lunedì 28 novembre 2011

PIANTE DA FRUTTO

PIANTA DA FRUTTO? NO, PIUTTOSTO E' UNA LIANA MA IL SUO FRUTTO PIACE COSI' TANTO

Correva l'anno 1897 quando il botanico missionario Padre Paul Guillaume Farges che risiedeva a Sicuan in Cina inviò al famoso vivaista francese Maurice de Valmorin un esemplare botanico sconosciuto in Europa  ma che era  popolare in Cina  col nome di Mihoutao dove ne esistevano numerose varietà.

Ecco quindi che il kiwi, si perchè proprio di lui si tratta, dalle lontane regioni cinesi sbarcò in Europa.

La pianta rimase però confinata fra le curiosità botaniche e subito non ottenne il successo che meritava.

In Cina invece era coltivata  fin dal 1200 a.C., testimonianze della sua coltivazione la fanno risalire all'epoca Ming,  e si era diffusa in tutta  la Cina dalle fertili vallate del fiume Yang-Tze di cui è originaria.

Il suo frutto era considerato già una prelibatezza alla corte del Gran Kan  per la sua polpa verde brillante di gusto delicato.

Agli inizi del 900 alcuni  viaggiatori neozelandesi importarono questa pianta in Nuova Zelanda dandole il nome di "uva spina cinese"  e inizialmente fu coltivata come pianta ornamentale da giardino.

Agli inizi degli anni '50 lo studioso di orticultura neozelandese Hayward Wright  riusci ad ottenere la prima varietà commerciale che da lui prese il nome.

Nel 1950 le prime coltivazioni intensive di kiwi vennero impiantate in una regione  di quel paese particolarmente fertile e con un clima che ben si addiceva allo sviluppo di questa pianta.

uccello kiwi dal quale deriva il nome della pianta
Due anni dopo i primi kiwi neozelandesi furono importati in Europa mentre in Nuova Zelanda avevano già incontrato il favore del pubblico che iniziò erroneamente a chiamarli kiwi dal nome di un particolare uccello simbolo della loro nazione.

La Nuova Zelanda con una lungimirante operazione di marketing costituì appositamente la " New Zeland Kiwifruit Grovers Corporation che raduna tutti i produttori di kiwi del paese sotto un'unico marchio e quindi può permettersi massicce esportazioni e campagne di marketing

Nel 1962 il kiwi venne esportato negli Stati Uniti dove viene chiamato kiwi fruit.

Da allora la sua ascesa non ha incontrato ostacoli nè in Europa nè negli USA e molte nuove e produttive varietà sono state create.

In Italia il kiwi si diffonde per opera di vivaisti francesi desiderosi di esplorare nuovi mercati dapprima in Lombardia alla fine degli anni 60 e poi in Puglia e nelle altre regioni.

L'Italia è il primo produttore mondiale di kiwi per il consumo fresco  oltre alla Cina ottimi produttori sono la Nuova Zelanda,il Cile, gli USA, il Giappone e la Francia.

APPARTENENZA E DESCRIZIONE

Appartiene alla famiglia delle Actinidiaceae il suo nome scientifico è Actinidia chinensis.

 E' provvisto di un lungo fusto lianoso che porta tralci lunghi anche diversi metri  per cui occorre provvedere a sostegni  in modo che i suoi lunghi rami vi si possano arrampicare.

E' una pianta arborea perenne con fogliame caduco che può raggiungere notevoli dimensioni sino a 10 metri di altezza  e ha  un fusto  di colore bruno grigiastro.

L'apparato radicale è superficiale con radici numerose e fini.

 Le sue foglie sono grandi di forma cuoriforme verde scuro nella parte superiore e più chiara in quella inferiore.

La pianta è dioica cioè ha piante maschili e piante femminili i fiori grandi e bianchi sbocciano a fine   maggio primi di giugno mentre il frutto si raccoglie a fine ottobre primi di novembre.

I fiori sono di colore bianco panna con 5 o 6 petali pendenti su un corto picciolo e si formano sui  tralci formatosi l'anno precedente che portano sia gemme a legno che gemme fiorali.

 fiori femminili più grandi a destra
fiori maschili riuniti in racemi a sinistra
Non è facile distinguere i fiori maschili da quelli femminili ma in numerose varietà i fiori maschili sono riuniti a grappolo mentre quelli femminili, per lasciar spazio ai frutti sono fra di loro distanziati.

