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Quando la primavera è nel suo pieno rigoglio e tutta la natura celebra la bellezza della bella stagione un piccolo frutto popolare e molto gustoso spunta fra l'erba e si fa notare per il suo colore rosso vivo.
E' la fragola che occhieggia fra le verdi foglie e col suo colore vivace non passa certo inosservata.
Vi invito a coltivare almeno qualche pianta di questo frutto facile e generoso.
Se possedete un'orto mettetene pure alcune file, le fragole mature profumate e gustose vanno a ruba sembra che non bastino mai, se invece possedete un balcone potete metterne alcune piante sotto la chioma di alberelli o arbusti anche ornamentali, non fate una rigida classificazione fra ortaggi e piante d'ornamento ma comportatevi come in natura dove vi è un'allegra mescolanza.
Potete riservare alcuni vasi solo per questo dolce frutto ma potete anche sistemarlo appeso dove farà un figurone con le sue foglie verdi e le fragole rosse che pendono dal vaso.
C'E' FRAGOLA E FRAGOLA: LE SUE ORIGINI
Per quanto riguarda le origini della fragola occorre tornare indietro nel tempo all'epoca della fine dell'ultima glaciazione avvenuta circa 10.000 anni fa quando la pianta delle fragole si diffuse nei boschi dell'Europa, dell'America e dell'Asia.
Le piccole dolci fragoline di bosco crescono quindi in entrambi gli emisferi, Eurasia e America.
Diciamo che questo tipo di fragola è originaria sia dell'Europa, zone alpine europee, sia dell'America del nord e del sud.
Appartiene alla famiglia delle Rosacee e il suo nome latino è Fragaria vesca il nome fragaria significa fragranza mentre vesca in latino significa molle e accenna al fatto che il suo frutto è piccolo e morbido.
Da un comune antenato con il trascorrere del tempo differenti specie di fragoline selvatiche si sono prodotte e oggi sono classificate in base alla loro distribuzione geografica, ve ne sono in Siberia, in Cina settentrionale e in Manciuria, nelle Americhe e in Giappone, in quest'ultimo paese si trovano ben 4 sottospecie caratteristiche che crescono solo in quell'area geografica.
Il lago Baikal costituisce un importante confine in quanto nessuna specie asiatica si trova ad ovest di questo lago.
In America prosperano le specie selvatiche di fragoline chiamate Fragaria chiloensis native del Sud America e Fragaria virginiana che invece si trova nel Nord America.
fragoline di bosco |
In Germania sud occidentale in alcuni insediamenti risalenti a quell'epoca si sono trovate tracce di questo frutto mentre in Italia la storia di questa pianta si può far risalire al 234 a.C.
Nella Bibbia e in alcuni dei più antichi trattati di medicina e di botanica si trovano accenni ed elogi di questo prelibato frutto.
Negli scritti dei Greci e dei Romani la fragola è sempre menzionata come frutto selvatico ed era così abbondante in natura che non occorreva coltivarla.
Al tempo dei Romani il piccolo profumato frutto di colore rosso era molto apprezzato e si trovava spesso sulle tavole dei Patrizi come ulteriore golosità.
Questo frutto era presente in modo abbondante durante i banchetti che si tenevano nelle feste in onore di Adone.
Narra una leggenda che Adone era un bellissimo giovane alla morte del quale Venere addolorata pianse copiose lacrime che cadendo sulla Terra si trasformarono in piccoli cuori rossi: le fragoline di bosco.
Plinio loda la fragola chiamandola un prezioso frutto del bosco da amare ed apprezzare, mentre Virgilio la chiama " nascentia fragra" avvertendo i fanciulli golosi di raccoglierla con prudenza facendo attenzione ai serpenti.
La prima prova della coltivazione della fragola si ha nella letteratura francese del quattordicesimo secolo.
Vi si narra infatti che il re Carlo V possedesse più di 1000 fragole coltivate nei giardini reali del Louvre a Parigi queste appartenevano alla specie delle fragoline selvatiche.
Un altro re francese Luigi XIV nel Rinascimento ne era molto goloso e le faceva coltivare nei suoi giardini di Versailles, anche il famoso drammaturgo inglese Shakespeare amava questa delizia e l'aveva definita come "cibo delle fate".
Nel XVI secolo le sue qualità erano note e molto apprezzate soprattutto era considerata una pianta medicinale di cui si consumava ogni sua parte.
Coltivazioni intensive si hanno a partire dal XVIII con la nascita dell'ibrido denominato Fragaria x ananassa.
La storia di come si generò questo ibrido è davvero affascinante e sembra più un romanzo che una storia vera ma a volte la realtà supera la fantasia.
Quello che vado qui a narrarvi è tutto vero e strettamente documentato.
Storicamente specie diverse di Fragaria e ibridi erano coltivati già da lungo tempo ma fu dall'impollinazione incrociata delle specie americane Fragaria virginiana e Fragaria chiloensis che deriva l'antenata di tutte le fragole coltivate: Fragaria x ananassa.
