giovedì 15 marzo 2012

PIANTE DA FRUTTO RARE

FIORISCE IN GIALLO QUESTA PIANTA ANTICA I NOSTRI PROGENITORI SI CIBAVANO DEI  SUOI ROSSI FRUTTI MERITA DI ESSERE RISCOPERTA


 bacche del corniolo
Prima che fosse praticata l'agricoltura i nostri progenitori si nutrivano di bacche che trovavano nelle vaste foreste che coprivano in quei lontani tempi, siamo circa 10.000 anni A.C.. gran parte del pianeta.

Fra queste bacche vi erano anche quelle di un alberello o per meglio dire un grosso arbusto che cresceva nell'Europa centrale ed orientale.

I nostri antenati del Neolitico gustavano già le bacche del corniolo e semi di corniolo sono stati trovati  sparsi in focolari che risalgono a quegli antichi tempi.

 Quei semi appartenevano all'antenato del nostro Cornus mas nominato in modo corrente corniolo, una pianta da frutto che fiorisce in giallo ai primi tepori primaverili prima ancora della forsizia.

Nei primi giorni di marzo quando l'aria è ancora freddina, i miei due cornioli che poto a palla perchè l'arbusto lasciato in forma libera ha rami piuttosto disordinati, mi regalano i loro numerosi fiorellini di un bel giallo vivo riuniti in piccole ombrelle.

Sbocciano così sui rami ancora nudi prima che i germogli delle tenere foglie inizino ad aprirsi per celebrare una nuova stagione.

Questo  raro alberello poco frequente anche in natura , è specie tipica diffusa sino al Caucaso e nell'Asia Minore, si trova in tutta la nostra penisola soprattutto nel settentrione eccetto che nelle isole.
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Non ama le coste e dal piano si può spingere sino a oltre mille metri di altitudine preferendo vivere nei margini soleggiati dei boschi di latifoglie e lungo le sponde dei torrenti.

 pestello in corniolo
Sin dall'antichità era rinomato per la durezza del suo legno infatti l'etimologia del nome Cornus deriva dal latino corno perchè il suo legno duro e lucido ricorda il corno del bue, mentre il suffisso latino "mas" (maschile) potrebbe ancora riferirsi alla durezza del suo legno contrapposto a quello di un'altro alberello molto simile al corniolo, il sanguinello ma con un legno fragile.

Al tempo della Grecia antica il corniolo era consacrato ad Apollo e sul monte Ida che domina la pianura di Troia esisteva un boschetto di questi alberi consacrato al dio.

Fu proprio da questi alberi che i Greci trassero il legno che impiegarono per costruire il famoso cavallo che fece cadere quella città provocando lo sdegno del dio.

Per espiare questo sacrilegio i greci istituirono le Karneia feste in onore di Apollo che duravano 9 giorni e che si svolgevano in un periodo compreso fra agosto e settembre.

I Romani e i Greci utilizzavano il legno del corniolo per fabbricare i raggi delle ruote dei carri e armi come lance, giavellotti e frecce.

In tempi più recenti il legno stagionato di questo albero è sempre stato usato per fabbricare i manici degli attrezzi, i denti dei rastrelli e i pioli delle scale.

Questo legno il più duro presente in Europa, viene utilizzato ancor oggi per la fabbricazione di pipe, bastoni da passeggio e piccole sculture infatti lavorato si presenta liscio e lucente come un corno levigato o una pietra dura.

Narra una leggenda che parla della fondazione di Roma che Romolo scagliò un giavellotto per definire il limite dei confini della nuova città.

Questo giavellotto atterrò sul colle Palatino e non fu più possibile svellerlo.

A poco a poco emise radici e foglie e crebbe una grandissima pianta di corniolo venerata dai romani per molte generazioni.

Da questo episodio derivava l'usanza, ai tempi dei Romani che un giavellotto di corniolo lanciato in campo nemico apriva immediatamente le ostilità.

