martedì 15 novembre 2011

PIANTE DA FRUTTO

COGLIETE QUESTO FRUTTO E PIANGETE E' L'ULTIMO FRUTTO DELL'ANNO

Si dice anche "col tempo e con la paglia maturano le nespole" e proprio del nespolo intendo parlarvi in questo blog.

Ma come spesso accade c'è nespolo e nespolo infatti abbiamo un nespolo del giappone e un nespolo comune ed è su quest'ultimo che si incentra questo mio scritto.

ORIGINI DEL NESPOLO COMUNE

Le sue origini sono antichissime ha origini caucasiche le prime notizie sulla sua coltivazione lo fanno risalire al primo millennio a.C. sulle rive del Mar Caspio da dove si diffuse in Asia Minore e da qui in Grecia.

 Si ritiene che fossero i romani a diffonderlo in Germania dove era così noto che Linneo al momento di classificarlo sospettando che da lì derivasse la sua origine   gli diede  il nome scientifico di Mespilus germanica appartenente alla famiglia delle Rosaceae.

Ancor oggi si trova in stato spontaneo nei boschi di latifoglie di tutta Europa.

Questo antico albero era ben conosciuto anche dagli antichi romani che usavano i suoi frutti immaturi  insieme con le foglie come astringenti per i problemi intestinali bevendo una tisana fatta con parti essiccate di questa pianta.

Era consacrato al dio greco Cronos e al dio Saturno dei Latini perchè era considerato un'utile  baluardo  di difesa contro le nefaste energie degli stregoni.

Secondo una leggenda questi potevano privare il nespolo delle sue foglie rendendolo sterile ma solo se la pianta non era stata benedetta e solo il primo giorno di maggio.

 Nel Medioevo era considerata una pianta medicamentosa largamente adoperata come astringente regolatore delle funzioni intestinali, diuretico e febbrifugo in quanto tutta la pianta dalle foglie alla corteccia e non solo il frutto, possiede proprietà astringenti e diuretiche.

Quando agli inizi del secolo scorso l'agricoltura iniziò a dedicarsi a coltivazioni intensive e più redditizie la coltivazione del nespolo venne via via abbandonata e si ridusse solo a pochi esemplari piantati negli orti e nei frutteti di qualche appassionato.

BELLEZZA E  DESCRIZIONE DI QUESTA RARA PIANTA

Recentemente è stata riscoperta per la bellezza della sua fioritura e perchè è una pianta di altezza contenuta che trova posto anche in spazi ristetti.

Il nespolo comune non supera i 5 metri di altezza con un volume della chioma ampio che da alla pianta un aspetto naturalmente globoso.

E' un albero a foglie caduche, si spoglia delle foglie durante l'inverno, rustico e resistente alle basse temperature.

Il suo legno duro e nodoso veniva adoperato per lavori d'intaglio.

Le sue grandi foglie hanno picciolo molto corto sono ovali lanceolate con la pagina superiore di un bel verde scuro e l'inferiore di un bel grigio ruggine e divengono in autunno di un bel colore ramato dando un'ulteriore valenza ornamentale a questa pianta.

Nelle varietà selvatiche i suoi rami giovani possono essere spinosi e anche nelle varietà domestiche vi può essere nascosta fra le foglie qualche spina.

Le sue radici sono superficiali e  si sviluppano lateralmente occupando vaste superfici.

La sua fioritura molto ornamentale avviene a fine aprile maggio a seconda delle zone e dopo l'emissione delle foglie.

I fiori  ermafroditi  che si sviluppano all'apice dei rami di un anno, sono semplici, grandi, bianchi hanno 5 petali  e donano alla pianta un notevole valore ornamentale.

La pianta è autofertile con un'elevata capacità di produrre frutta che viene raccolta a fine ottobre primi di  novembre da qui il detto "raccogliete le nespole e piangete" perchè è l'ultimo frutto ad essere raccolto.

