venerdì 23 dicembre 2011

PIANTE DA FRUTTO agrumi

SUCCOSA GUSTOSA E DI COLOR ARANCIONE VIEN PRONTA PROPRIO IN QUESTA FREDDA STAGIONE


Storia affascinante e antica quella di questo frutto invernale dalla forma rotonda con una buccia aromatica e con un succo così dolce.

L'arancia dolce è originaria della Cina e del Sud est asiatico e giunse in Europa per merito di quegli eccezionali navigatori e commercianti che furono i genovesi e i portoghesi che attraverso la "via della seta" un intrico di rotte commerciali e percorsi carovanieri che congiungeva le lontane regioni cinesi  con il bacino del Mediterraneo e attraversava tutta l'Asia minore, importavano merci pregiate prima fra tutte la seta che veniva in quei tempi prodotta solo nel lontano oriente.

Non è impossibile che assieme a merci  preziose come la seta, il tè, le porcellane e i gioielli viaggiasse anche questo dorato frutto che per opera di commercianti portoghesi giunse sino a noi:  erano gli anni attorno al 1400.

Un tipo di arancia chiamata amara per la sua asprezza che non consente di consumarla cruda ma solo di impiegarla a scopi farmaceutici e in profumeria era già da tempo conosciuta in Sicilia importata dagli arabi verso il 1200.

Non si conosce il momento esatto nel quale questo dolce frutto che così tanta importanza doveva avere in Europa giunse a noi da quelle lontane regioni.

Probabilmente a poco a poco si diffuse in Sicilia e come rarità nel resto d'Europa ben prima del 1400.

 Arancio della basilica di
Santa Sabina
Si dice che il primo arancio introdotto in Italia fu quello portato da San Domenico nel 1220  che dalla sua terra d'origine, la Spagna ne portò un pollone piantandolo nel chiosco della basilica di Santa Sabina  che si trova sull'Aventino a Roma.

L'antica pianta è seccata ma non è mai morta del tutto, attraverso i polloni nati dalle sue radici ha continuato a dare frutti ecco perchè quest'albero è considerato miracoloso.

Pare che le cinque arance candite che Santa Caterina da Siena offrì al papa Urbano VI provenissero proprio da questo miracoloso albero: si  era nell'anno 1379.

Nel 1400  i portoghesi diffusero questo agrume sia in Spagna e Portogallo che in Italia dove ancor oggi nei dialetti della nostra penisola l'arancia viene chiamata in un modo che ricorda questa sua origine.

Infatti in Calabria, Campania e Puglia le arance vengono chiamate "purtualli" o "partajalli", in Sicilia sono indicate come "partualli".

Anche nell'Italia settentrionale  nei dialetti il nome per indicare l'arancia dolce non si discosta di molto, abbiamo infatti "portugaj" in dialetto piemontese, nel dialetto bergamasco arancia si dice "portugal" e in quello ferrarese "portogal" mentre nel dialetto romanesco l'arancia viene chiamata addirittura "portogallo".

Sino al XVI secolo le arance erano coltivate a scopo ornamentale e religioso  ed è rimasta  in Sicilia per indicare gli aranceti l'espressione "giardini" che indica come gli aranci non venivano considerati degli alberi da frutto ma piuttosto degli alberi ornamentali.

La moda di coltivare a scopo d'ornamento gli agrumi i limoni e gli aranci  in special modo, si diffuse fra le classi nobili per tutto il periodo del Rinascimento.

Famose le arancere dei Medici in Toscana che vanta una lunga tradizione di coltivazione degli agrumi per lunghi secoli allevati in grossi vasi chiamati conche solo per la loro bellezza e ritirati d'inverno nelle famose arancere così chiamate perchè servivano per il ricovero invernale dei numerosi vasi d'arance.

Tutte le varietà di arance conosciute sino ad allora erano a polpa bionda e a buccia arancio chiaro.

Le arance a buccia più scura chiamate sanguinelle giunsero più tardi in Italia ad opera di un missionario genovese che tornava dalle Filippine dopo un lungo viaggio.

Tuttavia i più antichi documenti che fanno riferimento a questa particolare varietà di arance con la polpa rossa sono cinesi e non è sbagliato supporre che questa varietà abbia avuto origine in quei territori.

Il frutto dell'arancia rossa viene per la prima volta descritto in Italia ad opera del gesuita Ferrari nell'anno 1646.

 raffigurazione di un quadro del Bimbi dove si notano
arance rosse  
Arance di questa varietà sono state raffigurate da Bartolomeo Bimbi un pittore al servizio della potente famiglia dei Medici Granduchi di Toscana, abilissimo a raffigurare nature morte e specialmente la ricca collezione di agrumi famosa in tutta Europa posseduta da Cosimo III dei  Medici, dove spiccavano per rarità e bellezza gli alberi di limoni e aranci.

