Le tiepide giornate che vi sono state in questi giorni hanno suscitato in più d'uno il desiderio di mettere subito in terra i semi dei nostri amati ortaggi impazienti di veder spuntare le tenere pianticelle.
Ma prima di poter affidare alla terra i semi occorre domandarsi se sia meglio seminare o sia meglio comprare le piantine già cresciute da trapiantare.
PIANTINE O SEMI?
A questo dubbio non esiste una risposta certa ma occorre osservare caso per caso perchè a volte è meglio seminare ma altre volte è meglio comprare le piantine già cresciute.
Vado ad illustrarvi quando è meglio seminare e quando invece è più conveniente comprare le piantine.
Innanzitutto se volete coltivare in appartamento è meglio comprare le piantine, che è vero che sono un pò più care ma sono anche più robuste e di più facile coltivazione.
Fa eccezione la misticanza di insalatine che è di facile germinabilità e potete seminare in una cassettina da tenersi nel luogo più luminoso dell'appartamento sempre umida sinchè non vedete spuntare le prime piantine dopo circa una settimana.
insalata pronta per il trapianto |
Tuttavia occorre considerare che le piantine sono più care della semente perchè il lavoro più difficile è già stato svolto, inoltre per verdure rare non vi sono piantine pronte da acquistare occorre trovare la semente e seminare.
Se siete già un pò esperti seminare è preferibile potete spaziare fra più varietà e seminando scalarmente avrete sempre verdura fresca a poco prezzo.
Inoltre per avere certi ortaggi occorre seminarli, un esempio tipico sono i ravanelli ma anche le carotine novelle sono difficili da trovare sotto forma di piantine e per averle occorre affidare alla terra i loro semi.
TIPI DI SEMENTI
Cominciamo ad approfondire il capitolo sementi che non è facile come sembra perchè ve ne sono di vari tipi che è meglio conoscere per poter poi scegliere nella maniera migliore.
Partendo dal presupposto che il nostro obbiettivo sia di avere un orto rigoglioso produttivo e sano che non ci dia troppe preoccupazioni per quanto riguarda la sua salute, malattie, debolezza delle piantine o scarsa germinabilità, occorre orientarsi verso sementi di ortaggi dalle caratteristiche ben conosciute e consolidate nel luogo dove abitiamo.
Inoltre è consigliabile affidarsi a ditte di provata serietà prediligendo ove possibile sementi biologiche.
Le sementi si dividono in tre gruppi ed è bene conoscere le loro differenze se vogliamo scegliere consapevolmente.
Le sementi ibride sono quelle che portano sulla bustina la dicitura "semi ibridi" o "F1" che significa sementi ibride di prima generazione.
Queste sono sementi che vengono testate in laboratorio incrociando e selezionando con studi che durano anche anni per far si che abbiano le caratteristiche migliori per resistere alle malattie, essere più produttive e produrre in modo più uniforme e regolare.
Due sono gli svantaggi acquistando sementi di questo tipo: sono care ed è meglio non conservarne la semenza.
Il loro maggior costo deriva dagli studi che occorre fare per produrle poi siccome sono il risultato di incroci, i semi che da loro derivano danno origine a piante che sono dissimili dalle piante madri e con caratteristiche che possono essere di molto inferiori.
Vanno bene per coltivazioni intensive da resa ma non sono molto adatte ad un orto amatoriale faccio eccezione per i pomodori in quanto effettivamente sono più resistenti a determinate malattie che affliggono questo ortaggio.
Le "sementi ad impollinazione libera" sono piante selezionate attraverso l'impollinazione naturale come accadeva prima dell'avvento delle sementi ibride.
Molti le preferiscono per il sapore migliore della verdura che producono, inoltre questa presenta una maggiore variabilità in termini di forma, di gusto e di colore.
Le piante che nascono da "sementi ad impollinazione libera" producono semi che si posso tranquillamente serbare per riseminarli l'anno dopo e questo fatto non è certo di poco conto.
Un particolare importante è che queste sementi costano meno rispetto alle sementi ibride.
Le "sementi tradizionali o antiche" sono quelle cultivar che derivano da libera impollinazione e hanno almeno 50 anni di coltivazione alle spalle.
ortaggio raro |
Queste varietà sono state riscoperte recentemente e particolarmente apprezzate per il loro gusto che spesso si fa preferire rispetto agli ibridi anche se non possono vantare la loro regolarità come forma o colore.
Preferire antiche varietà del territorio nel quale siamo ci garantisce una loro già collaudata adattabilità per le condizioni presenti nel territorio stesso inoltre contribuiremo a salvare ortaggi antichi che sono diventati rari.