Per la sua longevità il corniolo era frequentemente piantato per segnare i confini delle proprietà boschive.


DESCRIZIONE DI QUESTO ALBERELLO

Il corniolo è un arbusto o un piccolo albero di crescita lenta, alto fino a 5 metri con portamento tondeggiante, molto ramificato con i primi rami che crescono a poca distanza dal terreno.

La sua corteccia è di color grigiastro che vira verso il marrone e tende a sfogliarsi in ampie scaglie lasciando scoperta la parte sottostante che è di colore più chiaro, questo particolare accentua la valenza ornamentale di questo alberello.

Ha foglie caduche ovate ed opposte ricoperte sia superiormente che inferiormente di peluria  che può essere leggermente irritante per la pelle.

Le foglie di colore verde scuro nel periodo autunnale prendono sfumature giallo rossastre molto ornamentali prima di cadere.

I fiori gialli che sbocciano prima delle foglie a fine febbraio metà marzo sono ermafroditi di piccole dimensioni ma riuniti in appariscenti infiorescenze a forma di ombrello.

Il corniolo è pianta mellifera importante per la produzione di miele in un periodo ancora avaro di fioriture.

Ad agosto primi di settembre maturano i suoi frutti che sono delle bacche chiamate corniole di colore rosso vivo lucente, a completa maturazione assumono un colore rosso più cupo caratteristico, divengono molli e perdono parte della loro lucentezza.

Contengono al loro interno con nocciolo ellissoidale  molto duro e sono simili per dimensione e forma alle olive.

La loro polpa è molto apprezzata dalla fauna selvatica mentre per quanto riguarda il consumo umano se si vogliono consumare fresche occorre aspettare la completa maturazione che si  verifica quando il frutto diviene di un colore più scuro e si stacca con facilità dal ramo.

COLTIVAZIONE


Questa pianta in Italia è sempre stata considerata  una specie spontanea e quindi non è mai stata coltivata in impianti specializzati anche se è utilizzata a livello familiare ed amatoriale per le sue doti produttive ed ornamentali.

Il corniolo è pianta molto rustica che non teme il freddo nè le alte temperature estive ma  si sviluppa al meglio in un clima temperato.

Per la precocità della sua fioritura è sensibile alle gelate primaverili che possono bruciare i fiori e quindi compromettere la fruttificazione.

La coltivazione può avvenire sia in pianura che in collina  fino  ad un'altitudine di 1000 metri e oltre scegliendo posizioni soleggiate che questa pianta preferisce ma se il clima d'estate è troppo caldo allora è preferibile piantarla in una zona semi ombreggiata o anche esposta al nord.

Il corniolo è una pianta molto adattabile anche per quanto riguarda il terreno, pur prediligendo quelli sciolti, ben drenati, fertili e moderatamente calcarei si adatta anche a terreni aridi e sassosi mentre rifugge quelli troppo compatti e umidi.

Questo alberello si può moltiplicare per seme, per talee semilegnose che però faticano a emettere radici e per polloni radicati sfruttando la forte attitudine pollonifera di questo albero.

Le piante nate da seme sono caratterizzate da una forte eterogeneità, da un ottimo ancoraggio al suolo e da una lenta messa a frutto.

Il corniolo viene allevato generalmente in forma libera e la messa a dimora delle piante si esegue in autunno o in primavera con sesti d'impianto di 4-5 X 5 metri.

Entra in produzione solo a partire da quarto o quinto anno dall'impianto ma essendo assai longevo per lunghi anni si potrà godere della sua fruttificazione.

Per quanto riguarda la potatura in fase di allevamento consiste nella predisposizione di fusto e branche, invece la potatura di mantenimento si limita a asportare i polloni in eccesso e i rami rotti o malati.

Sopporta facilmente potature di aggiustamento, i miei due cornioli li ho potati a palla, e viene usato anche per formare siepi.

Il corniolo fruttifica prevalentemente sui dardi di due o tre anni.