In uno dei suoi quadri si vedono raffigurate fedelmente e chiaramente arance con la buccia rossa quindi della varietà sanguinella, si era a cavallo fra il XVII ed il XVIII secolo.

Fu nel 1700 che si incominciò ad apprezzare  questo agrume non solo per il suo valore ornamentale ma anche come pianta da frutto.

Specialmente in Sicilia nel 1700 e ancor più nel 1800 si iniziò a coltivare in maniera intensiva questo agrume favoriti anche dalla mitezza del clima e dal terreno particolarmente favorevole.

Col passar del tempo si crearono varietà caratteristiche della zona  che si imposero sulle altre e una su tutte si distinse per le sue ottime proprietà organolettiche: l'Arancia Rossa di Sicilia.

L'arancio è coltivato anche in America, in Sud Africa e in Australia attualmente i maggiori produttori di arance sono il Brasile e gli Stati Uniti.

In Italia la regione che produce il maggior numero di arance è la Sicilia seguita dalla Calabria, dalla Basilicata, dalla Sardegna e dalla Campania.

DESCRIZIONE DELL'ALBERO DELL'ARANCIO

L'arancio dolce appartiene alla famiglia delle Rutacee e il suo nome scientifico è Citrus auratium varietà sinensis.

E' un albero sempreverde con una chioma compatta e tondeggiante che può raggiungere anche gli otto o i dieci metri di altezza ma che in genere rimane sui 5 o 8 metri.

Ha foglie lucide, ovate e cuoiose mentre i rametti su alcune varietà possono presentare delle spine.

I fiori sono bianchi e con un profumo intenso e particolare, la famosa zagara, sbocciano fra aprile e maggio e possono essere singoli o riuniti in gruppi sino a sei per racemo.

L'impollinazione può avvenire sia con insetti pronubi specialmente api che per opera del vento.

La fioritura si svolge in primavera mentre la maturazione dei frutti avviene nell'autunno o nell'inverno successivo a seconda delle cultivar e non è raro trovare frutti dell'anno precedente ancora presenti sulla pianta al momento della fioritura.

I primi frutti si possono raccogliere in novembre e gli ultimi a maggio giugno, un albero adulto ne può produrre sino a 500.

Questo agrume ha la particolarità di fiorire e di fruttificare nello stesso periodo perchè ha un intervallo di riposo di soli tre mesi.

 arancia sanguinella
Le arance hanno forma rotonda o leggermente allungata con polpa arancione o sanguigna , nelle sanguinelle la buccia ha una colorazione che va dall'arancio chiaro sino al rossastro.

La ruvidezza della sua buccia è stata presa come termine di paragone sia  in edilizia  dove si parla di superfici a buccia d'arancia sia per indicare una pelle ruvida in cosmesi cioè pelle a buccia d'arancia.

I frutti dell'arancio dolce non maturano una volta raccolti e quindi occorre lasciarli sull'albero sino a maturazione avvenuta.

Nei paesi a clima tropicale dove la maturazione non si svolge regolarmente, ancora verdi le arance vengono raccolte e trattate con etilene per favorirne la maturazione.

COLTIVAZIONE MOLTIPLICAZIONE E POTATURA

Questo albero ama il pieno sole e le temperature miti in inverno, benchè sia più rustico del limone, e i luoghi riparati dal vento.

Soprattutto attenzione ai venti freddi e alle gelate tardive che rovinano irreparabilmente i fiori e quindi non si ha la comparsa dei frutti.

Anche in clima mite è bene piantare gli aranci in un luogo riparato e se sono poche piante situarle in prossimità di un muro o di una siepe che fornirà loro riparo dal vento e dal freddo invernale.

Il periodo ottimale per eseguire l'impianto è marzo aprile in questo periodo le giovani piantine sono messe in condizioni di emettere subito con l'arrivo delle miti temperature primaverili nuove radici e nuovi germogli.

Se lo si effettua nel periodo autunnale ottobre novembre la giovane pianta non emetterà nuove radici per le temperature rigide e avrà la ripresa , dopo un periodo di stasi dato dal freddo invernale, nella primavera dell'anno dopo.

Il pericolo è che la pianta non formando il callo cicatrizzante sulle radici, che possono essere danneggiate o con ferite, nei mesi invernali sia con facilità soggetta ad infezioni radicali e fungine.

La temperatura ottimale per la sua crescita si aggira sui 25 30 gradi quella minima non deve scendere al di sotto dei 4 gradi.

Richiede terreno sciolto, fertile, leggermente acido arricchito con abbondante letame e ogni anno oltre all'apporto di letame è bene dare alle piante anche dei concimi minerali  a base di azoto e potassio specifici per gli agrumi.