Fu un ufficiale francese Amèdèè François Frèzier militare dai molteplici interessi e dalla vasta cultura che importò dal Cile le piante madri di Fragaria chiloensis che lo avevano colpito per la grossezza dei loro frutti descritti da lui stesso grossi quanto una noce e che gli spagnoli del luogo chiamavano "frutilla".
Portate in Europa verso il 1712 poche piante di questa varietà si cominciò a coltivarle ma per lungo tempo rimasero relegate come curiosità botanica fino alla metà del 1700.
Antoine Nicolas Duchesne |
Siamo nel 1766 quando il giovane Duchesne fa una interessante scoperta vale a dire che i fiori delle fragole non erano solo ermafroditi come sino a quel momento si pensava, ma potevano essere anche unisessuali.
In Europa non erano giunte piante maschili di Fragaria chiloensis ma trovandosi vicine a piante maschili di Fragaria virginiana si originò un ibrido con frutti grossi di forma piuttosto regolare.
La fragola ottenuta nel 1766 casualmente con l'ibridazione di Fragaria virginiana proveniente dagli Stati Uniti orientali con Fragaria chiloensis che arrivava dalle coste cilene del Pacifico fu denominata Fragaria x ananassa ed è la capostipite di tutte le attuali fragole coltivate.
Questa nuova specie presentava frutti di elevate dimensioni i cui semi perfettamente fertili diedero origine a piante con fiori che erano facilmente impollinabili.
Da questo primo ibrido se ne selezionarono altri fra cui alcuni con fiori grandi e frutti di color rosso scuro che si diffusero nei paesi europei.
Il giovane Duchesne descrisse dettagliatamente tutti questi complessi passaggi in un'opera che si intitola "La storia naturale della fragola" innovativa per quei tempi dove descrive in modo approfondito non solo la nascita di questo ibrido ma anche le varie specie di fragole selvatiche comuni ai suoi tempi.
DIFFUSIONE DI QUESTO PICCOLO FRUTTO
Fino a poco più di due secoli fa chi desiderava consumare fragole poteva attingere solo alla fragolina di bosco.
La costituzione di un ibrido, Fragaria x ananassa ha permesso che la coltivazione della fragola si sviluppasse nella maggior parte dei paesi del mondo.
A livello mondiale la coltivazione di questo piccolo frutto è aumentata costantemente anche se in Europa il suo principale bacino produttivo, nell'ultima decade il suo sviluppo si è mantenuto pressochè stabile.
Il maggior incremento produttivo di questa coltivazione lo si è avuto in quei paesi dove la mano d'opera è a basso costo e dove il clima si mantiene mite anche d'inverno.
In alcuni paesi fra i quali l'Italia la coltivazione della fragola rappresenta un'importante fonte di reddito per le imprese agricole piccole e medie a conduzione famigliare.
I tre principali paesi produttori di fragole a livello europeo sono nell'ordine Spagna, Italia e Francia.
fragoloni pronti per la vendita |
In questi ultimi anni in Belgio, Olanda e in alcune zone alpine italiane, si è avuta una espansione di questa coltura con tecniche che consentono la coltivazione di questo frutto sia con una produzione ritardata che con quella anticipata, primizia.
Inoltre si mira ad ottenere produzioni fuori stagione, estivo autunnali con le sempre più sofisticate tecniche colturali e con le nuove cultivar rifiorenti per riuscire ad ottenere tutto l'anno questo frutto cosi profumato e gustoso.
Inoltre vi sono importanti cambiamenti per quanto riguarda le varietà: in Spagna, Nord Africa e Italia meridionale si stanno affermando le varietà californiane mentre nell'Europa Centro Settentrionale, in Francia e nel'Italia Settentrionale dominano le varietà europee recentemente costituite.
DESCRIZIONE DI QUESTO AROMATICO FRUTTO
La fragola è una pianta perenne alta dai 15 ai 20 cm il cui fusto molto breve è stato trasformato in un rizoma di consistenza erbacea quando la pianta è giovane ma che diviene semilegnoso durante il suo invecchiamento.
Da questo rizoma si dipartono piccoli ciuffi di foglie basali sostenuti da lunghi e sottili piccioli.
Le sue radici sono superficiali e molto ramificate al fine di assicurare una maggiore capacità di assorbimento degli elementi nutritivi del terreno.
Ogni singola foglia è composta da tre foglioline ovali dentellate di colore verde brillante più chiaro nella pagina inferiore.
fragole in piena fioritura |
Verso maggio giugno producono frutti di colore rosso, ma ne esistono anche varietà bianche, tondeggianti punteggiati dai piccoli semi.
