martedì 26 luglio 2011

ORTO SUL BALCONE

                         PIANTE AROMATICHE UN TRIONFO DI SAPORI


In questo afoso mese estivo di luglio non è facile trovare piante che si possono seminare o piantare e che diano una buona riuscita ma fa eccezione   un gruppo di  piante rustiche e di facile coltivazione :  
le piante aromatiche.


Queste piante possono essere piantate anche nei mesi caldi perchè vendute col loro pane di terra ad un prezzo più che accessibile.

Occorre piantarle la sera e tenerle alcuni giorni all'ombra perchè abbiano modo di riprendersi bene dal trapianto quando poi si comincia a notare che la terra ben bagnata al momento di trapiantarle sta diventando secca, vuol dire che le loro radici si sono ambientate e stanno  assorbendo l'acqua, si può spostare il vaso nel posto definitivo

    Non vi  dico di  piantar solo salvia e rosmarino perchè  la famiglia delle aromatiche è numerosa e diverse son  le piante degne di nota e meritevoli di far  parte del vostro orto sul balcone.

Per andar con ordine comincerò a parlarvi del noto rosmarino pianta sempreverde che vuole un vaso capiente e predilige il caldo e i luoghi soleggiati

L'ideale sarebbe addossare il vaso ad un muro soleggiato perchè la pianta possa godere del riparo e del tepore del muro  in inverno

Innaffare moderatamente e solo quando il terriccio risulta ben asciutto, un terriccio leggero e con buon drenaggio perchè il rosmarino teme i ristagni d'acqua.

Consiglio  ogni anno di sostituire  la parte superficiale del terreno mescolando il nuovo terriccio con un concime bilanciato  e di rinvasare una volta ogni 4-5 anni

Non è necessario potare fortemente la pianta: in primavera cimarla per darle la forma eliminando quando ve ne sono i rametti secchi o spezzati facendo cosi le si da una forma cespugliosa favorendo la nascita di nuovi getti al piede in quanto il rosmarino è una pianta che col passare degli anni tende a spogliarsi  alla base.

 rosmarino in vaso
Se si ha la fortuna di possedere un capiente balcone e si abita in clima non troppo rigido è possibile fare una siepe di rosmarino piantando in diversi vasi le piantine che possono allungarsi sino ad un'altezza di circa 3 metri e che tollerano bene l'aria salmastra così si avrà  una siepe sempreverde utile e profumata...

Il rosmarino è una delle erbe aromatiche più antiche tenuta in gran conto dagli Egiziani e dai Greci che ne conoscevano le sue tante virtù.

Questa aromatica è infatti stimolante, adatta nei casi di debolezza generale  agisce sull'apparato digerente,  stomachica (favorisce la digestione) e colagogo (facilita la produzione della bile)

Inoltre migliora la digesione di cibi difficili da digerire  ecco perchè la porchetta o gli arrosti son sempre aromatizzati con rametti di rosmarino.

Il significato del suo nome è controverso c'è chi pensa voglia dire rugiada del mare, chi rosa del mare e chi arbusto del mare  ( ros = rugiada e marinus  = mare) in ogni caso la parola mare è sempre presente forse perchè è una pianta che cresce bene lungo i litorali o forse per i suoi fiorellini azzurri che ricordano l'acqua del mare

Pianta sacra nell'antichità si dice che piantare o mettere in vaso una pianta di rosmarino e adossarla al muro della casa stessa la protegga e la sorvegli  con le sue potenti proprietà purificatrici e  col  suo penetrante profumo.

 Una gentile e delicata leggenda ci spiega come mai il rosmarino che anticamente aveva i fiori bianchi li ha invece oggi azzurri.

Si narra infatti che durante la Fuga in Egitto la Vergine Maria e il bambin Gesù si trovarono minacciati e temendo di venir scoperti si rifugiarono fra i rami di una pianta di rosmarino che li protesse.