In genere si consiglia per l'impollinazione di piantare una pianta maschio per 5 - 6   piante femmine ed è meglio mettere poche piante femmine non più di 6 per un singolo esemplare maschile in quanto si è costatato che una buona impollinazione  aumenta la pezzatura dei frutti.

Vi sono però recenti varietà di kiwi che portano fiori ermafroditi per cui non occorre avere piante maschili.

L'impollinazione si attua con insetti pronubi  in primis le api che però non sono eccessivamente attratte da questi fiori  in quanto molto ricchi di polline ma poco di nettare ecco perchè nei frutteti da reddito si usa mettere gli alveari all'interno del frutteto di kiwi durante la fioritura.

Il frutto è una bacca con buccia pelosa di color marrone chiaro  polpa di colore brillante soda dolce e leggermente acidula con tantissimi piccoli semi di colore nero se ne possono avere oltre un migliaio per frutto, disposti attorno ad un cuore biancastro.

I frutti possono essere singoli, in grappoli di 3 5 oppure raggruppati in infruttescenze che possono avere anche  una ventina di elementi a seconda della varietà presa in esame.

Sono variabili anche le dimensioni del frutto, il colore della sua buccia e della sua polpa, ne esistono in commercio varietà a polpa gialla e in Cina ve ne sono con la polpa sfumata di rosso, varia anche a seconda delle cultivar la consistenza della polpa stessa.

 polpa di vari colori verde gialla e sfumata
di rosso
MESSA A DIMORA E SOSTEGNI

 La pianta del kiwi ha trovato il suo areale ideale nelle zone temperate mediterranee.

E' pianta rustica tollera sia il gelo d'inverno che il forte caldo, purchè si provveda a delle annaffiature abbondanti di soccorso,teme le gelate primaverili  che danneggiano i germogli e le gelate autunnali che danneggiano i frutti.

Predilige un clima non troppo soleggiato umido con inverni abbastanza freddi mentre teme le gelate.

Per contrastare l'eccessivo calore specie al Sud si ricorre a reti ombreggianti e a nebulizzazioni della chioma con acqua per garantire l'umidità fogliare che questa pianta richiede.

Per questi motivi le coltivazioni in Italia si sono sviluppate  sia al Sud  che nelle regioni del nord  preferibilmente in zone pedecollinari.

 L'albero del kiwi è specie calcifuga che non sopporta i ristagni idrici teme i terreni argillosi che possono causare l'asfissia delle radici.

Vuole terreno sciolto profondo ricco di sostanza organica e con ph neutro si avvantaggia al momento dell'impianto di aggiunta di sabbia che migliora il drenaggio.

I supporti occorre siano robusti per la grande vigoria della pianta.

Per ogni pianta  è necessario un palo e fili distanziati circa 30 cm sui quali si legheranno i tralci.

 Se la si vuole allevare a pergola formare una robusta pergola  e durante la potatura sfoltire la pianta anche per alleggerire la  struttura stessa.

 allevamento a pergola
PROPAGAZIONE SISTEMI TRADIZIONALI E UNA "CHICCA" SOLO PER VOI

L'actinidia chinensis è propagata da seme per ottenere portainnesti per le varietà pregiate e per il miglioramento genetico, per talea o per piante innestate in vivaio.

Difficile innestare le piante di actinidia per il "pianto" abbondante, la grande vigoria e il precoce avvio vegetativo.

La talea può essere legnosa, semilegnosa o erbacea e la sua radicazione migliora di molto se si fa uso di ormoni radicanti e riscaldamento basale.

La micropropagazione è una tecnica di moltiplicazione molto usata per questa specie ma si ha un ritardo dell'entrata in produzione delle piante moltiplicate con questo sistema anche se sono più resistenti al freddo.

Un sistema empirico per propagare il kiwi, che io non ho ancora provato ma ho saputo da fonte sicura   è quello per propaggine.

Consigliato dove le temperature in inverno non siano troppo rigide.

 In autunno meglio dopo la raccolta della frutta prendete un ramo di kiwi dell'anno precedente incurvatelo e interratelo per un buon tratto non prima di aver tolto un anello di corteccia sotto un nodo per favorire l'emissione delle radici.