Quelli che comunemente vengono chiamati frutti della fragola in realtà sono falsi frutti in quanto non si formano dall'ovario del fiore ma alla sua base, i frutti veri sono quelli che si trovano sulla superficie del falso frutto, sembrano piccoli semi e vengono chiamati acheni ciascuno di loro contiene un unico seme.
I falsi frutti che vengono comunemente indicati come i frutti della fragola possono avere dimensioni molto varie dai fragoloni con grossa pezzatura alle piccole e profumate fragoline di bosco.
Inoltre variano anche per quanto riguarda il colore, la consistenza della polpa, la loro resistenza alle manipolazioni, il loro profumo, le varietà selvatiche sono le più profumate, e il gusto più o meno accentuato.
Per quanto riguarda la loro moltiplicazione si moltiplicano oltre che da seme per stoloni.
Gli stoloni sono fusti striscianti e sottili provvisti di "nodi" dai quali nascono radici e foglie.
Tali fusti si diffondono strisciando sul terreno anche a una notevole distanza dalla pianta madre dando vita alla propria estremità a rosette di foglie che essendo a contatto col terreno sviluppano radici.
Si origina così una nuova pianta di fragole che a sua volta emetterà altri stoloni propagandando ulteriormente la sua specie.
stoloni di fragola |
Le piantine che si sviluppano tramite gli stoloni generati da queste ultime vengono estirpate in gennaio-febbraio e conservate in particolari celle frigorifere a bassa temperatura, -2° C, fino al momento del loro impianto in estate (impianto estivo: agosto-settembre).
Vi sono tuttavia alcune varietà che non producono stoloni, la moltiplicazione di queste cultivar avviene staccando i germogli secondari provvisti di radici dal germoglio principale e piantandoli in terreno soffice e ricco.
In questo modo da queste cultivar si ottengono nuove piantine.
La propagazione per seme ha come conseguenza delle piantine tra loro non omogenee e si usa principalmente nei programmi di miglioramento genetico.
COLTIVAZIONE
La fragola per la sua adattabilità è diffusa in tutta Italia dal livello del mare sino a altitudini superiori ai 1000 metri sul livello del mare.
La coltivazione della fragola è condizionata pesantemente da due fattori climatici la temperatura e la luce.
A seconda delle caratteristiche delle varie aree di produzione si sceglie il sistema di coltivazione e le varietà.
Le fragole sono maggiormente diffuse in tutte le zone temperate e subtropicali.
Il terreno ottimale per la loro coltivazione è ben areato, fertile e leggermente acido senza ristagni idrici che farebbero marcire le sottili radici delle fragole.
La piantina di fragola va impiantata ad una giusta profondità col colletto a livello del terreno, questo per evitare sia i rischi di marcescenza delle gemme se è piantato ad una maggiore profondità sia danni dovuti alla siccità o al gelo se è troppo fuori dal terreno.
Le temperature medie ottimali perchè questa coltura cresca al meglio sono comprese fra i 20° e i 25° C particolarmente pericolose si rivelano le gelate primaverili che causano necrosi dei fiori e conseguenti malformazioni dei frutti.
Piogge intense si rivelano dannose specialmente nel periodo che va dalla fioritura alla maturazione dei frutti, in quanto l'eccessiva umidità predispone a muffe e a patogeni fungini.
fragole su telo nero |
Il fragoleto classico viene impiantato su aiuole rialzate chiamate prode ottenute mediante una baulatura alta dai 25 ai 30 cm che è molto utile per lo sgrondo veloce dell'acqua.
Poi le aiuole si rivestono di un telo pacciamante in plastica in genere di polietilene nero, che isola la coltura dalla umidità evita che i delicati frutti si sporchino di terra e inoltre impedisce il proliferare di erbe infestanti.
Se l'impianto è estivo e la luminosità è molto elevata il telo in plastica occorre sia di colore bianco.
Questo telo una volta messo e ben fissato viene forato con un cannello a gas con un cilindro perforante e incandescente che esegue fori di circa 7-10 cm a distanza regolare dove verranno messe le piantine di fragola.
Queste possono essere scelte tra:
-piantine di fragola fresche che danno raccolti primaverili precoci
- piantine frigoconservate per impianti che possono eseguirsi in qualsiasi periodo dell'anno, per produzioni primaverili, estive o fuori stagione
- piantine in vasetto per produzioni primaverili a rapido e sicuro attecchimento.
Il trapianto delle piantine è un'operazione delicata specialmente se si sono scelte le piantine frigo conservate.
Occorre tenere presente che da un ambiente a temperatura fredda e costante come è quella della cella frigorifera nelle quali le piantine sono state conservate, si passa ad un ambiente dove specie nelle ore più calde il calore e la luminosità possono essere molto forti.
E' importante acclimatare per alcuni giorni le piantine acquistate tramite un soggiorno nella fresca temperatura della cantina con le confezioni aperte e nebulizzate con acqua.
piantine di fragola frigoconservate |
Tenete presente che la prima produzione avviene dopo circa 60 giorni dall'impianto per piante messe a dimora in piena terra.