L'arancio è pianta che sopporta bene la siccità ma se la si vuole vedere rigogliosa e avere un'abbondante allegagione dei frutticini occorre irrigare abbondantemente  da marzo ad ottobre avendo cura di lasciare asciugare bene il terreno fra un'annaffiatura e l'altra perchè è albero che teme i ristagni d'acqua.

Se si dispone di abbondante acqua è bene lasciare inerbito il frutteto e sfalciare l'erba tenendola sempre bassa per evitare che vi si annidino i parassiti.

Non fate lavorazioni profonde nel terreno dell'aranceto potete smuovere il terreno massimo 20 cm  in quanto le radici assorbenti si sviluppano negli strati superficiali del terreno stesso.

Le lavorazioni del suolo sono da evitare nel periodo di fioritura e in autunno inoltrato perchè possono avere ripercussioni sulla qualità del frutto e sull'allegagione di quest'ultimo.

 arancio in vaso notare la precocità
della fruttificazione
Per quanto riguarda la moltiplicazione si pratica l'innesto con marze di varietà pregiata.

Fra i principali portainnesti abbiamo l'arancio amaro che è il più diffuso per il suo vigore e la sua resistenza al freddo e produce una fruttificazione di buona qualità.

Teme i terreni argillosi e non ben drenati dove si indebolisce e cade preda di attacchi parassitari.

L'arancio trifogliato (poncirus trifogliata) è un altro portainnesto che ha un effetto nanizzante sulla chioma.

Resiste bene al freddo e ai parassiti e produce una abbondante fruttificazione di ottima qualità.

Non è adatto per terreni troppo calcarei  o salmastri

Anche questo è un portainnesto molto usato per l'arancio dolce.

Il citrange dà piante molto resistenti al freddo ma non è adatto se il terreno risulta argilloso.

Induce uno sviluppo della chioma medio vigoroso e una fruttificazione abbondante e di pregio.

Passando alla potatura è fra le operazioni colturali di maggiore importanza nella gestione dell'agrumeto perchè serve soprattutto per regolare la qualità del prodotto.

Considerando che l'arancio fruttifica sui rami dell'anno precedente la potatura per questa pianta deve essere leggera altrimenti reagirà emettendo numerosi rami che essendo giovani non porteranno frutta.

Per quanto riguarda la potatura di  formazione si cercherà di dare alla pianta una forma globosa, si elimineranno i succhioni e le eventuali ramificazioni eccessive cercando di abbassare l'altezza della pianta risparmiando i rami basali.

Anche la potatura di allevamento dev'essere contenuta ci si limiterà ad eliminare i rami secchi, rotti o attaccati da parassiti.

Vanno eliminati i polloni e i succhioni che sottraggono elementi nutritivi alla pianta stessa.

Inoltre tutte le parti della chioma devono poter beneficiare dell'aria e della luce quindi si elimineranno i rami che si intersecano e quelli interni troppo fitti.

L'epoca per potare questa pianta sempreverde è dopo la raccolta dei frutti che varia a seconda delle cultivar ma che in ogni caso è compresa  tra la tarda primavera e l'inizio dell'estate in quanto non è consigliabile potare gli aranci in inverno per il possibile verificarsi di abbassamenti di temperatura.

Non è opportuno potarla nei mesi di febbraio e marzo perchè in questo periodo si registra il maggior accumulo nei rami delle sostanze di riserva che serviranno alla pianta per fiorire abbondantemente e per trasformare successivamente i fiori in frutticini.

Consiglio di potare l'arancio annualmente sia perchè così la potatura risulta più leggera sia perchè potete meglio sorvegliare la pianta e togliere tempestivamente i rami rotti o malati.

Tuttavia per quest'albero va bene anche una potatura ad anni alterni.

 arancia tarocco
CENTINAIA DI VARIETA'

L'arancio è l'agrume più coltivato al mondo e non deve quindi stupire se vi sono centinaia di varietà.

Solo in Italia più di 20 varietà sono coltivate come frutta da tavola e almeno altrettante vengono allevate invece per farne spremute.

Queste varietà si dividono in due grandi gruppi a seconda del colore della loro polpa.: varietà bionde e varietà pigmentate.

Nelle varietà bionde abbiamo una polpa arancio chiaro e anche la buccia è  dello stesso colore mentre nelle varietà pigmentate la polpa è rossa per via di particolari pigmenti in essa contenuti gli antociani.

Le arance a polpa rossa si sviluppano pienamente solo in determinate zone dove vi sono elevate escursioni termiche fra la notte e il giorno e il clima è secco durante il periodo di formazione del colore del frutto che va da dal tardo autunno ad inizio inverno.

 arance di Sicilia Moro e Sanguinello
Caratteristiche queste che sono spiccate in determinate  luoghi della Sicilia specialmente nelle zone prospicienti Catania e Siracusa e in parte anche in quella di Enna, aree da sempre particolarmente adatte per la coltivazione di questo tipo di arancia anche perchè in queste aree il terreno risulta molto fertile grazie alla presenza dell'Etna.