Copritelo con del terreno leggero e fertile e fissatelo con appositi ganci o se non li avete fate in modo che rimanga immobile e lasciatelo così sino a primavera attaccato alla pianta madre.

Nella primavera seguente osservatelo se emette nuovi germogli vuol dire che la propaggine è riuscita e  potete staccarlo dalla pianta madre per metterlo a dimora dove dovrà essere seguito con attenzione almeno per il primo anno.

Oppure potete piantarlo in un vaso dove si irrobustirà e sarà così pronto per essere messo a dimora l'anno seguente.

Questa è una "chicca" che mi ha passato la mia amica siciliana e che ho voluto condividere con tutti voi.

Dimenticavo...attenzione alla pianta madre se è femmina produrrà un'altro individuo femminile uguale a lei se è maschio produrrà un altro esemplare maschile uguale a lui.

POTATURA NON SOLO IN  PRIMAVERA ANCHE IN ESTATE

Passiamo adesso alla potatura e incomincio subito col dirvi che la potatura nel kiwi non è precisamente un  lavoro da poco a causa del grande vigore della pianta stessa.

Innanzitutto vi consiglio di potare  presto anche a febbraio  appena il gelo intenso è terminato perchè la pianta di kiwi dotata di numerosa linfa "piange" abbondantemente se si taglia  quando la linfa è in circolo quindi più la linfa è ferma meglio è.

Tenete poi presente che le gemme che la pianta porta sono di due tipi a legno e miste da quelle miste si generano i frutti.

La produzione dei frutti avviene sui tralci dell'anno che si accorciano mentre si eliminano i tralci che hanno già prodotto l'anno precedente ma se la pianta è molto vigorosa io ne lascio alcuni per cercare di diminuirne il vigore che  può essere accentuato dalla potatura stessa.

Inoltre questa è una pianta che non si accontenta di una potatura sola  ma ne richiede due: una in primavera e l'altra in estate.

Poi c'è da distinguere bene la potatura di allevamento da quella di mantenimento.

Qui darò per forza di cose solo dei cenni sulla potatura perchè dipende molto da come volete allevare i vostri kiwi cioè che tipo di supporto  avete dato loro e naturalmente ogni supporto ha la sua particolare potatura di allevamento.

Inoltre se ve la dovessi spiegare in tutti i particolari dovrei scriverne per parecchie pagine.

Molti mi chiedono di spiegare questa potatura che non è semplice per questo preparerò  un video così a febbraio vedrete le varie tecniche da adottare per potare le varie forme con cui si può allevare questa pianta.

 In questa sede mi limiterò a dirvi che le principali forme di allevamento del kiwi sono: a spalliera su fili orizzontali, la pergola e il tendone.

 piante allevate a spalliera
  Se la pianta è allevata a spalliera a ogni pianta vengono lasciati due laterali principali che si sollevano dal tronco principale e che si legano su fili orizzontali con rami fruttiferi intervallati di 50 cm.

Molto usata anche la pergola specialmente al Nord mentre a Sud è più usato il tendone.

Per quanto riguarda la pergola per i primi due o tre anni si fa una potatura di allevamento che conferisce la forma.

La pianta adulta è composta da un tronco e da due cordoni che si sviluppano lungo il filare e che portano numerosi capi a frutto.

Si individuano si scelgono e si diradano i  capi a frutto  che si cimano a 7 o 8 gemme.

Si tagliano 5 0 6 germogli sopra la prima gemma perchè i rametti che si svilupperanno porteranno più gemme miste di quelli che si formano sul legno vecchio. 

Tutti gli altri rami vengono eliminati con un taglio raso al cordone.

Per quanto riguarda la potatura del tendone è simile a quella spiegata per la pergola.

  La pianta di kiwi allevata a tendone è composta da  un tronco principale dritto che viene piegato ad un'altezza che varia dagli 1,80 ai 2 metri legato con dei fili di sostegno.

Nel tendone però a differenza di quanto accade nella pergola, sul cordone si sviluppano i tralci e su questi si fanno sviluppare le branchette cioè dei piccoli cordoni  che portano i capi a frutto.

I tralci posso essere anche 15 o 20 dipende dal vigore della pianta e possono dare, con le loro branchette anche un quintale di kiwi per pianta.

Le branchette  rimangano produttive per almeno 3 anni poi è meglio sostituirle lasciando solo quelle ricche di gemme.