Il ciclo della fragola dura mediamente tre anni dopo di che è meglio piantare altrove il fragoleto per evitare l'insorgere delle malattie e l'eccessivo sfruttamento del terreno che incide pesantemente sulla resa.
Durante questo periodo è bene compiere con scrupolo una serie di operazioni colturali che assicureranno la salute e il rigoglio del fragoleto stesso.
Dopo il riposo invernale circa 15 giorni prima della ripresa vegetativa bisogna procedere con i lavori di pulizia e di monda che consistono nel togliere le foglie secche, le erbe infestanti e gli stoloni.
Pratica quest'ultima indispensabile per non esaurire le piante che altrimenti penserebbero a far crescere gli stoloni a scapito della produzione, ma molto onerosa in quanto occorre procedere a mano all'eliminazione di questi ultimi.
Inoltre occorre lasciare solo due o tre germogli per ogni cespo per equilibrare la produzione dell'anno.
IL materiale eliminato va bruciato per evitare che eventuali forme svernanti di insetti, di funghi o altri patogeni possano attaccare il fragoleto.
In primavera all'epoca della fioritura occorre eliminare i fiori delle varietà rifiorenti per concentrare la produzione in estate ed evitare che la pianta perda vigore.
Per quanto riguarda la coltivazione fuori suolo ne darò solo alcuni cenni ma mi riservo di riprendere l'argomento perchè a causa dell'alta resa produttiva in un periodo in cui la produzione della fragola in pieno campo è esaurita è una coltivazione che consente una buon guadagno se fatta nella maniera migliore.
Si esegue sotto tunnel o serre in sacchetti o vasi di torba e le piante vengono nutrite con fertirrigazione a ciclo continuo.
Si ottengono così rese molto maggiori sino al doppio rispetto alle tecniche tradizionali e si possono realizzare più cicli produttivi nello stesso anno ciclo primaverile-estivo e estivo-autunnale.
fragoleto fuori suolo |
L'interesse per questo tipo di coltivazione è crescente ma vi ritornerò successivamente.
Per quanto riguarda la raccolta è da eseguirsi a mano per la delicatezza del frutto inizialmente ogni due o tre giorni all'inizio del periodo di maturazione successivamente ad intervalli di tre o quattro giorni.
Il criterio più usato per vedere se il frutto ha raggiunto la sua maturazione ottimale è quello di osservarne il colore, la sua superficie dev'essere rossa in modo uniforme.
I frutti si staccano con il calice e una parte del peduncolo di circa 5 mm.
Le ore migliori per eseguire la raccolta sono le ore più fresche del mattino che garantiscono una durata maggiore dei frutti.
VARIETA'
I diversi programmi di miglioramento genetico sia pubblici che privati hanno portato e portano ancor oggi ad un continuo cambiamento varietale a causa delle numerose nuove varietà costituite.
Tuttavia non sempre queste nuove varietà si rivelano, in altri luoghi di coltivazione. con le medesime qualitative caratteristiche che mostravano nei luoghi di origine è quindi importante scegliere varietà collaudate e che già si coltivano nell'areale dove volete piantarle.
Per questo motivo ho selezionato per voi alcune varietà di sicura riuscita indicandovi anche il luogo più adatto per la loro coltivaizone.
alba varietà unifera |
Potrete così avere un raccolto che indicativamente, dipende dal clima che vi è da voi, si estende dalla metà di aprile sino alla fine di giugno inizi luglio.
Se poi volete anticipare il raccolto di circa tre settimane potete coprire con campane o trasferire in serra alla fine dell'inverno le piante di fragola.
Queste a seconda della durata della loro fioritura si dividono in tre grandi gruppi.
Fragole unifere dette anche non rifiorenti sono le fragole primaverili o dell'inizio dell'estate caratterizzate dall'essere particolarmente gustose e succose, una delle migliori qualità di fragole per un orto familiare.
Purtroppo queste varietà fruttificano solo per due o tre settimane.
Fragole rifiorenti dette anche bifide o longidiurne: appartengono a questo gruppo le varietà che producono per un tempo più lungo fino alla prime gelate autunnali.
diamante varietà rifiorente |
Non possono essere equiparate come sapore e consistenza alle varietà unifere anche se le varietà create recentemente vi si avvicinano e la loro produttività è stata aumentata.
Consiglio la piantagione di queste varietà alla fine dell'estate o all'inizio dell'autunno per raccogliere le loro fragole l'anno seguente.
Fragole fotoindifferenti o "day neutral" un gruppo di varietà che sono state selezionate in America, queste cultivar hanno la particolarità di svilupparsi con qualsiasi tipo di luminosità.
Questo significa che possono crescere e fruttificare in qualsiasi periodo dell'anno anche se la luce è scarsa purchè la temperatura venga mantenuta stabile e non scenda sotto i 10° C.