In queste zone il contenuto di antociani delle arance pigmentate aumenta di molto e vi è anche un contenuto maggiore di vitamina C ciò è dovuto allo stress termico al quale vengono sottoposti i frutti nel delicato momento della loro colorazione.

Queste varietà di arance coltivate in ambiente non idoneo sviluppano poco queste loro caratteristiche o non le sviluppano affatto quindi per poterle possedere occorre avere questo clima particolare in un periodo ben definito.

Per questi motivi le Arance rosse di Sicilia si fregiano del marchio IGP usato per individuare le arance pigmentate a Indicazione Geografica Protetta (IGP) coltivate soltanto in zone delle provincie di Enna, Catania, Siracusa e Ragusa.

L'IGP Arancia Rossa di Sicilia è una garanzia di qualità in quanto la produzione deve sottostare a severi parametri in termini di pezzatura, tenore zuccherino, modalità e stato di conservazione.

Le tre varietà di arance rosse che possono fregiarsi del marchio sono: la varietà Tarocco, la varietà Moro e quella Sanguinella.

Incomincio a parlarvi dalla varietà Tarocco originaria dei primi del 900 nel territorio di Francoforte in
provincia di Ragusa.

E' attualmente la varietà più diffusa in Italia ed è molto popolare fra i consumatori.

Il suo calibrato mix fra acidità del frutto e tenore zuccherino ne fa un'arancia molto dolce e particolarmente ricercata.

E' una varietà pregiata la  sua polpa è striata di rosso e non ha semi.

E' adatta sia per il consumo da tavola, la pezzatura più grande, che per succhi e spremute la pezzatura più piccola.

La sua disponibilità sul mercato va da metà dicembre sino a maggio grazie alle sue numerose varietà e alle differenti condizioni climatiche dei luoghi di maturazione.

 arance moro
La varietà chiamata "Arancia Moro" è la varietà di arance rosse più recente infatti si è originata agli inizi del '900 da una mutazione nel territorio di Lentini in provincia di Siracusa.

E' particolarmente adatta per spremute e succhi perchè la sua polpa rossa, grazie alla grande presenza di antociani  è molto  sugosa.

Si tratta della varietà più pigmentata e quella dal gusto più intenso a piena maturazione ha un sapore particolare che ricorda il lampone.

Questa varietà è disponibile sul mercato dalla prima decade di dicembre sino a fine febbraio quindi l'epoca di maturazione è particolarmente precoce ed è la varietà di Arance Rosse di Sicilia che apre la stagione dell' esportazione.

I frutti migliori si raccolgono a gennaio ma possono rimanere sulla pianta sino a febbraio.

L'arancia varietà "Sanguinello" è stata scoperta in Spagna nel 1929.

La sua buccia è di colore arancio carico con  parti rosse, di pezzatura  medio piccola ha  la polpa di colore arancio con striature rosse, possiede pochi semi ed è la più adatta per spremute e succhi.

 cassetta arance sanguinello
La sua maturazione è medio tardiva inizia in febbraio ma il picco si ha in marzo aprile quando i frutti raggiungono le migliori caratteristiche organolettiche.

Queste arance quando maturano rimangono poco sulla pianta e vanno raccolte al giusto grado di maturazione.

Una derivazione di questa varietà coltivato soprattutto nella provincia di Catania da dove deriva è il "sanguinello moscato" chiamato così per il sapore della sua polpa particolarmente aromatico e fruttato che ricorda quello dell'uva moscato.

Rispetto al sanguinello comune i frutti hanno pezzatura un pò più grande e forma più allungata.

La sua buccia a maturazione assume lievi sfumature rosse meno accentuate di quelle che si trovano sulla buccia del sanguinello comune.

Queste sono le  principali varietà di arance rosse e tutte assumono la particolare colorazione rossa per la presenza degli antociani.

 arance varietà "Cara cara"
Vi sono altre varietà di arance più rare che pur essendo rosse devono la loro pigmentazione non agli antociani come le varietà che ho citato qui, ma al licopene che è la stessa sostanza che  colora la polpa dei pomodori.

Sono varietà americane come la varietà "Cara cara"  coltivata in California a bassa acidità con frutto particolarmente dolce disponibile da dicembre ad aprile.

La sua buccia è arancione ma all'interno la sua polpa è di un distinto arancio rosato e contiene non pochi semi.

Vi è poi l'altro grande gruppo di arance quelle che fanno capo alle varietà di arancio a polpa bionda che costituiscono il gruppo di varietà più diffuso al mondo.

Si distinguono in ombelicate e non, se possiedono o meno un secondo frutticino interno situato nella parte apicale del frutto che prende il nome di Navel o Ombelico.