Si tagliano (speronano) due o più tralci a due o tre gemme in modo da disporre di giovani tralci vigorosi al fine di ricostituire le branchette, si cimano i capi a frutto (i tralci che portano le branchiette)  dopo la 14 gemma.

Questa operazione è molto importante in quanto i fiori si formano dopo la decima gemma e se il tralcio viene tagliato prima non potrà produrre fiori.

Si esegue la spollonatura e la cimatura dei rami che si fossero allungati troppo.

pianta della varietà Soreli a polpa gialla in piena fruttificazione
 PASSIAMO ADESSO ALLA POTATURA VERDE


La pratica della potatura verde è indispensabile  per  l'allevamento di questa specie e prevede diversi interventi.

Questa potatura  consente di sfoltire ed arieggiare la chioma e  permette di migliorare la pezzatura dei frutti.

Nelle piante di due anni a giugno si devono asportare i germogli che nascono lungo il fusto.

Per quanto riguarda le piante in produzione è importante ricordare che si interviene con  una prima potatura verde 10 giorni prima della fioritura dove si asportano i germogli che sono cresciuti lungo il fusto.

Occorre poi un altro intervento post fioritura  per cimare i germogli fruttiferi a 5 o 6 foglie dopo l'ultimo frutto.

Si eliminano i rami affastellati  e si cimano quelli troppo lunghi.

 Per quanto riguarda la potatura delle piante maschili  con la potatura invernale  si cerca di portare la pianta ad avere  due cordoni ben sviluppati lasciando una certa quantità di rami misti cioè sul legno di uno o due anni e si eliminano i succhioni.

Per la grande vigoria delle piante maschili si cerca di limitare la loro potatura.

La potatura verde delle piante maschili  inizia dopo la fioritura.

DIRADAMENTO DEI FRUTTI

Questa operazione è necessaria per questa pianta più che per altre piante da frutta perchè tutti i fiori si trasformano in frutti o per meglio dire quasi tutti e quindi questa pianta ha una abbondante produzione che però potrebbe andare a discapito della pezzatura e della bontà della frutta.

Per ovviare a ciò si esegue il diradamento dei frutticini in due tempi.

La prima volta quando si stanno formando i frutticini per lasciare il solo peduncolo fiorale centrale eliminando i laterali.

Un secondo intervento si esegue quando i frutti sono un pò più cresciuti e si eliminano quelli mal formati, quelli troppo piatti e quelli secondari se in esubero.

 varietà Hayward
PRINCIPALI VARIETA'

Dopo avervi spiegato in generale l'allevamento del kiwi passo a descrivervi alcune delle sue varietà che sono numerose specie in Cina ma anche in Nuova Zelanda e in Italia dove ne vengono immesse spesso di nuove sul mercato.

Se la più diffusa rimane sempre la Hayward per l'ottima pezzatura dei frutti e la serbevolezza di questi ultimi la Nuova Zelanda recentemente ha immesso sul mercato cultivar caratterizzate da polpa gialla e da lunga conservazione.

In Cina  sono presenti varietà di kiwi  a polpa rossa come la "Hong Yang " ovvero "Sole Rosso" tuttavia non è detto che le varietà cinesi possano soddisfare il mercato di altri paesi.

Sia in Nuova Zelanda che in Italia si lavora per poter immettere una varietà di kiwi rosso sul mercato che soddisfi i gusti degli occidentali.

Avremo presto oltre al kiwi a polpa verde e quello a polpa gialla anche un kiwi a polpa rossa presente sul mercato italiano?

Vi terrò informati su questo avvenimento e se qualcuno di voi va in Cina e ha la fortuna di assaggiarlo spero mi porti notizie di prima mano :-).

 Come vi ho già detto la più diffusa varietà coltivata a livello mondiale è la Hayward con fiori che portano dai 5 ai 7 petali a volte sovrapposti e frutti che maturano ai primi di novembre.

 varietà bruno
La "Abbot"  matura 10 gg prima della Hayward e i suoi frutti sono poco serbevoli ma è interessante per la sua precocità.

La varietà "Bruno" si distingue per la sua ottima e profumata polpa purtroppo poco serbevole  che matura a fine ottobre.

Per quanto riguarda le cultivar impollinatrici ne citerò due.