La loro polpa è meno succosa rispetto a quella delle altre varietà ma vale la pena di piantarle in vaso a metà dell'estate per trasferirle in serra o in un luogo protetto in autunno per avere fragole durante il periodo invernale.
Si possono anche coltivare in casa ponendo i vasi sopra un davanzale soleggiato.
Ho selezionato le migliori varietà di fragola che fruttificano nel clima italiano
Ecco a voi le migliori varietà del gruppo delle fragole unifere che fruttificano una sola volta all'anno.
Alba è una delle varietà più precoci che presenta un'ottima produttività primaverile.
E' una pianta mediamente vigorosa di buona rusticità più adatta agli ambienti centro-settentrionali.
Produce frutti di pezzatura media di color rosso chiaro e brillante di buon sapore ed aroma.
gemma varietà unifera |
Il suo frutto di medie dimensioni con forma tronco-conica ha un colore rosso intenso.
Maya è una varietà che dà un abbondante raccolto di frutti di dimensioni medio grandi di forma conico allungata e di colore rosso brillante.
La pianta è vigorosa e di media rusticità più adatta per luoghi situati nel centro o nel settentrione d'Italia.
Camarosa è una varietà molto produttiva ed affidabile che alla fine primavera inizio estate vi darà un'abbondante raccolto di frutti succosi color rosso scuro.
Di facile coltivazione è una buona scelta se siete principianti ed è adatta anche per la coltivazione in vaso.
Roxana presenta un'abbondante produttività, la pianta è molto vigorosa, di media rusticità più adatta agli ambienti centro-settentrionali.
roxana varietà unifera |
Ecco le varietà che ho selezionato e che riguardano il gruppo delle fragole rifiorenti che producono per un periodo più lungo di tempo indicativamente dai 40 ai 60 giorni dopo il trapianto in un periodo compreso fra giugno e novembre.
Annabelle è una varietà molto produttiva con una buona capacità di rifiorire,è pianta vigorosa di media rusticità.
Produce frutti medio piccoli di forma conica arrotondata di colore rosso intenso con buon sapore e aroma.
Anais è una cultivar rifiorente che presenta la caratteristica di rifiorire lungo tutto il periodo estivo autunnale molto produttiva è pianta mediamente vigorosa e di discreta rusticità.
Anais varietà rifiorente |
Mara di Bois è una varietà che fruttifica due volte, alla fine della primavera o all'inizio dell'estate, e nuovamente alla fine dell'estate.
Rustica è poco sensibile alle malattie che affliggono le piante di fragola.
I suoi frutti di media pezzatura hanno un colore rosso vivo, polpa soda e un delizioso sapore che ricorda quello delle fragoline di bosco.
Diamante è una varietà che presenta una produttività media su una pianta vigorosa ma di scarsa rusticità.
Notevole per i suoi frutti di ottima pezzatura di colore rosso brillante e di ottima qualità.
Per quanto riguarda le varietà fotoindifferenti più recenti e ancora non molto diffuse provate a coltivare la seguente varietà:
Selva indicata sia negli ambienti meridionali che in quelli settentrionali di pianura è pianta poco vigorosa ma molto produttiva.
Produce un buon raccolto di fragoloni durante tutta l'estate e l'autunno e se portata al riparo continua anche durante i mesi invernali.
I frutti non sono molto succosi e hanno un sapore delicato ma sono molto adatti per marmellate.
fragoline in vaso |
La fragola è una coltivazione facile in vaso anzi è una delle più facili di sicura riuscita se si rispettano poche regole che ora vado ad illustrarvi.
Prima di tutto scegliete piantine certificate con la dicitura "certificate sane ed esenti da virus" è vero che sono un pò più care ma vi son certe malattie che attaccano le piantine di fragola e che ne pregiudicano la produzione, quindi è meglio evitarle con materiale certificato e sano.
Poi ricordate che le fragole hanno bisogno di un'intensa luminosità quindi ponete i vasi al sole se abitate dove d'estate il calore non è eccessivo, mettete in semiombra il vaso se siete in un luogo dove in estate il sole scotta, in ogni caso le fragole coltivate, non le fragoline di bosco, vogliono sempre una grande luminosità.
Il vaso che sia dai 20 ai 30 cm di diametro profondo circa 30 cm, dove si collocherà al centro una bella piantina di fragola :-)
Adesso vediamo come deve essere il terriccio: prendete del terriccio normale e mescolatelo con terriccio per piante acide, le percentuali sono del 70% (terriccio normale) e 30% ( terriccio per acidofile).
Inoltre aggiungete un concime organico come del buon stallatico, lo vendono già pronto nei consorzi o nei garden, tenete presente che le piantine di fragola abbisognano di terreno fertile per svilupparsi al meglio.
Ricordatevi di collocare il colletto della giovane piantina a livello del terreno e di innaffiare abbondantemente subito dopo la piantagione.