Il frutto è a forma di trottola con buccia spessa e ruvida  di colore marrone chiaro che per colore e consistenza ricorda il cuoio, di piccole dimensioni nelle forme selvatiche mentre le  sue dimensioni sono maggiori nelle varietà coltivate.

I suoi frutti contengono 5 semi e risultano immangiabili anche maturi vanno perciò messi nella paglia ad "ammezzire" cioè a maturare ulteriormente perchè si ammorbidiscano e perdano l'aspro dei tannini diventando morbidi e gustosi e anche se la loro polpa si scurisce possono essere così consumati.

 spina del nespolo
Il frutto acerbo per la maggiore quantità di tannini che contiene provoca un effetto astringente sull'intestino mentre a completa maturazione per la trasformazione dei tannini in zuccheri diventa un blando lassativo.

Questo frutto possiede anche fibre solubili che danno allo stomaco un senso di sazietà.

Con il tannino dei frutti immaturi, delle foglie e della corteccia si effettua la concia delle pelli.

 Questa pianta cresce al meglio in posizioni soleggiate ma non troppo calde , fresche e ventilate ma non umide anche se cresce ugualmente bene in posizioni mediamente ombrose.

Vuole terreno non troppo compatto ma fresco e fertile ben drenato.

E' una pianta molto resistente al freddo può sopportare anche inverni molto rigidi e grazie alla sua fioritura tardiva non teme le gelate primaverili.

La temperatura ideale per la sua crescita si aggira sui 18 20 gradi.

E' pianta rustica che da adulta richiede poche cure da giovane occorre innaffiarla nei periodi siccitosi e proteggerla dai forti venti.

Per  ottenere una fruttificazione più abbondante e con frutti più grandi è meglio concimare la pianta con letame ben maturo in primavera.

POTATURA E MOLTIPLICAZIONE
                                   
La potatura si esegue in primavera dopo le forti gelate e prima della ripresa vegetativa senza potare eccessivamente la pianta ma eliminando i rami danneggiati e accorciando i rami non più del 30% scegliendo quelli più interni per alleggerire ed arieggiare la chioma quando l'albero stenta a crescere.

Altrimenti conviene lasciarlo crescere liberamente potando solo i rami danneggiati e togliendone alcuni per arieggiare la chioma.

Due sono i sistemi usati per moltiplicare questa pianta: dal seme e per innesto.

La moltiplicazione da seme è più lunga la pianta che nasce non è uguale alla pianta madre ed entra in produzione tardi fruttificando al sesto o settimo anno di vita.

La germinabilità dei semi è scarsa conviene usare per la moltiplicazione semi di frutti che sono maturati naturalmente sulla pianta per cercare di aumentarla piuttosto che prendere quelli di frutti lasciati ad ammezzire.
  
L'innesto anticipa l 'entrata in produzione della pianta.

I portainnesti principali sono il biancospino, il cotogno, il pero e il sorbo.

Il cotogno è sensibile al calcare mentre il biancospino si adatta a diversi tipi di terreno.

Se poi il nespolo viene innestato sul pero o sul sorbo diventerà una pianta più grande e vigorosa.

COLTIVAZIONE ANCHE IN VASO

Questo bell'alberello meriterebbe di essere più conosciuto perchè offre ornamento e buona frutta richiedendo in cambio pochissima manutenzione.

Se avete un pezzettino di terreno anche un orticello e volete un albero rustico che vi dia frutta nella cattiva stagione piantate un nespolo.

Facendo ammezzire la sua frutta potrete avere frutta fresca  dopo un mese e anche più dalla raccolta.

Se avete un terrazzo un pò ampio tentatene la coltivazione  piantandolo in una conca dove in genere si mettono i limoni.

Dovrete rinvasarlo ogni 2 anni accorciando anche le radici e rinvasandolo con terra fertile alla quale avrete mescolato un concime organico ben maturo o in granuli.

