SAREBBE UN PECCATO NON PARLARVENE ANCORA
Vi avevo lasciato con una promessa: che vi avrei parlato ancora di questo ortaggio così versatile e con così numerose varietà.
Ecco che quindi mi accingo a mantenerla e con piacere passo ad illustrarvi altre caratteristiche di questa verdura così comune così antica e con proprietà così benefiche.
Come premessa voglio dirvi che la coltivazione del cavolo cappuccio impegna per lungo tempo il terreno e quindi è più adatta in piena terra sia per la sua durata che per l'ingombro delle sue piante.
Ma non disperino quelli che hanno un terrazzo o un balcone perchè vi sono alternative validissime e altrettanto gustose.
Si possono piantare a settembre ad esempio varietà primaverili e raccogliere a marzo i loro cappucci appena formati che saranno un gustoso complemento alle insalatine di primavera liberando presto i vasi per altri ortaggi.
Oppure piantate in autunno le varietà ornamentali che faranno un figurone sul vostro balcone con i loro vari colori dal magenta al bianco.
Nessuno vi vieterà di coglierne qualche foglia e di mescolarla alle varie insalate invernali per un ulteriore aggiunta di vitamine e ottimi principi nutritivi.
Prendete vasi capienti anche se non occorre siano molto profondi e riempiteli con buona terra fertile.
Non concimatela e rinvasate le piantine prese da un buon vivaista vi consiglio di acquistare queste ultime e non procedere con la semina piuttosto delicata.
Innaffiate frequentemente ma non eccessivamente perchè il terreno specie quando fa freddo non deve mai essere eccessivamente umido ma non fate mai mancare l'acqua altrimenti ci potrebbe essere un arresto nello sviluppo delle piante.
Resisteranno bene ai freddi invernali specie se avrete l'accortezza di addossarle ad un muro e di coprirle se il clima fosse proprio gelido, con un velo di tessuto non tessuto, un tempo si usava la paglia, e così avrete un bell'ornamento per il vostro balcone e gustose fresche foglie per la vostra tavola.
Passiamo adesso a descrivere le varie varietà di cavolo cappuccio che si dividono in primaverili, estive, autunnali e vernine a foglie bianche, a teste rosse e poi ci sono le varietà di verza...si potrebbe riempire mezzo blog :-)
Qui accennerò alle più importanti ma mi riservo di fare ulteriori post per le varietà più rare.
E' bello coltivare varietà rare perchè non scompaiano e anche per gustare sapori dimenticati.
VARIETA' DI CAVOLO CAPPUCCIO BIANCHE E ROSSE
Un cavolo cappuccio che mi piace che intendo perciò trattar per primo per la sua precocità, per la tenerezza della sua bianchissima testa e perchè può esser colto anche immaturo quindi è adatto ad esser coltivato anche sui balconi è il cavolo cappuccio tondo bianco.
Ha numerose varietà adatte alla semina sia primaverile - estiva che autunnale -vernina alcune sono così precoci da esser pronte per la raccolta a soli 50 / 60 giorni dal trapianto delle piantine.
cavolo cappuccio tondo bianco |
La caratteristica che rende queste varietà particolarmente interessanti è che la loro testa è buona anche colta immatura del peso di circa un kg mentre se la si coglie a maturità si avrà una bella palla che può raggiungere i 2 kg e oltre a seconda delle varietà.
Si prestano per molti usi, le teste immature son molto buone in insalata da sole tagliate a striscioline sottili o mescolate alle insalate di stagione, se le si coglie a maturità sono ottime in minestroni o cotte con le cipolle oppure possono essere fatte fermentare per avere dei gustosi crauti.
Voglio ricordare che le varietà primaverili si seminano a fine luglio inizio agosto si trapiantano a settembre svernano e son pronte per essere raccolte da marzo in poi.
Le varietà estive si seminano in febbraio marzo si trapiantano ad aprile giugno e si raccolgono a luglio e a settembre.
Voglio citare qui due vecchie varietà che ho coltivato e che mi hanno dato ottimi risultati.
cavolo cappuccio cuore di bue |
Quando una mia amica mi diede alcune piantine del "Cavolo cappuccio quarantino di Napoli" dicendomi che in circa 40 giorni avrei avuti pronti i cavoli non ci volevo credere ma ho dovuto ricredermi perchè in circa 40 giorni o poco più avevo nell'orto i cavoli pronti.
Provate a seminarli in primavera avrete degli ottimi cavoli cappucci estivi precoci ma non per questo meno gustosi.