Nell'anno della messa a dimora occorre irrigare le giovani piante nei periodi siccitosi ma tali irrigazioni possono essere sospese dopo un anno o due.
  
La concimazione si effettua a fine inverno interrando vicino alle piante del concime organico per ottenere una migliore fruttificazione.

Questa pianta è impiegata al giorno d'oggi come specie prevalentemente ornamentale per la sua fioritura precoce,per la leggerezza della sua chioma, per il suo fogliame che in autunno prende colori molto appariscenti e per i suoi frutti mangerecci molto appetiti dagli uccelli.

 corniole frutti maturi
 Una pianta adulta può produrre dai 18 ai 50 kg di frutti che maturano scalarmente.

La loro raccolta viene effettuata per scuotimento dei rami circa due volte la settimana, solo i frutti completamente maturi cadono nelle reti poste sotto la chioma dove vengono raccolti.

Le corniole si possono conservare in frigorifero, alla temperatura di 2-3 gradi per circa un mese, fuori dal frigorifero si conservano per circa una diecina di giorni stese all'ombra su un asse di legno cercando di metterle rade.


VARIETA'


In genere è conosciuta la forma selvatica di corniolo e pochi conoscono le sue belle varietà ed è un vero peccato perchè ve ne sono di notevoli che ad un'abbondante fioritura uniscono la bellezza del fogliame o altre caratteristiche degne di nota.

Per esempio Cornus mas "Golden Glory" forma un arbusto o un bell'alberello più vigoroso della specie comune  e fiorisce in età più giovanile.

 Cornus mas "Golden Glory"
La fioritura è più abbondante della specie tipo e lascia il posto a piccole bacche rosse che maturano nascoste da un abbondante fogliame che si tinge di sfumature rossastre che virano al viola in autunno.

L'attraente corteccia grigio-marrone che si sfoglia costituisce un ulteriore motivo ornamentale in inverno quando la pianta è spoglia.

Questa varietà può fregiarsi di un ambito riconoscimento: ha infatti vinto un importante premio della Royal Horticultural Society inglese.

Un'altra varietà degna di nota è la varietà di Cornus mas "Variegata" un superbo arbusto di medie dimensioni con le foglie contornate da un margine bianco che le rendono estremamente visibili e attraenti.

 varietà "Variegata"
Un'altra cultivar variegata di corniolo è Cornus mas " Auroelegantissima" con foglie variegate di giallo e riflessi verdi.

Questa varietà è la più adatta per essere coltivata in vaso perchè è il più piccolo dei cornioli anche se le varietà con foglie variegate raggiungono dimensioni più contenute della specie tipo.

Queste varietà soffrono la forte insolazione che può bruciare le delicate foglie e quindi consiglio nei climi caldi la loro collocazione in semi-ombra o al riparo di un muro.

Per i cornioli in vaso specialmente per il Cornus mas "Auroelegantissima" occorre anche fare attenzione alle folate di vento in quanto la pianta più minuta e fragile delle altre cultivar lo soffre.

Per esaltare la gialla fioritura del corniolo potete posizionarlo contro una siepe alta e sempreverde come per esempio il ligustro o il cipresso di Lawson ma fa un figurone anche se ai suoi piedi sbocciano durante la sua fioritura piccoli bulbi primaverili.

Io ho piantato i bucaneve come potete vedere nel video ma vi stanno molto bene i crochi, i narcisi e i tulipani botanici che  fra i tulipani sono i primi a sbocciare.

Se invece volete una fioritura d'effetto durante i mesi invernali allora piantate vicino a lui piantine di erica che con la loro fioritura rallegreranno le grigie giornate invernali.


COLTIVAZIONE IN VASO


Il corniolo è una di quelle piante misteriose e rare che rappresentano per i figli della città  un dono fatto loro dalla foresta.