Fra le tante varietà voglio ricordare Navelina e Valencia le due varietà che aprono e chiudono la  raccolta delle arance.

 varietà "Navelina"
Sono della varietà "arance bionde Navel" perchè al loro interno contengono un  piccolo frutticino.

 Hanno meno succo e sono molto adatte ad essere consumate fresche anche per la bassa acidità che esalta la dolcezza del succo e per questo motivo sono molto diffuse e vengono particolarmente apprezzate.

Navelina è una cultivar di origine californiana  è stata valorizzata in Spagna e da lì importata in Sicilia dove si è ottimamente ambientata.

L'albero è di  ridotte dimensioni ha buccia arancio chiara come il suo succo con frutti di pezzatura media che resistono a lungo sulla pianta.

Fiorisce ad aprile e matura frutti di forma sferica privi di semi con una produzione media per pianta che va dai 40 ai 60 kg.

La sua epoca di maturazione inizia ai primi di novembre per terminare nel mese di dicembre.

varietà "Valencia"
La "Valencia late" è la varietà di arance tardiva che ha la più grande diffusione a livello mondiale.

Questo è dovuto al fatto che questa varietà ha una grande adattabilità ai differenti luoghi inoltre il suo frutto è adatto sia per il consumo da tavola che per i succhi e le spremute.

Ha pezzatura media, buccia e polpa di colore arancio chiaro molto sugosa contiene pochissimi semi.

Come si è detto è la cultivar dalla maturazione più tardiva infatti matura da aprile in poi.

Un altra  ottima caratteristica varietà di arance bionde è la "Arancia Ovale" chiamata così per la caratteristica forma del suo frutto ovale appunto.

La buccia è di colore arancio chiaro, sottile e coriacea a polpa fine ricca di succo con pochissimi semi e di sapore dolce e gradevole.

 arancia "ovale"
Questa varietà fra quelle bionde è una delle più tardive come maturazione infatti matura tra marzo e aprile ed ha la caratteristica che il frutto resta sulla pianta sino a primavera senza guastarsi.

Ogni nazione negli areali dove è possibile coltivare questo agrume ha le sue varietà di arancia.

Io qui ho principalmente trattato quelle che si sviluppano in Sicilia e che fanno di questa isola uno dei maggiori produttori di arance rosse d'Europa.

Tuttavia per mostrarvi come l'arancio sia diffuso in tutto il globo voglio terminare parlandovi di una cultivar che non si è sviluppata in Italia e che da noi è poco coltivata ma molto frequentemente si  incontra in Brasile dov'è diffusa.

Si tratta della Newhall una varietà di arancia bionda Navel  che si è sviluppata per mutazione nel 1820 in un monastero del Brasile.

 arancia "Newhall"
E' una varietà a polpa bionda apirena, senza semi, caratterizzata come tutte le arance Navel dall'avere un frutto gemello piccolino chiamato Navel o Ombelico  posto sotto la buccia dalla parte opposta del picciolo dovuta ad una particolare conformazione del fiore.

La pianta è produttiva e vigorosa di medio sviluppo con tendenza a sviluppare rami verso il basso e ciò consente agevolmente di dare alla pianta stessa la forma a globo.

Il frutto è ovoidale o ellittico di grossa pezzatura con buccia di colore arancio carico di medio spessore che contiene una fine polpa di grande qualità e sapore.

La maturazione si compie fra novembre e marzo.

Questa ottima varietà ha triplice attitudine potendo essere impiegata come arancia da tavola, per succhi e spremute o trasformata in marmellate e liquori.

La sua buccia fine viene impiegata per la preparazione di canditi.

Molte sarebbero le varietà degne di nota ma non volendo appesantire eccessivamente questo post chiudo per il momento con questa riservandomi di riprendere in un secondo tempo questo interessante argomento.

Le varietà possono essere divise anche in base all'epoca di maturazione: da quelle precocissime che maturano a metà novembre a quelle molto tardive con una maturazione che arriva sino a maggio e oltre.

HA UNA LUNGA TRADIZIONE LA COLTIVAZIONE  DI QUESTO AGRUME IN VASO

L'arancio è stato un agrume che insieme al limone è sempre stato ambito dapprima solo dai signori e nobili del Rinascimento poi con l'800 e il 900 anche dalle classi che nobili non erano.

Ultimamente è divenuto una pianta ideale per decorare terrazzi e giardini in luoghi dove il clima per la sua rigidità non permette la coltivazione di questo agrume in piena terra tutto l'anno.

 copia conca originale usata al tempo
dei Medici
Al tempo dei Medici nella Firenze del 1600 famosa era la loro collezione di agrumi che comprendeva anche numerose varietà di aranci  allevati nelle famose conche toscane grandi vasi di terracotta decorati con motivi floreali, famosi ancor oggi quelli di Impruneta.