E' una pianta rustica coltivata soprattutto nell'Italia Meridionale perchè sopporta la siccità.
Un'altra varietà di grande pregio rustica con una testa voluminosa e compatta è la "Quintale d'Alsazia" una varietà autunnale particolarmente adatta da cuocere e per preparare i crauti.
Se invece volete una varietà estiva precoce infatti dal trapianto alla raccolta non trascorrono più di 60 giorni cercate i semi del cavolo cappuccio "Campo d'oro".
cavolo cappuccio "campo d'oro" |
Vediamo adesso le varietà di cavoli cappucci più rustiche e resistenti che sopportano anche il gelo e che vengono raccolte in inverno.
Se si vuole ottenere una produzione regolare di cappucci durante i mesi invernali occorre seminare in due o più fasi da metà maggio a giugno e trapiantare a dimora le piantine da agosto a settembre.
Una delle varietà più resistenti al gelo e largamente coltivata è la varietà "Tundra" vigorosa e di ottimo sapore.
Le teste di grossezza media si formano da novembre a febbraio e sono croccanti e saporite.
Un'altra ottima varietà invernale è il cavolo cappuccio "Amager" che forma una testa soda e grande può raggiungere i 2 kg di peso con foglie croccanti di sapore delicato.
Adesso passiamo alle varietà di cavoli rossi che sono di crescita più lenta e adoperati maggiormente in salamoia e nelle conserve anche se le loro foglie color magenta stanno benissimo nelle insalate ma mettete solo quelle più tenere.
Sono cavoli più impiegati nelle raccolte autunno-vernine delle varietà a cappuccio bianco.
Una delle migliori varietà autunnali è la "Ruby ball" ha una maturazione precoce e può essere raccolta anche a fine estate la sua testa è solida e compatta con un colore rosso uniforme.
La pianta è vigorosa poco adatta per la coltivazione in vaso.
E' una varietà che ha un sapore dolce ma molto saporito molto adatta per la conservazione e la cottura.
Un'altra ottima varietà autunnale è il "Rosso grosso" caratteristico per il suo colore rosso violaceo la sua grossa palla schiacciata all'apice e ottimo consumato in insalata o messo sotto aceto.
Per le varietà di cavoli cappucci rossi invernali voglio citare Il "Grosso d'Olanda invernale" con cappuccio ovoidale rosso scuro con le foglie esterne molto increspate e erette.
cavolo rosso |
Ho scelto queste fra le principali varietà dei cavoli cappucci bianchi e rossi ma ve ne sarebbero numerose altre siccome però il tempo è tiranno mi riservo di trattarle prossimamente.
LA VERZA
Passo a parlarvi dell'ultimo ma non meno importante gruppo del cavolo cappuccio: la verza una varietà selezionata all'inizio del 1600 proprio in Italia.
La verza per le sue caratteristiche di coltivazione e le sue numerose varietà meriterebbe un post a parte ma siccome è una varietà del cavolo cappuccio la tratto qui riservandomi di trattare qualche rara verza di nicchia prossimamente.
Diciamo che se il nome scientifico sia del cavolo cappuccio propriamente detto che della verza è uguale per entrambi Brassica oleracea, differisce però la varietà: var. capitata per il primo e var.sabauda per la seconda.
Tutti e due formano una testa ma mentre nel cavolo cappuccio le foglie son lisce e la testa è formata da foglie strettamente avvolte, nella verza troviamo foglie bollose che rimangono leggermente aperte in prossimità della testa stessa.
Le modalità di coltivazione e le date di semine trapianti e raccolta son le stesse del cavolo cappuccio.
Avremo quindi varietà di verze estive autunnali e invernali.
Ha un gusto più marcato e un odore più forte del cavolo cappuccio ha le stesse sue proprietà ed è ricca come quest'ultimo di vitamina A ,C e K importante per la coagulazione del sangue.
Le regioni dove viene maggiormente coltivata sono il Piemonte, la Puglia, il Veneto,il Lazio e la Lombardia.
"primissimo d'Ingegnoli" |
Seminato a fine marzo in semenzaio lo trapiantai a fine maggio a dimora.
Attenzione che le piantine del cavolo verza son delicate come trapianto, innaffiare bene il terreno dove si mettono e dove sono e fare il trapianto la sera col fresco.
Iniziai a aver verze pronte in agosto ottime davvero ma la verza è più una verdura autunno vernina secondo me.
Quindi andiamo a vedere qualche varietà autunnale.
Cavolo verza "Testa di ferro" ad esempio che davvero come dice il nome ha una testa molto compatta.