Se la stagione è ancora fredda, consiglio di piantare ai primi di marzo, addossare le piantine ad un muro e proteggere i vasi con un telo stando però attenti ai marciumi se questo è di plastica.
Frequenti siano le irrigazioni, il terreno occorre resti umido ma non bagnato per evitare muffe, le fragole sono avide di acqua che consente la succosità e la ottimale maturazione dei loro frutti.
Irrigare ogni 10 giorni nel periodo della fioritura e della maturazione della frutta, somministrare un concime specifico per fragole, se non lo trovate ricordatevi che le fragole abbisognano di un concime per piante ortive, va bene anche quello per i pomodori se non lo trovate specifico, guardate sull'etichetta il periodo e le modalità di somministrazione.
fragoliera |
Per quanto riguarda la varietà delle piantine che volete coltivare è una scelta piuttosto individuale ma mi sento di dirvi di scegliere piantine di varietà certificata che sono già presenti nella vostra zona per essere sicuri che attecchiscano e vengono su al meglio, potete scegliere fra le varietà che vi ho indicato.
Le fragole delle varietà unifere sono più profumate e gustose ma la produzione cessa dopo un breve lasso di tempo.
Per quanto riguarda le varietà rifiorenti, se potete permettervi poche piantine vi consiglio di indirizzarvi su queste ultime, produrranno fragole per tutta la bella stagione sino all'autunno ma saranno un pò meno gustose e succose delle varietà unifere.
Se poi volete fragole anche nei mesi invernali o nei periodi dove la produzione di fragole è rara vi conviene indirizzarvi verso le varietà fotoindifferenti che sono sì più care delle altre, ma vi consentiranno di avere fragole anche durante il periodo invernale portando ovviamente al riparo i vasi quando le temperature si abbassano.
Se poi avete poco spazio sul vostro balcone coltivate le fragole in vasi appesi, faranno un figurone con i loro rossi frutti pendenti, i frutti non si sporcheranno e la luminosità sarà più intensa.
Unica pecca dovrete annaffiare di più, ci sono certi annaffiatoi con beccucci adatti allo scopo, e le piante dovranno essere perfettamente in ordine perchè visibili da tutti i lati, quindi pulizia accurata di foglie secche, fragole bacate e quant'altro.
Se poi volete moltiplicare le vostre piantine questa è un'operazione facile adoperando gli stoloni che le piante adulte emettono con facilità.
Se li interrate in un vasetto mantenendo il terriccio, io adopero quello da semina, sempre umido presto emetteranno radici e avrete una nuova piantina.
Le piante di fragola producono molto per i primi due o tre anni poi la loro resa cala ma non dovete preoccuparvi, con le piantine "figlie" avrete sempre un fragolaio in piena produzione.
CARATTERISTICHE DI QUESTO DOLCE SUCCOSO FRUTTO
Questo frutto contiene elevate quantità di vitamina C ed è particolarmente ricco di sostanze antiossidanti che aiutano a combattere i temuti "radicali liberi" e rallentano il processo di invecchiamento delle cellule.
Lo zucchero che naturalmente è contenuto nelle fragole è ben tollerato anche dai diabetici perchè si tratta di fruttosio allo stato naturale.
Composte al 90% di acqua idratano le cellule dell'organismo senza appesantirlo con troppe calorie,meno di 40 ogni 100 gr. di parte edibile, e avendo anche particolari enzimi aiutano ad attivare il metabolismo aiutando così il corpo a dimagrire con meno fatica.
Il loro elevato contenuto di vitamina C favorisce l'assorbimento del ferro utile per la formazione dei globuli rossi e dei muscoli e aiuta a produrre collagene una proteina che previene le rughe e riduce la ritenzione idrica e quindi anche la cellulite.
Questa azione è favorita anche dal potassio che le fragole possiedono in quantità.
Le fragole possiedono infatti numerosi sali minerali, oltre al potassio abbiamo una discreta presenza di ferro, sodio, calcio , fosforo e magnesio.
Hanno anche proprietà diuretiche, lassative per il loro contenuto di fibre, e depurative.
Svolgono un'azione rigeneratrice delle cellule sanguigne questo grazie alle proprietà dell'acido folico da loro contenuto che apporta benefici al cervello perchè agisce sul liquido spinale.
In soggetti particolarmente sensibili questo frutto può originare fenomeni di reazioni allergiche come l'orticaria o essere di difficile digestione.
Si ritiene che ciò sia dovuto alla sua forte azione disintossicante nei riguardi dell'organismo.
Questo frutto così ricco di virtù dovrebbe essere più consumato e considerato, quale miglior iniziativa che coltivarlo da noi nel nostro orto o nei nostri vasi per averlo sempre gustoso e fresco per la maggior parte dell'anno.