E quando a pericolo scampato la Vergine appese ai rami della pianta il proprio mantello azzurro anche i fiori del rosmarino divennero di quel colore e tali son rimasti sino ad oggi...

   Un'altra pianta aromatica che tutti conoscono e che è molto utile sia in cucina che  come  pianta ornamentale accompagna il rosmarino nell'insaporire le vivande.

 Mi riferisco alla salvia che all'interno della famiglia delle Labiate è ricchissima di specie se ne contano circa 950 spaziando dalla salvia splendens , ornamentale, alla salvia scalea adoperata in profumeria, alla salvia officinalis così utile in cucina.

La salvia è una  pianta conosciuta sin dall'antichità.

  Il suo nome deriva dal latino salvus=sano o salus=salute in quanto i romani attribuivano grandi proprietà curative alla salvia officinalis la stessa adoperata oggi in cucina.

 Fra  sue principali proprietà spicca la sua  efficacia antisettica ed è anche calmante e digestiva.

Anche per questa pianta vaso capiente perchè a maturità può raggingere il metro di altezza e formare un grosso cespuglio.

Come il rosmarino vuole terreno leggero e ben drenato, prospera meglio in clima caldo   ama il sole e mal tollera inverni lunghi e umidi.

Anche per lei come per il rosmarino vale l'accortezza di addossarla ad un muro che la ripari e trattenga il calore.

Innaffiare con moderazione per evitare i  marciumi radicali e concimare in primavera con un concime liquido che abbia abbondante Azoto che favorisce lo sviluppo delle  parti verdi.

La salvia officinalis fiorisce in tarda primavera e  dopo la fioritura  si effettua la potatura che serve a eliminare i  fiori avvizziti e a dar forma alla pianta mentre a fine inverno si eliminano le parti secche e si ripulisce delicatamente dalle  foglie danneggiate.

La salvia come il rosmarino tende a diventar  legnosa con l'età.

  Alcuni consigliano di sostituire la pianta dopo 5 o 6 anni perchè diventa legnosa e con fogliame più piccolo ma io ritengo acquisti personalità come  quelle persone  di carattere e spessore che son belle a tutte le età anche se hanno le rughe.

 Della salvia officinalis esistono diverse varietà, la migliore per uso culinario e molto bella per la sua fioritura  è  la salvia officinalis albiflora chiamata così per la sua abbondante candida fioritura altrimenti c'è quella con fiori blu violetti più comune.

 salvia con fogliame variegato
 Ultimamente ne son state messe in commercio varietà con fogliame variegato come la salvia officinale "bicolor" di portamento compatto con un bel fogliame variegato di crema e di verde ottima per la coltivazione in vaso e ugualmente efficace come uso culinario.

Un'ottima  collezione di salvie la potete trovare sul sito http://www.priola.it/

Adesso è il momento della ricettina questa volta voglio passarvene una davvero gustosissima,  una preparazione che può essere usata come antipasto, come contorno di carni o per accompagnare un aperitivo.

                                                      FOGLIE DI SALVIA FRITTE

 Ingredienti :  una diecina di foglie di salvia grandi e freschissime,

  un cucchiaio raso di farina di ceci,

 2 cucchiai rasi di farina di frumento (se integrale meglio )

2 cucchiai di acqua o di birra (la birra da un gusto particolare consiglio di provare nell'una e nell'altra versione )

olio per friggere (consigliato quello di girasole)

 sale q.b.

Lavare ed asciugare bene le foglie di salvia.

Preparare una pastella morbida mescolando bene le farine con l'acqua o la birra.

Nel frattempo avrete fatto scaldare in una capace padella l'olio per friggere.

Quando è ben caldo passare le foglie di salvia nella pastella, tuffatele nell'olio ben caldo e friggetele su

entrambi i lati finchè saranno croccanti.

Disponetele in un ampio piatto di portata e portate in tavola ben calde.

Vedrete che in breve tempo il piatto sarà vuoto e i vostri commensali soddisfatti.

 A me non rimane che augurarvi

                                                              BUON APPETITO

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