Se volete una conca come quelle che adornavano le ville medicee potete far capo a questo sito:-) www.fabbricaimpruneta.it

Le conche venivano trasferite nel periodo invernale al riparo dal gelo in locali dove la temperatura non scendeva sotto i 10 gradi chiamate arancere dove gli aranci svernavano in attesa di rivedere l'aria aperta nella bella stagione.

Desidero dirvi che la pianta dell'arancio è più resistente di quella del limone alle basse temperature.

Temperature sui 2 gradi sono tollerate mentre temperature sullo 0 gradi possono portare alla cascola delle arance ma non danneggiare irreparabilmente la pianta che invece muore se il termometro scende a   meno 6 meno 7 gradi.

Quindi in certe zone con inverni non troppo rigidi dell'Italia del Nord, vicino ai laghi ad esempio o in Toscana gli aranci vengono coltivati in piena terra al riparo di un muro e poi coperti nella brutta stagione con protezioni che consentono loro di passare l'inverno.

Se invece non abbiamo terreno o il nostro clima è troppo rigido per piantare questo agrume in piena terra un albero di arancio farà bella mostra di sè sul nostro terrazzo con i suoi frutti color dell'oro ma dovremo ricoverarlo in serra fredda nei periodi invernali.

Tale serra sia luminosa e riparata, la temperatura anche nei periodi più freddi è bene non scenda sotto i 10 gradi.

Non ricoverate la vostra pianta in appartamento in quanto gli agrumi e l'arancio non fa eccezione, mal sopportano l'aria secca e calda degli appartamenti.

In primavera munitevi di una capace conca di terracotta, non vanno bene quelle di plastica che surriscaldano eccessivamente il terreno e dopo aver  inserito dell'argilla espansa per un ottimo drenaggio, l'arancio non sopporta i ristagni d'acqua specie se è in vaso, travasate la pianta di arancio che avete acquistato in terreno sciolto, ricco e fertile, leggermente acido, nei consorzi e nei garden ben forniti vendono terreno già preparato per agrumi.

Il vaso nel quale lo travaserete deve essere largo circa 3 dita in più del contenitore nel quale vi è stata venduta la pianta questo perchè altrimenti mettendolo subito in un vaso grande la terra troppo distante dalle radici inacidisce e ammuffisce.

Con successivi travasi, nei primi anni uno all'anno, poi ogni due anni, adeguerete il vaso alla crescita della pianta.

La posizione del vaso è molto importante dev'essere al sole o per lo meno in posizione molto luminosa.

 Tenete presente che le variazioni termiche in modo che si abbia una crescita e una fruttificazione ottimale dell'arancio, variano dai 22 ai 32 gradi centigradi mentre sopra i 40 gradi la pianta soffre e ne risentono anche i frutti che prendono un  sapore non ottimale.

Per avere frutti zuccherini e saporiti il vostro arancio abbisogna non solo di queste temperature ma anche di una protezione dal vento che disturba la pianta con nocumento per la sua frutta.

Le innaffiature siano abbondanti ma non troppo frequenti aspettate che il terreno si asciughi bene fra l'una e l'altra in inverno innaffiare pochissimo e solo quando le giornate sono tiepide.

 arancio potato a spalliera
Gli aranci in vaso possono essere a forma libera ma anche educati a spalliera per un più accentuato effetto scenografico.

La potatura degli aranci a spalliera deve seguire ovviamente la forma già impostata dal vivaista con opportuni aggiustamenti e legature.

Per quelli allevati a forma libera la potatura,da farsi in primavera prima della ripresa vegetativa e quando le piante vengono spostate per essere portate fuori dal ricovero invernale, si limiti all'eliminazione dei rami secchi o malati, dei polloni che sono cresciuti ai piedi della pianta o di qualche succhione cresciuto lungo le branche principali riconoscibile per la sua forma lunga e dritta.

Per fare il travaso aspettate qualche tempo in modo che il vostro arancio abbia superato il disagio del trasloco fra la serra e l'aperto e poi potete travasarlo.

Avere una o più piante d'arancio in vaso sul vostro terrazzo dà a questo una elegante e raffinata personalità così come un tempo alla corte dei Medici a Firenze i numerosi aranci in vaso adornavano le corti delle ville più prestigiose.

CARATTERISTICHE DEL FRUTTO

L'arancia è un frutto invernale ricco di tantissime qualità utili per la nostra salute e bellezza in un periodo così freddo com'è quello dei mesi d'inverno.

La più importante proprietà dell'arancia è il suo alto contenuto di vitamina C se ne copre il fabbisogno giornaliero consumando solo 120 gr di arance.

Fra le varietà di arance è la cultivar "Tarocco" una arancia rossa che detiene il primato di contenuto della vitamina C ben 90 mg.

Non dimentichiamo che  questa vitamina ha anche un'azione preventiva nei riguardi dei tumori.