Non mancate di dargli l'acqua nei periodi siccitosi e proteggetelo dal vento.

VARIETA'

Fra le  sue varietà  più note abbiamo il "Nespolo d'Olanda" originario delle regioni europee settentrionali.

nespolo d'Olanda
Produce molti frutti di  buona dimensione  e di ottimo gusto con buccia di colore marrone chiaro che  si raccolgono a fine ottobre.

Un'altra ottima varietà è la "Gigante di Castel Rainero" di origine italiana tipica della zona ligure con frutti molto grossi di colore marrone scuro e di forma oblungo schiacciata che  si raccolgono a fine ottobre.

La loro polpa è chiara e  il gusto molto saporito.

Il "Grosso di Germania" è una varietà di origine tedesca che fruttifica con un frutto piccolo con buccia marrone chiara e di gusto gradevole.

La sua raccolta si colloca a metà ottobre.

AMMEZZIMENTO E GUSTOSE RICETTE

I frutti di tutte le varietà non possono essere consumati alla raccolta, come ho già accennato ma abbisognano di almeno un mese di ammezzimento in un locale fresco conservati sopra la paglia.

nespola dopo l'ammezzimento
Con la frutta pronta per essere consumata si possono fare ottime marmellate dopo aver tolto buccia e noccioli e confetture usando un peso di zucchero uguale a quello della polpa.

Ottime anche le salse e le creme.

Può essere usata per la preparazione di brandy e di liquori.

Una bevanda particolare di bassa gradazione alcolica, il sidro di nespola viene  prodotto con la frutta lasciata fermentare se lo si distilla produce una rara acquavite.

Il sidro di nespole ha un sapore forte leggermente speziato può essere aggiunto alla carne della selvaggina ed è adoperato specialmente nei paesi germanici.

Sono stata molto indecisa su quale ricettina descrivervi perchè come è raro il nespolo comune  sono ancor  più rare le ricette che lo riguardano.

Scartebellando fra i miei vecchi  amati quaderni di ricette, di mia nonna prima, di mia mamma poi e adesso son passati a me ho trovato questa vecchia ricetta che vi passo copiandola tal quale.

Mia nonna ogni tanto la serviva e mi ricordo che aveva un gusto molto particolare che non saprei descrivervi, provatela se volete portare in tavola  un dessert dal gusto inusuale e dimenticato.

POLPA DI NESPOLE AL LIQUORE

ingredienti per due persone

100 gr di nespole ben mature

miele liquido
 
liquore (la ricetta originale lo da di marasche) ma un liquore dolce di ciliegie andrà bene.

Aprite  le nespole mature prendete solo la polpa che schiaccerete riducendola in poltiglia e che metterete in una piccola terrina.

Irroratela di liquore e mescolate  in modo che la polpa delle nespole si mescoli col liquore.

Prendete due coppette da dessert metteteci la purea così ottenuta e fatevi colare sopra un poco di miele liquido.

Preparate questo piatto all'inizio del pasto e servitelo alla fine quando gli ingredienti si saranno ben amalgamati.

Se ne avete guarnite ogni coppetta con una ciliegia sotto spirito.

Un tempo quando i liquori si facevano in casa e ciascuna donna di casa aveva le sue ricette per  fare i liquori che si tramandavano di madre in figlia era comune avere in casa il liquore di marasche, il nocino di San Giovanni, il liquore di anice e anche quello di nespole.

 albero di nespolo adulto
Altri tempi  e altri usi però in questo blog ho voluto condividere con voi questa antica ricetta che veniva servita nei giorni di festa quando la tv e internet ancora non si conoscevano.

Ma troppo sto divagando vi lascio a gustare  la profumata crema non senza prima avervi augurato

BUON APPETITO

1 commento:

  1. E' un frutto che non avevo mi preso in considerazione e invece...
    Complimenti, post dettagliato e interessante.
    A presto

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