Infatti le sue bacche hanno un profumo e un sapore acidulo molto particolare e ricordano un tempo lontano dove l'umanità era a stretto contatto con la vegetazione selvatica, un legame che è stato dimenticato ma che è sempre possibile riallacciare.

Ecco perchè è importante coltivare anche in vaso una di queste piante rare e così cariche di simboli e di storia.

Vi ho indicato come posizionare al meglio e sfruttare al massimo un corniolo in piena terra, adesso  passo a spiegarvi la coltivazione in vaso che permette anche a chi non possiede terreno oppure a chi vuole valorizzare con dei vasi un luogo pavimentato di avere questa bella pianta.

C'è da notare che la specie selvatica del corniolo chiamata Cornus mas è utilizzata nell'ingegneria naturalistica per il consolidamento di scarpate e di luoghi franosi per il suo apparato radicale che presenta radici molto resistenti ed espanse.

Questo fa si che una pianta con un simile apparato radicale non sia adatta per la coltivazione in vaso non potendo le pareti del vaso seppur ampie, contenere un tale vigoroso apparato radicale.

Se si forza eccessivamente  l'albero questo si indebolisce e le sue radici sono soggette ad essere colonizzate da un temibile  parassita, l'oziorrinco che durante l'inverno sotto forma di larva danneggia l'apparato radicale della pianta portandola alla morte in pochi anni.

Per questo motivo sconsiglio di coltivare in vaso la forma selvatica di Cornus mas invece sono adatte al vaso sia per l'apparato radicale meno esteso, sia per la chioma contenuta le sue cultivar.

Inoltre sono anche più ornamentali in quanto le loro foglie sono diversamente variegate a seconda della varietà e in ogni caso faranno un bel vedere sul vostro balcone o nel vostro patio, questa ulteriore qualità ornamentale di questo bell'alberello si  sommerà a tutte le altre.

Unico neo sono di difficile reperimento provate su qualche sito inglese cercando su Internet.

Una volta che abbiate trovato il vostro corniolo occorre rinvasarlo.

Prendete un capiente vaso che sia di diametro superiore di circa 10 cm rispetto a quello dove è situato il vostro corniolo, riempitelo di soffice e fertile terriccio aggiungendovi del compost per  aumentare la sua fertilità e rinvasate il vostro alberello  senza dimenticare  un buon drenaggio sul fondo del vaso.

 corniolo  bonsai
Alla fine di tutta l'operazione bagnatelo abbondantemente poi posizionatelo in una posizione dove la luminosità sia intensa ma il sole non picchi troppo forte.

Rinvasatelo ogni due anni cambiando il terriccio e aumentado sin dove possibile il diametro del vaso e potrete godere di un bell'alberello di lenta crescita interessante in tutte le stagioni.

Ogni anno in primavera nutritelo con una concimazione organica che favorisce la fioritura e la successiva fruttificazione.

Ricordatevi di annaffiarlo quando la stagione diviene calda ma attenti ai ristagni d'acqua che farebbero ammalare il vostro alberello, siate quindi attenti con le annaffiature annaffiate si ma senza eccedere.

Per quanto riguarda la potatura se non volete allevarlo in forma topiaria per esempio a palla, limitatevi a togliere i polloni che crescono ai suoi piedi, i rami rotti o danneggiati e qualche ramo per equilibrare la chioma.

In ogni caso che la potatura sia leggera è facile eccedere con le cesoie in mano :-)

Il corniolo è pianta longeva e dopo i primi anni di veloce crescita si accresce lentamente questa è una qualità utile per chi la deve tenere in vaso.

Inoltre la sua rusticità la rende una pianta facile adatta anche a chi non è troppo esperto.

Infine allevando  un corniolo farete un favore agli uccelli ghiotti delle sue bacche se non le volete consumare voi e non ultimo contribuirete a salvare un albero dimenticato che è diventato raro.