La vitamina C è importantissima per la nostra salute infatti ci protegge dai malanni del raffeddamento migliorando le difese del nostro sistema immunitario,aiuta a combattere i radicali liberi che sono fra i principali responsabili del nostro invecchiamento e contribuisce a mantenere giovane ed elastica la nostra pelle.

 arance rosse di Sicilia
L'arancia non contiene solo la vitamina C ma anche  la vitamina A e un vasto gruppo di vitamine che fanno tutte capo alle vitamine del gruppo B.

L'arancia svolge anche una potente funzione antinfiammatoria per merito di due altre sostanze che contiene: l'esperidina che migliora la salute dei vasi capillari e dei tessuti connettivi e gli antociani contenuti soprattutto nelle arance rosse e che svolgono funzioni antiossidanti e protettive nei riguardi dei tumori.

I bioflavonoidi assieme alla vitamina C contenuti nelle arance in misura elevata favoriscono il rafforzamento di ossa e denti, ma anche di cartilagini, tendini e legamenti.

Inoltre per l'alto contenuto di potassio abbinato a un basso contenuto di sodio contribuisce a contrastare l'ipertensione arteriosa.

Oltre al potassio l'arancia è ricca di minerali come il calcio, il fosforo, il ferro e il selenio così utili per il nostro organismo.

E' un frutto ipocalorico 100 gr di questo frutto apportano solo 34 calorie contiene pochissime proteine e grassi  è composta per l' 87% circa di acqua ed è adatta anche a chi fa dieta.

Non contiene molti zuccheri quindi è indicata per chi soffre di diabete.

Un vanto della coltivazione italiana o per essere più precisi siciliana è quella dell'Arancia Rossa di Sicilia non solo di altissima qualità ma un vero e proprio scrigno della salute.

Tarocco,Moro e Sanguinello contengono in misura molto maggiore delle altre arance sia la vitamina C che le antocianine responsabili del'arrossamento della polpa e del succo così benefiche per tutto il nostro organismo e si fregiano del marchio IGP che non viene concesso se non dopo accurati controlli.

Quindi se si vuole consumare arance Doc rivolgiamo la nostra attenzione a queste varietà cresciute  sui terreni vulcanici dell'Etna e maturate al sole della Sicilia.

FESTE IN ONORE DELL'ARANCIA ROSSA DI SICILIA

A Francofonte in Provincia di Siracusa nel mese di febbraio primi di marzo iniziano le numerose feste che in Sicilia hanno come protagoniste le arance siciliane soprattutto quelle rosse.

Francofonte fin dal 1850 ha basato  la sua economia essenzialmente sul settore agrumicolo ma molto prima di quella data si sono trovati dei reperti che attestano come questa zona sin dall'antichità è stata vocata alla coltivazione di questo agrume.

 tarocco di Lentini
L'arancia di Francofonte può fregiarsi sin dal 1997 del marchio di origine IGP.

A Francofonte si celebra il Tarocco varietà protagonista di questi luoghi, dove in una intensa due giorni si potrà degustare sia fresca che lavorata questa varietà di arancia in molti tipici prodotti e con tutti i suoi possibili abbinamenti culinari.

Il ruolo preponderante di questa arancia rossa è in pasticceria e qui nel triangolo di paesi che formano un vero e proprio distretto delle arance e che vivono di questo frutto,oltre a Francofonte abbiamo i paesi di Lentini, di Carlentini e Scordia, risulta un ingrediente immancabile in quasi tutte le preparazioni dolciarie locali.

Gli stands si svolgono lungo tutto il corso principale del paese e costituiscono una irresistibile tentazione non solo per il profumo e il gusto del Tarocco ma anche per i numerosi prodotti alcuni dei quali specialità solo di queste zone come i fichi d 'india essiccati.

Di fronte a tante insolite preparazioni non si può far a meno di venire per una visita.

Altra sagra  in onore di questo frutto così gustoso e utile si svolge verso il 10 aprile a Scillato un paesino non lontano da Palermo situato nel Parco delle Madonie.

 arancia bionda di Scillato
In questa zona non si produce solo un'ottima arancia rossa della varietà "Sanguinello" ma anche una cultivar bionda ombelicata cioè come ho già spiegato munita di un piccolo fruttino al suo interno, che appartiene ai generi Navelate, Nareline e Washington  Navel ma che per le particolari caratteristiche pedoclimatiche della zona ha assunto caratteri peculiari che le hanno valso il nome di "arance bionde di Scillato"

La presenza di abbondanti sorgenti e la zona collinare hanno permesso una crescita rigogliosa e un ritardo della maturazione che fanno della coltivazione degli aranci il volano dell'economia locale.

