mercoledì 14 settembre 2011

ORTO SUL BALCONE

CUORE BIANCO SAPORE CROCCANTE

Se siete alla ricerca di un'insalata invernale gustosa e non  troppo amarognola allora piantate l'indivia avrete insalata croccante e tenera per tutto l'inverno.

Le sue origini si fanno risalire agli altopiani del Caucaso e del Turkestan ed era già conosciuta come pianta medicinale dagli antichi egizi, dai greci e dai romani.per le sue proprietà toniche depurative e diuretiche.

Vi è stata per lungo tempo una confusione dei nomi con la cicoria ma si presume che Chicorium fosse l'attuale cicoria mentre l'indivia venisse nominata Intybus.

Alla fine del Settecento la specie fu divisa nelle due attuali varietà crispum e latifolium e le confusioni finirono.

COLTIVAZIONE E PROPRIETA'DI QUESTA INSALATA

La coltivazione dell'indivia è una delle più diffuse nel nostro paese e la si può trovare in vendita in tutti i periodi dell'anno certo però che la freschezza di quella portata in tavola dal nostro orto e tutta un'altra cosa.

Appartiene alla famiglia delle Asteraceae e il suo nome latino è Cichorium  endivia distinta in due varietà: var. latifolia, caratterizzata dall'avere le foglie con il margine dentato o leggermente frastagliato e la var. crispum caratterizzata da foglie con il margine profondamente frastagliato.

L'indivia coltivata come annuale in realtà è specie biennale che forma un cespo che contiene circa 25-30 foglie di dimensioni e forme variabili a seconda delle cultivar.

Se non raccolta l'indivia fiorisce nel secondo anno di vita con una fioritura scalare che dai primi di maggio si prolunga sino a luglio con fiori  di colore azzurro portati su steli che possono raggiungere il metro di altezza.

Le sue proprietà sono numerose vanta un elevato contenuto  di calcio, di fosforo, di potassio inoltre è ricca di vitamina A e C.

Ha poche calorie è una verdura leggera e rinfrescante ricca di composti vitaminici è indicata per chi soffre di ipertensione in quanto è ricca di potassio ma è anche diuretica e depurativa.

COME COLTIVARLA

Se volete avere questa verdura fresca nel periodo invernale prendete le piantine e travasatele a settembre tenendo presente che l'indivia matura sviluppa una grossa testa e quindi è bene trapiantare in cassette lunghe e lasciare uno spazio fra pianta e pianta di almeno 30 cm.

La temperatura ottimale di crescita è di 15-20 gradi C. mntre si arresta se scende sotto i 5 gradi C.

Se volete seminarla si semina da fine agosto per avere la produzione invernale e si diradano le piantine quando hanno raggiunto i 5 cm.

 E' possibile lasciare le piantine fitte e allora la si tratterà come un'insalatina da taglio ma non potendo essere imbianchita avrà un gusto leggermente amarognolo come quello della cicoria.

 Questo ortaggio resiste a leggere gelate ma teme il caldo che può farla fiorire precocemente sistemate quindi l'indivia appena trapiantata o seminata in un posto ombroso e riparato annaffiando frequentemente sinchè  le piantine non abbiamo cominciato a formare la testa poi non è necessaria troppa acqua  per la stagione umida e per non rischiare di far marcire il pane di foglie.

I terreno dev'essere un buon terriccio da orto o universale ma molto fertile l'indivia attecchisce e cresce meglio in un terreno molto ricco curare particolarmente bene il drenaggio del contenitore per evitare marcescenze.

Questa verdura ha crescita rapida e può essere già raccolta, se le condizioni di coltivazione sono state buone, tra  un mese e le 10 settimane dalla semina  a seconda del clima e delle cultivar.

Potete cogliere solo alcune foglie oppure recidere l'intera pianta ma se lasciate la radice nel vaso e l'innaffiate c'è buona probabilità che risputino alcuni germogli o foglioline che potrete cogliere successivamente.

Per eliminare il sapore amarognolo e per rendere più teneri e croccanti i cespi dell'indivia si ricorre all'imbiancatura la quale può essere effettuata in diversi modi.

Prima di tutto occorre che la pianta sia asciutta per non rischiare marciumi poi per un'imbiancatura parziale, solo il cuore lo si può coprire con un piatto e dopo circa una diecina di giorni  l'indivia dovrebbe essere pronta per la raccolta.

