mercoledì 17 agosto 2011

LE ORIGINI DELL'ORTO

L'ORTO ALL'OMBRA DELLE PIRAMIDI

La civiltà egizia fu una civiltà  antica e fiorente che si sviluppò sulle sponde del  Nilo in Egitto dal 3000 A.C. al 31 A.C. quando fu conquistata dai romani.

L'agricoltura veniva tenuta in gran conto e il primo giardino di cui si ha notizia risale al 2.700 A.C.  uno dei   giardini più antichi che si conoscano.

 Ci è pervenuta la descrizione del giardino di Meten gran sacerdote ed alto ufficiale che visse sotto l'ultimo faraone della terza dinastia nel 2700 A.C.

 Si trattava di un recinto quadrato di 105 metri di lato racchiuso fra mura che faceva parte della villa del proprietario.

 Davanti alla villa vi erano due vigne e un pergolato che producevano il vino necessario per il fabbisogno della casa e vi vengono descritti anche numerosi alberi che lo componevano come fichi, palme e acacie.

Lo abbellivano molti bacini d'acqua che rinfrescavano e intrattenevano i visitatori del giardino.

A quel tempo il giardino e l'orto formavano un tutt'uno e accanto ai fiori venivano coltivati alberi da frutta e piante aromatiche.

Gli egizi irrigavano i campi e i loro giardini con le acque del Nilo  che venivano portate nel giardino situato ad un livello superiore rispetto al fiume con un ingegnoso sistema chiamato Shaduf che consisteva in un elevatore composto da due pali verticali uniti da una trave orizzontale su cui poggiava una lunga pertica che portava ai suoi estremi un masso e un secchio facendo inclinare la pertica si riempiva il secchio e mettendo il masso si tirava su l'acqua per l'irrigazione.

Molti giardini erano costruiti attorno ai templi per onorare gli dei e rivestivano un carattere sacro.

 Erano costruiti secondo rigidi schemi geometrici e racchiusi da mura  simboleggiavano l'ordine e un mondo sicuro e regolare in contrapposizione al mondo esterno irregolare caotico e arido.

Uno dei più antichi datato nel 2100 A.C. si trovava a Deir-el-Bahari davanti al tempio del dio Nebhepetre e per potervi piantare gli alberi davanti al tempio del dio furono scavate buche profonde riempite con buona terra.

Non molto lontano da lì un altro famoso giardino abbelliva il tempio del dio Amon.

Venne creato dalla regina Hatchepsut e una leggenda narra che fu costruito proprio su ordine dello stesso dio.

Amon infatti apparve in sogno alla regina e le ordinò di costruire un vasto giardino in prossimità del suo tempio dove poter sostare e passeggiare liberamente.

Addirittura avrebbe manifestato il suo desiderio di vedervi piantate delle particolari piante che crescevano in un paese lontano.

 Hatchepsut si era affrettata ad obbedire e mentre una spedizione partiva per raccogliere le preziose piante la regina aveva dato il via ai lavori per trasformare il roccioso pianoro davanti al tempio del dio in un magnifico giardino.

Aveva creato un sistema di tubazioni che permettevano di rifornire il terreno con l'acqua necessaria per irrigarlo, aveva fatto scavare grandi fosse riempite di fertile terra per piantarvi gli alberi e quando le preziose piante erano finalmente giunte sane e verdeggianti dopo un così periglioso viaggio la regina con le sue stesse mani aveva provveduto a piantarle.

Nei geroglifici egiziani troviamo raffigurati molti giardini con un'esattezza e una precisione che stupisce.

Venivano infatti rappresentati con una tecnica particolare che non trascurava il benchè minimo dettaglio.

L'insieme era prima rappresentato in pianta e poi in prospetto evidenziando con esattezza tutti gli elementi che componevano il giardino sia vegetali, piante, arbusti, fiori sia le costruzioni, la casa padronale e leggere costruzioni vicino agli specchi d'acqua, che non potevano mancare,e che consentivano di godersi lo spettacolo del giardino all'ombra e al riparo.

Tutto era reso così chiaramente che anche oggi sarebbe possibile riprodurre esattamente quel giardino basandosi sui disegni del geroglifico.

I giardini egizi continuarono ad avere un rigido schema geometrico sino al tempo del faraone Akenaton vissuto circa nel 1340 A.C. che rivoluzionò la religione egiziana imponendo un solo dio Aton, il dio del sole con il quale si identificò.

 Allora anche la geometria nei giardini venne abbandonata a favore di uno stile più libero e sciolto.


Le stanze della casa si aprirono su cortili abbelliti con numerose  piante  e con originali vasche.

 Anche le pareti e i pavimenti della casa erano affrescati  con scene che riproducevano meravigliosi giardini.

Tutto ciò ci fa capire quanto fosse importante e amato il giardino presso gli antichi egizi.

 Un altro appassionato   del giardinaggio fu il faraone Ramsete III (1198-1166 A.C.) in alcuni papiri è stata rinvenuta la descrizione del parco che fece costruire per il dio Amon che comprendeva un ampio bacino e alberi da frutta e ornamentali per onorare degnamente il dio.

Gli egizi conoscevano la vite e ne ricavavano vino, l'olivo e dalle olive estraevano l'olio, coltivavano la melagrana, il fico e la palma da datteri apprezzavano anche il pistacchio.  

Numerose aromatiche erano altresì conosciute ai tempi degli egizi, il rosmarino era simbolo di immortalità, il timo era conosciuto e usato insieme all'aglio, alla cipolla e al porro che sostentavano gli operai addetti alla costruzione delle piramidi.

Il mirto, il cerfoglio , il coriandolo, la mirra erano coltivati già a quei tempi.

Una tomba a Saqqara che si fa risalire alla quinta dinastia (2465-2323 A.C.) mostra l'irrigazione e la coltivazione della lattuga considerata una pianta sacra.

Ravanelli, lattuga,cetrioli,  meloni,  angurie e zucche venivano coltivati e consumati già in quella lontana epoca.

Gli egiziani conoscevano anche i legumi come le lenticchie, i ceci,  i fagioli e le fave.

Pensare che le verdure che ancor oggi noi consumiamo erano già sul desco degli antichi egizi ci fa comprendere come un filo di congiunzione accomuni l'umanità sin dalla sua antichità.

 Questo legame è il consumo dei vegetali ortivi già apprezzati e coltivati negli orti degli antichi egizi


"Ti ho dato grandi giardini con alberi e vigne nel tempio di Atuma. Ti ho dato oliveti nella città di On. Ti ho fornito giardinieri e molti lavoranti per fare olio di Egitto e rifornire le lampade del tuo nobile tempio. Ti ho dato alberi e legna, palme da dattero, incenso e loto, giunchi, erbe e fiori di ogni paese da porre dinnanzi al tuo viso." Ramsete III

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