La " Matua" vigorosa con fioritura abbondante e scalare che  porta circa 3 fiori per racemo e fiorisce circa 5 giorni prima della Hayward.

E' una varietà che è stata selezionata in Nuova Zelanda.

La seconda pianta maschile che cito qui è la "Tomuri" che è meno vigorosa della "Matua" porta 4  5 fiori per racemo e fiorisce circa 3 giorni prima della Hayward.

Una nuova interessante varietà è la  "Soreli" prodotta in Italia che  ha una grande produttività e resiste bene al freddo.

Produce frutti con la polpa gialla più dolci e meno acidi dei kiwi tradizionali.

ADESSO LA DOMANDA CHE MI HANNO CHIESTO IN MOLTI : MA IL KIWI E' ADATTO AD ESSERE COLTIVATO IN VASO?

 varietà gialla "Soreli"
Niente è impossibile ma io ci andrei piano nel dire che il kiwi è una pianta da vaso.

Innanzitutto se si comprano le varietà dioiche occorre una  femmina e un maschio impollinatore per aver frutta quindi occorre munirsi di due capienti vasi e il volume della chioma raddoppia.

Poi, anche comprando le varietà autofertili che esistono anche se non sono molto diffuse e nel video darò qualche  indicazione, tenete presente che il kiwi è pianta vigorosa che occorre far arrampicare su tutori robusti e potar molto specialmente se l'ambiente è ristretto.

Se il sole è troppo intenso dovrete bagnarla  abbondantemente e non solo il terreno ma anche la chioma con ripetute nebulizzazioni per assicurarle la giusta umidità  e far uso di reti ombreggianti.

Quindi dovete avere un terrazzo con un'ampia superficie perchè  non solo il vaso o i vasi devono essere molto capienti ma anche la parte aerea della pianta prende notevole spazio.

Ultima nota dolente le radici di questa pianta hanno un apparato radicale esteso e superficiale quindi ogni anno andrebbe rinvasata e accorciate le radici e non è un'operazione da prendere troppo alla leggera con il vaso capiente che la contiene e i supporti che la sorreggono.

Io sconsiglio di impiantare una delle varietà che si trovano in commercio e che sono tutte vigorose in vaso.

 gruppo fruttifero
 Ripeto  non è impossibile che una di queste piante si sviluppi e dia frutti anche in vaso ma occorre molta cura ed attenzione, che la pianta sia  autofertile, che il terreno sia ottimale, che non le si faccia mai mancare l'acqua, che la si rinvasi ogni anno e naturalmente bisogna potarla due volte l'anno e poi procedere con altre potature di "aggiustamento" per contenerne il vigore.

 Per ottemperare a tutte queste operazioni culturali occorre avere una certa pratica di coltivazione e un grande amore verso questa pianta!

Ma si sa che la passione vegetale e l'attenzione che questa dona fanno miracoli: ho avuto notizia di piante di kiwi in vaso che si sono sviluppate al meglio e hanno prodotto  abbondanti frutti.

Come son solita fare con sincerità vi ho spiegato tutto ciò che so sulla coltivazione delle piante di kiwi in  contenitori mi piacerebbe che qualcuno di voi mi mandasse commenti e foto sulle sue piante di kiwi in vaso e mi spiegasse come le coltiva l'esperienza diretta sarà di ausilio per tutti noi.

VEDIAMO LE PROPRIETA' DI QUESTO FRUTTO STRANIERO MA COSI' BEN NATURALIZZATO

Innanzitutto voglio porre l'accento sulla ricchezza di vitamina C che questo frutto possiede che è superiore anche a quella delle arance.

Il frutto è conformato per contenere e conservare questa delicata vitamina sia con la sua buccia spessa che con il colore verde brillante della sua polpa dovuto alla clorofilla.

La vitamina C è importantissima perchè aumenta le nostre difese immunitarie prevenendo raffreddori e malanni ed è un ottimo antiossidante che ci protegge dai radicali liberi e attenua le rughe e l'invecchiamento.

 Il kiwi è ricco di potassio e di ferro che danno a questo frutto caratteristiche antianemiche e antisettiche e proprio per questi contenuti di minerali è in grado di fungere da regolatore per la pressione arteriosa e la funzionalità del cuore.

Il calcio in esso contenuto unito ad una presenza consistente di fosforo lo rendono utile per la prevenzione e l'aiuto contro l'osteoroporosi fornendo un valido apporto di questi elementi per la struttura ossea.