Per un imbianchimento più esteso occorre coprire tutta la pianta con un vaso rovesciato oppure la si può legare raccogliendo tutte le foglie esterne sopra al cespo e poi legandole con della rafia prima controllando che le  foglie siano bene asciutte.

Come vi ho già accennato esistono due tipi di indivia quella chiamata riccia, per la frastagliatura delle sue foglie, e la scarola che sopporta un freddo più intenso.

SUE VARIETA'

Fra le sue cultivar ricordo la "Verde Fiorentina" che si semina  a scalare da giugno per la raccolta invernale con grandi cespi compatti e un cuore che si imbianca con facilità, la "Gigante degli Ortolani" che  a piena maturità ha la sua testa che facilmente raggiunge il diametro di 40 cm anche questa è adatta per un raccolto invernale.

Se volete seminare quest'ultima ricordatevi di distanziare le piante di almeno 40 cm. o mettetene una sola per vaso.

Infine per una scarola estiva che potrete seminare a marzo provate la varietà "Casco d'oro" seminata a marzo la coglierete circa due mesi dopo non prima di averla legata per farla imbianchire 15 giorni prima della raccolta.

Passiamo adesso alle varietà delle indivie ricce l'"Indivia bionda" si raccoglie in autunno inverno e si semina in tarda estate è caratterizzata dall'avere le foglie interne corte e formanti un grosso cuore ben serrato che diventa bianchissimo dopo aver coperto il cespo per l'imbianchimento.

L'indivia "Riccia Pancalieri" è caratterizzata da una grande adattabilità ai diversi ambienti climatici ha il fogliame finemente frastagliato e un cespo voluminoso che diventa bianco se sottoposto alla pratica dell'imbianchimento.

Anche questa è un'ottima indivia riccia per raccolte autunno-vernine si semina da giugno a settembre ed è a mio parere la migliore delle indivie ricce per la sua rusticità e la sua resitenza alle malattie.

Adesso passiamo alla parte dedicata alle ricette perchè gli ortaggi vanno coltivati ma anche....portati in tavola.

Innanzitutto desidero dirvi che questo ortaggio si trova benissimo in insalata e dà gusto ad altri tipi di insalata,es la lattuga, che non è altrettanto saporita.

Si sposa molto bene, sempre in insalata con le noci  e con le mele verdi affettate.

La si può anche cuocere in minestre che saranno di gusto delicato e rinfrescanti.

La scarola invece vien più facilmente cotta e serve per minestre, ripieni e contorni.

Io non sapendo risolvermi per l'una o per l'altra le ho unite tutte e due in questa ricetta napoletana profumata e gustosa.

Provare per credere...

                                             SCAROLA ALLA NAPOLETANA

Ingredienti per tre persone

1 cespo di invidia scarola

1 cespo di invidia riccia

4  acciughe sotto sale

50 gr di olive nere denocciolate

1 cucchiaio di capperi sotto sale

30 gr di pinoli

olio extravergine d'oliva

2 spicchi d'aglio

sale q.b.

Pulite molto bene e lavate le due indivie scolandole  mettetele in un tegame anti aderente con un pizzico di sale.

Lasciatele cuocere nella loro acqua a fuoco molto basso coprendo il tegame con un coperchio sino a che non diventeranno morbide anche nelle loro coste ma non sfatte.

Intanto in un altro tegame basso ma capiente mettete a scaldare un filo di olio extravergine d'oliva aggiungetevi gli spicchi d'aglio schiacciati e quando son ben caldi mettete i pinoli e le acciughe diliscate e lavate facendole sciogliere.

Scolate  le due indivie cotte e aggiungetele al composto con le olive snocciolate e tritate e i capperi ben lavati dal sale.

Mescolate a fuoco vivo e aggiustate di sale se fosse necessario ma con attenzione in quanto le acciughe e i capperi sono già salati.

 Dopo pochi minuti spegnete il fuoco e portate subito a tavola il recipiente ben caldo.


Vedrete che dopo avervi fatto i complimenti difficilmente rimarrà qualcosa nel tegame di cottura è una ricetta così gustosa che se ne vuole prendere ancora e a me è venuta l'acquolina in bocca conosco il suo gusto.

 Vado a sgranocchiare qualcosina prima però voglio di cuore augurarvi


                 BUON APPETITO

                                                     






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