CARATTERISTICHE DEL FRUTTO


Le corniole presentano polpa dal sapore acidulo anche a completa maturazione ricca di tannini, di mucillagini e di zuccheri perfette per le loro qualità dissetanti nelle calde e afose giornate di agosto.

Ricche di vitamina C si possono adoperare per la prevenzione delle malattie influenzali hanno anche proprietà astringenti, riducono la secrezione delle mucose infiammate dell'intestino nelle malattie diarroiche.

Si prestano bene per la preparazione casalinga di gelatine e confetture.

Cercando bene nei vecchi quaderni di ricette di famiglia che mia mamma mi ha lasciato ho trovato questa ricetta che riguarda  le corniole e che trascrivo fedelmente.

E' scritta a mano con l'inchiostro, testimone di un tempo che fu come le corniole che un tempo a tutti note oggi sono conosciute da pochi.


GRAPPA PROFUMATA CON CORNIOLE


Ingredienti:

1 litro di buona grappa d'uva
45 corniole ben mature
150 gr di zucchero
1litro di acqua
scorzette di limone (solo la parte gialla)

Scegliete le corniole che siano sane e pulite lavatele e mettetele ad asciugare all'ombra sopra un canovaccio.

Poscia mettete sul fuoco basso l'acqua portandola a bollore e aggiungete sempre mescolando a poco a poco lo zucchero che in questa deve sciogliersi interamente.

Raffreddato che sia lo sciroppo abbiate cura di versarlo in un capace vaso di vetro aggiungendovi la grappa, le corniole e alcune scorzette di limone.

Richiudetelo ermeticamente e riponetelo in un luogo fresco e scuro.

Spesso visitate il recipiente e scuotetelo in modo che gli ingredienti in esso contenuti si amalgamino bene.

Lasciate riposare per 40 giorni al termine dei quali filtrate il liquore spremendo le bacche perchè rilascino tutto il loro aromatico succo.

Lasciate riposare per almeno 4 mesi prima di consumare questo liquore.

Devo dirvi la verità pur avendo le corniole non essendo troppo amante dei liquori, sono astemia, non ho provato questa ricetta.

Tuttavia mia mamma e mia nonna l'hanno più volte eseguita ricevendo i complimenti dei commensali che hanno avuto la fortuna di assaggiarla.

Anche questo post è giunto alla fine non mi resta quindi che augurarvi di sorseggiare questo aromatico liquore che nei lunghi mesi invernali vi ricorderà le dolcezze della bella stagione.

3 commenti:

  1. Ciao Riccarda, complimenti per il post, come sempre interessante e approfondito. Pensa che in Emilia, nel paese di mio padre, a fine estate, le bacche di corniolo vengono vendute al mercato come qualsiasi altro frutto. Come dicevi tu, vengono usate principalmente per il liquore.Quest'anno però vorrei provare la confettura, se non è troppo complicata la ricetta.
    Un altro liquore di quelle zone è il bargnolino, fatto con le bacche del prunus spinosa, un altro arbusto interessante.
    Uh, che commento lungo...scusa! Ciao

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  2. Ciao Ipomea,
    ti ringrazio di questo tuo commento che aggiunge valore al mio post e non è troppo lungo anzi, hai dato notizie molto interessanti che neanch'io conoscevo.

    Commenta più spesso se ti va il tuo commenti sono sempre molto graditi.

    Appena posso aggiungerò la ricetta della confettura, anch'io faccio la confettura non il liquore è facile e molto gustosa.

    Il prunus spinosa è nella lista...degli arbusti da trattare:-)

    Un salutissimo
    A presto

    Riccarda

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  3. che bellissimo albero:))è meraviglioso!!i frutti poi sono graziosissimi e sicuramente profumati!se dovessi trovarlo da qualche vivaista,lo comprero',perche' tempo fa,ti dissi di avere un bel vaso grande di cemento e che volevo piantare un alberello da frutto,che amo molto..pure io,prolissa come l'altra amica..complimenti di cuore e grazie per questo bellissimo post:)

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