Nel kiwi è elevata la quantità di fibra alimentare per questo motivo contribuisce ad alleviare la stipsi favorendo il transito del cibo nell'intestino.

La pectina in esso contenuta contribuisce a creare uno stato di sazietà quindi è indicato per chi è a dieta e anche chi soffre di diabete dovrebbe consumare kiwi sovente perchè la pectina aiuta a regolarizzare il tasso glicemico nel sangue.

Questo frutto possiede un'azione rinfrescante dissetante e diuretica per gli abbondanti succhi presenti nella sua polpa.

Adesso è arrivato il momento di  scoprire come si può impiegare un frutto così utile e saporito.

Innanzitutto lo si può mangiare fresco come una gustosa e sugosa frutta di stagione.

 Poi per quanto riguarda la ricettina ho scelto una macedonia di stagione che non solo sarà gradita per la sua bontà ma che vi consentirà di fare il pieno di vitamine così necessarie in questa stagione fredda.

MACEDONIA DI KIWI IN CALOTTA DI MELONE


Ingredienti per due

Un melone

4 kiwi

una mela

una banana

ananas fresco (va bene anche quello in scatola al naturale )

zucchero di canna

un limone

Scavate con l'apposito scavino il melone formando delle palline che metterete in una terrina.

 Pulite e sbucciate la mela, sbucciate i kiwi e la banana poi tagliate tutta la frutta in piccoli pezzettini e aggiungetela al melone.

A parte spremete il succo di un limone e aggiungetevi un poco di zucchero per attenuarne l'aspro mescolando bene per amalgamare i due ingredienti.

Versare il liquido che metterete nella terrina mescolando delicatamente per imbevere bene la frutta.

Versare la macedonia nelle due calotte di melone precedentemente scavate e aspettare almeno mezz'ora prima di portarla in tavola.

Il profumo e il gusto della frutta mescolato a quello del melone sarà un degno fine pasto per i vostri commensali

A me non resta che ritirarmi non prima però di avervi augurato

BUON APPETITO

5 commenti:

  1. Ciao Riccarda! Che bello questo blog! Ben impostato e piacevolissimo da leggere.
    Il Kiwi... che dire... lo odio, lo odio tantissimo :D in ditta ora stiamo potando molto e quando vedo una di queste piante mi viene male: rami intricati, vanno ovunque, in un anno fanno 5 metri e si infilano in grondaie, altre piante e muri. Quando vengono potate ti ricoprono con la loro polverina che mi fa starnutire per ore.
    Per fortuna almeno il frutto è ottimo :)

    Ciao Riccarda, ti seguirò con piacere.

    RispondiElimina
  2. Grazie per il tuo commento molto gradito:-)
    Il segreto per domare questa liana così vigorosa ma dai frutti così gustosi e utili per la nostra salute consiste nel differenziare la sua potatura in più volte primaverile ed estiva
    Ho dato un'occhiata al tuo blog anche il tuo è ben fatto e a me è molto piaciuto mi riservo di guardarlo meglio appena mi sarà possibile.
    PS per meglio poter descrivere le piante che tanto amo sto facendo dei video fra poco ne darò un'anticipazione nel mio blog
    Continua a seguirmi così sarai fra i primi a vedere
    Un salutissimo
    Riccarda

    RispondiElimina
  3. Bella l'idea dei video. Ne ho messo uno su youtube ma presenta solo le foto del blog. Magari con più voglia ne farò di migliori :)
    Hai proprio ragione, con più potature si contengono bene anche le piante esuberanti ma purtroppo con la ditta andiamo in certi giardini solo ora e li troviamo spesso la giungla di kiwi :D

    Ciao, buona serata e a risentirci.

    RispondiElimina
  4. che bella che è la pianta dei kiwi,Riccarda!!io li adoro^;*ogni mattina,alla pausa caffe', ne mangio uno..belissimo ed interessante post!!tornero' a vedere i tuoi video :))buona serata.

    RispondiElimina
  5. Grazie Elisabetta perchè mi segui sempre, il Kiwi come avrai letto è anche un frutto molto utile per il nostro organismo.
    Tieni d'occhio il mio blog che a breve arrivano i video e sono molto interessanti.
    Salutissimi!
    Riccarda

    RispondiElimina