I piccoli boccioli erano già gustati dagli antichi Sumeri ne è stata trovata descrizione in un'antica tavoletta d'argilla che risale al 2700 A.C.
Semi di cappero sono stati ritrovati negli scavi archeologici di una cittadina in Iraq risalente al 5800 A.C. e anche la Bibbia nell'Antico Testamento ne fa cenno.
Li conoscevano gli antichi greci che usavano i boccioli in cucina, le foglie e le radici per scopi medicinali così come i romani.
Attraverso i secoli il cappero è giunto sino a noi e come gli antichi anche noi ne apprezziamo l'intenso suo sapore.
Il cappero è nativo delle regioni aride dell'Europa centrale e si è diffuso in tutti i paesi del bacino del Mediterraneo.
Il suo nome scientifico è Capparis spinosa appartiene alla famiglia delle Capparidaceae è un arbusto perenne la cui altezza può variare dai 30 ai 50 cm ed è diffuso nel Centro e nel Sud d'Italia sia coltivato che allo stato spontaneo.
Il nome spinosa è dovuto alla presenza di spine nelle varietà selvatiche mentre in quella domestica chiamata Capparis spinosa "inermis" la sola coltivata, le spine sono scomparse e le foglie sono di un bel colore verde scuro
.
La pianta è apprezzata anche per il suo aspetto decorativo è ricadente e con cespi compatti, i suoi fusti sono legnosi alla base ma erbacei all'estremità, le foglie tondeggianti sono di un bel verde lucido e i suoi fiori appariscenti di colore bianco o rosato emanano un profumo intenso e sbocciano per tutta l'estate.
La vita del fiore è molto breve non dura che un sol giorno ma la pianta continua ad emetterne per tutta l'estate sino a settembre se il clima è caldo e mite come nel nostro Meridione i fusti erbacei del cappero si allungano per tutta l'estate ricoprendosi di fiori e possono arrivare a ricoprire sino a un metro e mezzo di terreno.
Si consumano i boccioli dei fiori colti quando sono piccoli e conservati sotto sale.
La conservazione ne esalta il loro particolare aroma perchè appena raccolti i capperi non hanno quel gusto gradevole che li rende così apprezzati sono amari.
Il cappero è pianta di buon comando come dicevano i vecchi contadini nel senso che non ha bisogno di eccessive cure e si ammala con molta difficoltà.
capperi sul muro |
Al Nord dove le temperature scendono troppo occorre ricoverare tutto il vaso in serra fredda o in un androne luminoso.
Vuole terreno povero, asciutto con ottimo drenaggio spesso cresce nelle crepe dei muri dove al riparo del muro prospera.
Con la pianta del cappero occorre essere avari d'acqua ed innaffiare solo quando il terreno è totalmente asciutto.
Non è facile far germinare i suoi semi e anche le talee son di difficile radicazione si consiglia di comprare o trovare le piantine già attecchite.
Se avete un muro rivolto a sud potete addossare al muro stesso il vaso con la pianta del cappero va bene anche appenderlo così il vostro cappero ricadrà decorando con le sue fronde e i suoi fiori il muro stesso.
La pianta resiste bene anche al vento forte e alla salsedine quindi è da tener presente per chi ha la casa in una località di mare.
Se si desiderano molti fiori occorre eseguire in primavera prima della ripresa vegetativa una decisa potatura dei rami che hanno prodotto l'anno prima in quanto i fiori sbocciano solo sui nuovi getti.
La pianta si inizia a potare dopo il primo anno d'età in quanto produce fiori dal secondo anno di vita.
La raccolta dei capperi va fatta scalarmente cogliendo i boccioli dei fiori non ancora schiusi, più son piccoli e tondi più il cappero è pregiato.
Si consumano anche i suoi semi immaturi che hanno un gusto più delicato e sono delle bacche verdi rosse a maturazione sott'aceto vengono serviti come antipasto.
I capperi sono coltivati soprattutto nelle isole Eolie Salina e Pantelleria che ne possiede una varietà particolare, cultivar Nocellara, particolarmente pregiata e profumata.
capperi di pantelleria |
I capperi più pregiati son quelli sotto sale che vengono adoperati in cucina per molteplici usi.
Servono per insaporire le vivande, ravvivare il sapore alle insalate, nei ripieni e nei sughi, con la carne e col pesce insomma il cappero è una spezia che va bene un pò con tutto.
I capperi sotto sale vanno scolati molto bene in acqua fredda messi a bagno per 10 minuti in acqua poi scolati e asciugati con carta assorbente.
Siccome son già salati attenzione a quando salate il cibo perchè facilmente se non tenente conto di questo eccederete col sale.
Adesso ecco la ricetta per conservare sotto sale i capperi che voi avrete colto e che così trattati si conserveranno per almeno un anno.
CAPPERI SOTTO SALE
Ingredienti
sale grosso
capperi
vasetto di vetro a bocca larga
terrina scoperta
Mettere i capperi nella terrina alternando uno strato di sale e uno di capperi iniziando e terminando con il sale.
Una volta al giorno per 4 o 5 giorni mescolare bene il tutto e lasciare asciugare all'aria e all'ombra.
Passato questo periodo togliere il sale e asciugare i capperi adagiandoli su un telo e smuovendoli delicatamente per far andar via il sale.
Poi prendete il vasetto di vetro a bocca larga e alternate uno strato di sale con uno di capperi finendo con uno strato di sale.
Chiudete bene e...
abbiate la pazienza di aspettare una diecina di giorni prima di consumare.
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