Durante la festa vengono organizzate gite per far conoscere un territorio incontaminato e che offre così tante bellezze naturali come il Parco delle Madonie con i suoi 14 mulini e le sue ricche sorgenti di acqua e poi naturalmente i rigogliosi aranceti con i loro profumati frutti veri protagonisti della festa.
 
 torta sagra di Scillato
Le arance vengono cucinate nelle maniere più svariate torte, crostate, bignè e altri piatti locali fanno bella mostra di sè nelle bancarelle e tutti  hanno come protagonista questo importante frutto locale.

Naturalmente sono offerte anche fresche per poter godere di tutto il loro profumato aroma e impareggiabile gusto.

La bellezza di questo antico borgo medioevale  situato a circa 220 metri s.l.m. con alle spalle tre delle più spettacolari vette delle Madonie e il gusto e le particolari caratteristiche delle sue arance le degnamente festeggiate, valgono bene una visita anche se non si è proprio del posto.

L'ultima sagra che voglio citare ma altre ve ne sono e vi invito a cercarle e a parteciparvi, è quella che si svolge a Gualtieri Sicaminò in provincia di Messina un paese creato dall'unificazione di due feudi indipendenti i Sicaminò e i Gualtieri che si trova nell'entroterra del golfo di Milazzo immerso nel verde degli uliveti e degli aranceti.

 arance Gualtieri Sicaminò
Non poteva quindi  mancare in un territorio come questo così adatto alla coltivazione dell'arancia una sagra che celebrasse la bellezza, la versatilità e la bontà di questo frutto, che si svolge ogni terza domenica di maggio.

Un'occasione per gustare questo  agrume caratteristico della zona sia fresco che lavorato.
  
La festa viene allietata da spettacoli musicali e folcloristici ed è una vera e propria passerella che consente agli artigiani e agli artisti locali di esporre nei numerosi stands allestiti allo scopo, le loro opere.

Non posso passare sotto silenzio un raro prodotto che deriva non dal frutto dell'albero delle arance ma dal suo fiore: sto parlando del miele di zagara d'arancio prodotto in Sicilia nella zona degli aranceti.

Questo miele di colore chiaro e dal profumo intenso che ricorda quello del fiore dal quale deriva ha proprietà sedative ed è utile nei casi di insonnia e palpitazioni.

 miele di zagara
Insuperabile con i formaggi stagionati: fidatevi di me che l'ho assaggiato:-)

Parlando di tutte queste gustosità mi si è risvegliato l'appetito quindi voglio postarvi una gustosa ricettina.

Di ricette su questo frutto ve ne sono davvero tantissime sia dolci che salate.

Siccome siamo in periodo di festività per una volta voglio proporvi un dolce un pò insolito che spero piaccia a voi così come è piaciuto a me.

ARANCE RIPIENE

Ingredienti per  quattro persone

2 arance di coltivazione biologica

zucchero di canna 1 cucchiaio raso (qui va un pò a piacere a seconda che la vogliate più o meno dolce provate)

30 gr di canditi misti

Tagliate in due le arance spremetele facendo attenzione a non rovinare la loro buccia e svuotate    accuratamente le calotte lasciando solo la buccia arancione senza il bianco.

Mettete le calotte così pulite in frigo per almeno mezz'ora.

Nel frattempo unite il succo delle arance con la ricotta e lo zucchero precedentemente amalgamati.

Versatelo adagio mescolando bene perchè il composto non deve risultare troppo liquido e a questo punto aggiungete i canditi amalgamandoli bene al tutto.

Quando ha raggiunto la giusta consistenza riempite le calotte precedentemente svuotate con questa crema e mettetele in frigo.

Tiratele fuori dal frigo poco prima di portarle in tavola.

Se volete una crema di ricotta con gusto più deciso adoperate succo di arance rosse se invece vi piace più chiara e con gusto meno intenso prendete le arance bionde.

Vedrete che una volta gustata nè voi nè i vostri ospiti dimenticheranno questa semplice ma sfiziosa ricettina.

Anche a me è venuto appetito vado a  farmi una spremuta di arance e quindi non mi resta che augurare a tutti voi

BUON APPETITO

4 commenti:

  1. Leggo sempre con molto interesse i tuoi post e anche questo è ricco di informazioni e notizie utili.
    Ti ringrazio degli auguri che contraccambio con molto piacere...
    Buon Natale!

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  2. passo per caso e vedo un blog interessantissimo mi sono aggiunta se ti va passa mi farebbe piacere auguriiiiiii

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  3. grazie di essere passati dal mio blog! sono d'accordo con voi, tutto quello che si può coltivare a casa proprio è meglio: anche se, come me, abitando in piena città (smog!) e in un appartamento (zero spazio) non è facilissimo coltivare a metro zero! :D

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  4. molti complimenti davvero, per il tuo blog,gradirei conoscere se esiste la possibilità,quando è il momento giusto,naturalmente,di acquistare i mandarini verdi per ricavarne l'olio essenziale, per mio uso personale,tante grazie anticipate e saluti cordialissimi.Giangiacomo

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