SAGRE E FESTE CHE VEDONO PROTAGONISTA QUESTA ROSSA BONTA'
In tutta Italia si svolgono numerose sagre che celebrano la bontà e le virtù di questo frutto profumato e delizioso.
Incominciamo dall'Emilia e andiamo precisamente a Lagosanto in provincia di Ferrara il 18 di maggio, quando si celebra San Venanzio patrono di questa cittadina.
In questi giorni si svolge anche la "Sagra della fragola" che con gli anni ha acquisito una importanza sempre maggiore sino a coinvolgere altre realtà come l'Istituto Tecnico Agrario " F.lli Navarra" e sezioni Alberghiere.
Inoltre si è gemellata con località che svolgono sagre dello stesso prodotto com'è quella che si svolge a San Biagio, una frazione di Marsciano provincia di Perugia.
Questa sagra è originata dal fatto che da sempre il Basso Ferrarese è la più grande area di produzione vivaistica di piante di fragola in Italia.
La sagra si svolge nel corso di due fine settimana sempre attorno alla festa del patrono che si tiene il 18 di maggio, oltre ai ricchi stand degustazione dove si può gustare il rosso frutto cucinato nei modi più svariati, vi sono anche stand gastronomici con prodotti tipici della cucina locale.
Il tutto allietato da spettacoli musicali e d'intrattenimento per tutte le età che fanno divertire grandi e piccini.
Val la pena di fare una gita in un mese dal clima dolce e favorevole com'è maggio non solo per assistere a questa caratteristica sagra ma anche per scoprire le bellezze recentemente rivalutate di questo ameno paese come l'Antica Via del Sale e il museo della bonifica.
Spostiamoci ora in Umbria per parlare di un'altra sagra che vede come protagonista sempre la fragola.
Questa manifestazione che si snoda per tutto il borgo, molto conosciuta e popolare attira sempre molta folla che viene per ammirare e gustare la regina di questa festa: la fragola.
umbricelli all'amatriciana |
Uuuummmm quante bontà! e gli gnocchi del frate cercatore come saranno mai? Con tutti questi buoni piatti mi è venuta l'acquolina in bocca, voglio andarci e non per gustare solo le ottime fragole:-)
Spostiamoci nella vicina Toscana dove nel comune di Sant'Andrea di Pescaiola in provincia di Pisa si svolge un'altra sagra che vede come protagonista la fragola la "Sagra delle fragole" che si svolge negli ultimi due week end di maggio sin dal 1978.
Nata come una semplice festa paesana dove non si degustavano che le fragole, con l'ampliamento a metà degli anni '90 della struttura che la conteneva è diventata una sagra importante e di tutto rispetto.
Oggi è possibile degustare oltre alle fragole tutte di ottima qualità e solo di provenienza locale, anche gustosi e particolari piatti della zona allietati da buona musica e per chi vuole c'è anche la possibilità di divertirsi sulla pista da ballo.
Una manifestazione a cui vale la pena di assistere per passare delle giornate differenti in allegria e spensieratezza accompagnati dall'aroma e dal gusto di questo rosso frutto.
Andiamo ora nel Lazio dove a questo gustosissimo e profumato frutto è dedicata un'altra sagra che si svolge ininterrottamente dall'anno 1969 l'annuale "Sagra delle fragole" che si tiene alla fine della raccolta in località Carchitti una frazione del comune di Palestrina.
Tutto iniziò verso la fine del XIX secolo quando una grave carestia costrinse numerose persone che risiedevano in montagna a spostarsi in una frazione del comune di Palestrina che venne denominata Carchitti.
I nuovi arrivati si dedicarono alla coltivazione delle fragole che divennero il simbolo di Carchitti e per celebrarle ogni anno si svolge questa sagra che vede protagonisti non solo il frutto coltivato nelle campagne circostanti ma anche il "Giglietto" tipico dolce locale.
Il comune di Palestrina intende tutelare anche a livello internazionale sia la fragola tipica della zona che questo gustoso e particolare dolce.
Questa sagra prevede non solo la degustazione della fragola ma anche un ricco calendario che contiene numerosi eventi, stand gastronomici e mostre.
Spostiamoci in una bella isola la Sicilia e precisamente in provincia di Catania a Maletto che con i suoi 1000 metri di quota risulta essere il più alto dei centri della provincia di Catania.
Qui si svolge nella prima domenica di giugno la tradizionale "Sagra della fragola" che richiama una folla di turisti e di visitatori.
La fragola tradizionalmente costituisce un'importante fonte di reddito per gli abitanti di questo comune catanese.
Il frutto locale matura fra i primi di maggio e gli ultimi giorni di giugno e nell'ambito della sagra vengono esposti i diversi tipi di fragola, la fragolina piccola e profumata più adatta alla pasticceria, la fragola "rifiorente" che matura da gennaio a dicembre e la fragola tradizionale dal sapore dolce e dal delicato profumo celebrata nella manifestazione.