Se lo si semina in tarda primavera si raccoglierà in autunno mentre se si semina in autunno si avrà il raccolto in primavera.
verza "testa di ferro" |
Un'altra tipica verza invernale che si può raccogliere sino a febbraio e oltre è il "Trionfo d'inverno" che non teme il freddo e ha una testa molto tenera e gustosa.
Un'altra varietà che mi sento di consigliarvi è la "Vertus" una varietà invernale molto produttiva che è possibile raccogliere per tutto l'inverno e che si sviluppa molto lentamente quindi potete cogliere verze sino a primavera.
La sua testa molto regolare e il suo colore verde scuro ne fanno una varietà molto attraente anche il sapore è intenso ma molto gradevole.
Attenzione ai primi caldi che spaccano le teste delle verze e le fanno andare a fiore raccoglietele e conservatele in un posto asciutto e fresco.
Con le varietà di cavoli e le verze potete fare un'aiuola molto ornamentale.
cavolo cappuccio "capeza negra" |
Questa spiegazione che adesso vi do va bene metterla in atto anche sul terrazzo se avete delle vasche grandi dove coltivate le verdure estive es i pomodori e che d'inverno rimangono drammaticamente spoglie.
Contro il muro o sullo sfondo mettete una fila di cavoli neri toscani, ne ho parlato in un blog precedente, continuate con i cavoli a testa rossa intervallati da quelli a testa bianca, è meglio che compriate le piantine da un buon vivaista, poi una o due file, a seconda dello spazio, di cavoli "capeza negra" che spiccheranno fra i cavoli a testa bianca perchè il loro colore è verde scuro sul rossastro.
cavolo ornamentale |
Le loro foglie screziate risalteranno e formeranno una macchia di colore che si protrarrà per tutto l'inverno.
Per quanto riguarda le ricette son innumeri come tantissime sono le varietà di questo ortaggio così versatile.
Io ho scelto un'antica ricetta valdostana molto adatta in questo periodo freddo ma ogni regione ha il suo modo di cucinare un ortaggio così antico anzi ogni luogo aveva le proprie caratteristiche ricette come erano particolari le varietà che venivano coltivate.
Vi esorto ad andare a cercar quelle che erano un tempo cucinate dove siete voi e gusterete piatti una volta comuni ma adesso con sapori dimenticati.
ZUPPA VALDOSTANA
Ingredienti per due persone
90 gr di fontina
mezza verza
circa 1litro di brodo
4 fette di pane (meglio se raffermo)
mezza cipolla
30 gr di burro
sale q.b.
Prendere una capace padella e fate rosolare la cipolla nel burro.
Intanto pulire ed affettare a striscioline sottili la mezza verza che unirete alla cipolla quando questa è imbiondita.
Tirate a cottura a fuoco basso mescolando spesso e unendo un pò di brodo se vedete che si asciuga troppo.
Al forno tostate le fette di pane.
Prendete una pirofila mettete 2 fette di pane versatevi parte della verza cotta alternandola con delle fettine di fontina.
Terminate con le altre 2 fette di pane e sopra guarnite con le ultime fette di fontina che avrete lasciato per questo scopo.
Bagnate col brodo in modo che le ultime fette di pane, quelle che avete messo in superficie siano bagnate ma non zuppe.
Infornate per circa 10 minuti a forno caldo sui 200.
Non indugiate a portare in tavola appena vedete la fontina sciolta e le fette di pane ben dorate.
E' una minestra calorica adatta al periodo freddo che riscalderà lo stomaco e il cuore dei vostri commensali.
Minestra povera di altri tempi dove non si buttava via nulla e con le cose più povere, pane raffermo e verza si creavano piatti squisiti.
Speriamo che quegli antichi tempi vengano solo ricordati per la parsimonia e l'abilità delle persone che così bene sapevano cavarsela e che noi non dobbiamo ricalcarne le orme visti i tempi non troppo felici che si teme ci aspettino.
Ho parlato anche troppo vi lascio a gustare la salutare e profumata minestra non prima di avervi augurato
BUON APPETITO
Peccato che le esigue dimensioni del mio orto non mi abbiano permesso di coltivare questi ortaggi preziosi...chissà che l'anno prossimo non riesca ad ampliarlo...intanto mi godo questa ricetta!
RispondiEliminaGrazie per le preziose informazioni, a presto!
RispondiEliminasono contenta che ti si piaciuta la ricetta e il post io cerco sempre di dare il meglio alle persone come te che mi seguono
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