolciaria della città francese di Nancy  viene ancor oggi tagliata a mano e preparata con antichi tradizionali metodi.


 caramella al bergamotto
CARAMELLE AL BERGAMOTTO


Ingredienti

250 gr di zucchero di canna

1/4 di bicchiere di acqua

250 gr di miele aromatico, molto adatto quello di agrumi

alcune gocce di olio essenziale di bergamotto

In un recipiente che tenga il fuoco fate sciogliere lo zucchero di canna nell'acqua e quando è ben sciolto aggiungete il miele aromatico e mescolando sempre fare cuocere a fuoco molto basso, il più basso che potete, per circa 15 minuti.

Spegnete il fuoco e aggiungete alcune gocce di olio essenziale di bergamotto per aromatizzare.

Date un'ultima mescolata e versate il composto ancora caldo su una lastra di marmo leggermente unta e tirate il composto che deve risultare spesso un cm o poco più, dipende quanto volete che risulti lo spessore delle caramelle.

Quando è ben freddo tagliate  in quadretti le vostre caramelle che potete avvolgere una ad una in carta per alimenti colorata oppure metterle in un barattolo decorato di latta per offrirle ai vostri ospiti e ai loro bimbi e anche ai vostri :-)

Un regalo originale e molto gradito sarebbe acquistare alcune boccette ottenute con la buccia del bergamotto come ho spiegato più sopra e riempirle di caramelle sempre col profumo di questo frutto.

Con quest'ultima annotazione termino questo post che spero vi risulti gradito.

Adesso non mi resta che  salutarvi e augurarvi


BUON APPETITO
  

5 commenti:

  1. Quante informazioni sei riuscita a scovare su questo agrume poco conosciuto!
    Complimenti, post sempre molto interessanti!
    A presto

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    1. Ciao Iolle,
      cerco sempre di fare i miei post quanto più completi possibile per dare il maggior numero di informazioni.
      Butta l'occhio sul chinotto parente stretto di questo agrume, vedrai quante informazioni.
      Anche se è stato faticoso reperirle non mi sono risparmiata, ritengo per correttezza verso chi mi legge che sia necessario approfondire ogni argomento il più possibile.

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  2. complimenti per il post veramente completo... e bellissima l'idea delle caramelle!

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    1. Grazie per i complimenti mi hanno fatto molto piacere, vedrai quando fra poco pubblicherò il post sul parente stretto di questo agrume, il chinotto.
      Ci saranno molte cose ugualmente interessanti.

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  3. grazie per il post ,ottimo direi,finalmente esiste qualcuno in grado di esaltare frutti e usanze che si perdono con il tempo.

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