Durante questa sagra in appositi stand le fragole in cassette vengono offerte in assaggio gratuito ai visitatori che possono acquistare anche le piantine inoltre viene cucinata dalle maestranze locali una gigantesca torta alla fragola che viene offerta a tutti i partecipanti.
Maletto la torta di fragole a più piani |
Sarà inoltre possibile usufruire delle visite guidate attraverso il centro storico del comune che faranno scoprire la bellezza del Rocca del Castello e l'importanza del Museo Civico.
Quindi chi è siciliano o si trova a passare da quelle parti non si lasci sfuggire l'occasione per assistere a questa bella e importante manifestazione dove viene celebrato un frutto così amato.
Il capitolo sulle sagre dedicate alla fragola finisce qui ma ve ne sono altre che vi invito a scoprire per gustare questo rosso e saporito frutto e per passare una giornata lieta all'insegna di genuine tradizioni popolari.
E dopo tante parole spese per elogiare questo frutto che si presta ad essere consumato in più modi è arrivato il momento della ricettina.
In verità non sapendomi decidere fra due ricette , una dolce e una salata ho deciso per una volta di fare un'eccezione e ve le posto entrambe decidete voi qual'è quella migliore.
La prima è una crostata un pò particolare che abbina la dolce cremosità del mascarpone al gusto particolare delle fragole.
FRAGOLE E MASCARPONE IN CROSTATA
Ingredienti per 4 persone
500 gr di pasta frolla
500 gr di fragole
40 gr di zucchero
250 gr di mascarpone
2 cucchiai abbondanti di miele liquido
alcune foglioline di menta
Stendete la pasta frolla col mattarello sino ad avere un disco di circa 1 cm di spessore.
Prendete poi una teglia rotonda e dopo averla imburrata sistemateci il disco di pasta sfoglia che poi taglierete ai bordi perchè prenda l'esatta dimensione della teglia infine con una forchetta bucate il fondo della pasta.
A questo punto prendete della carta da forno foderate bene la pasta con la carta, mettete dentro la tortiera parecchi legumi secchi coprendola bene e distribuiteli uniformemente.
Infornate il tutto in forno già caldo per 40 minuti a 180 gradi, con questa cottura e con i legumi che devono raggiungere l'orlo della teglia, la pasta rimarrà bassa e morbida.
Toglietela dal forno e fatela raffreddare, nel frattempo pulite le fragole lavandole bene, scolandole, togliendo loro il picciolo poi potete lasciarle intere se non sono troppo grandi altrimenti occorre tagliarle a spicchi.
Mettetele in una ciotola insieme a qualche fogliolina di menta, aggiungete lo zucchero mescolate il tutto e mettete la ciotola in frigo a riposare per 5 minuti.
In un'altro recipiente mescolate al mascarpone i due cucchiai di miele e il liquido zuccherino che farete colare dalla ciotola che contiene le fragole.
Spalmate la base della crostata col mascarpone decorandola con le fragole e aggiungendovi qualche fogliolina di menta.
Mettete in frigo almeno una mezz'oretta prima di servirla, vedrete che questo dolce non difficile da preparare farà la gioia di grandi e piccini.
Adattissimo anche come dolce per una festa o un compleanno.
La seconda ricetta è una ricetta classica che una mia cara amica mi ha richiesto, gliela avevo già data tempo fa ma l'ha perduta e siccome mi ha detto che quando l'ha cucinata per la prima volta è stato un successo voleva ripeterla.
Per lei e per chi si volesse cimentare la posto qui:-)
RISOTTO ALLE FRAGOLE
Ingredienti per 4 persone
riso per risotti 350 gr
fragole 250 gr
un paio di scalogni, in alternativa una cipolla piccola
un bicchiere di vino rosso vivace
brodo vegetale q.b.
burro 60 gr
Pulite e tagliate a fette le fragole lasciandone da parte 4 intere per la decorazione e pulite ed affettate anche lo scalogno o la cipolla.
In un recipiente mettete 30 gr di burro e fate soffriggere a fuoco basso lo scalogno o la cipolla, quando è imbiondita gettatevi il riso e fatelo tostare per qualche minuto bagnadolo poi col vino che farete evaporare a fuoco più vivace.
Quando sarà assorbito aggiungete il brodo vegetale per cuocere il riso e circa a metà cottura aggiungete le fragole tirate a cottura aggiungendo poco per volta il restante brodo vegetale.
A cottura ultimata aggiungete il burro rimasto mescolando con cura, spegnete poi il fuoco lasciando riposare per qualche minuto.
Versatelo nei piatti decorandoli con le fragole messe da parte e portate subito in tavola.
Questo risotto dall'insolito colore di un rosa acceso che tende al rosso, ha gusto fresco e primaverile che non mancherà di incontrare il favore dei vostri commensali.
A questo punto non mi resta che augurarvi di tutto cuore
BUON APPETITO
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