COME FARE PER SCEGLIERE LE BUSTINE MIGLIORI
Adesso che sapete i vari tipi di sementi occorre conoscere bene le utili informazioni riportate sulle bustine delle sementi.
Le bustine contenenti sementi di qualità sono ricche di utili informazioni che è importante saper leggere al meglio per poter comprare in maniera ottimale.
Osservate la descrizione: se è un seme F1, se è ad impollinazione ibrida oppure se è una vecchia varietà e se il seme è stato trattato con un fungicida oppure no.
Leggete la descrizione della varietà che mette in luce i pregi come la produttività o la precocità mentre per i difetti, che non vengono menzionati, occorre cercare altrove parlando con i coltivatori della zona o i gestori dei consorzi.
Spesso dietro la busta vi sono le indicazioni di quando seminare, le varie epoche e quando raccogliere con i rispettivi tempi.
Importantissima è la data che indica il biennio di raccolta e il tempo di scadenza, naturalmente più il seme è fresco più ha capacità germinative.
Questo è un aspetto che troppe volte viene sottovalutato arrivando a pensare di non essere stati capaci di coltivare un determinato ortaggio quando invece è stata la non freschezza della semente la causa del fallimento.
Osservate poi la confezione: vi sono ditte che imbustano in due confezioni i semi e sono quelle da preferirsi perchè per la conservabilità dei semi è molto importante la stabilità della confezione in quanto i semi devono essere quanto più è possibile al riparo da luce e umidità.
Questo perchè i semi iniziano a gemogliare in presenza di luce e di elevata umidità e se nella busta trovano queste due condizioni iniziano il loro processo di crescita che ben presto si interrompe e favorisce la morte del seme.
Quando si semina è buona norma estrarre dalla bustina solo la quantità di semi occorrenti richiudendo subito la busta e riponendola in un posto asciutto.
Il tempo di scadenza si riferisce al seme tenuto nelle condizioni ottimali che vi ho detto quindi fate sempre prima la prova della germinazione se vi trovate in possesso di seme vecchio o che sospettate abbia una germinabilità scarsa.
PROVA DI GERMINAZIONE
Questa prova si può fare in due modi differenti.
Il primo sistema è di mettere pochi semi, una diecina circa, su un batuffolo di ovatta mantenuto sempre umido e vedere quanti di loro germinano.
Se sono freschi dovrebbe germinare almeno 80% se germina meno del 50% o del 40% meglio non seminare.
Tuttavia io mi trovo meglio con un'altro sistema che passo ad illustrarvi.
Prendo una piccola seminiera che è un contenitore di plastica con molti buchi, le migliori sono dotate anche di coperchio per mantenere il seme in un'ottimale umidità, e metto metà terriccio di semina e metà torba poi la bagno bene e la lascio una notte perchè si assesti.
L'indomani semino una ventina di semi circa ci metto l'etichetta con la data e che seme è, non dimenticatevi di questo importante particolare, e attendo mantenendo sempre umido ma non troppo bagnato il terriccio per evitare marciumi.
Occorre attendere i giorni scritti sulla busta e dichiarati dal produttore e vedere quanti sono i semi che germinano passato quel periodo, le percentuali sono quelle che ho già scritto per le prove su ovatta.
Questa semplice prova può risparmiare delusioni cocenti e fa chiarezza sulla quantità di seme che ancora può germinare.
Un avvertimento: una volta che le piantine sono nate aspettare per spostarle che si siano irrobustite perchè un cambiamento troppo brusco di luce o di temperatura può risultare loro fatale.
Quando avranno raggiunto circa i 10 cm le si potrà trapiantare a dimora estraendole delicatamente dal semenzaio con una piccola palettina per non danneggiare le tenere radichette e praticando con un cavicchio un foro sufficentemente ampio da permettere il collocamento della piantina che poi andrà rincalzata per bene.
Per quanto riguarda il terriccio, i vasi, come concimare e come creare da noi dell'ottimo concime (compost) potete andare al mio prodotto http://www.ortopertutti.com/p/blog-page.html dove troverete delle accurate spiegazioni.
RACCOLTA DEI SEMI
Se avete seminato degli ortaggi alcuni fra di loro potete farli andare a seme per avere semenza fresca per l'anno successivo senza spendere una lira.
Vi ricordo che se le vostre piante derivano da semi ibridi è bene non raccoglierne i semi perchè le piante che ne deriverebbero sarebbero dissimili dalle piante madri e facilmente molto meno qualitative.
Inoltre vi sono alcuni ortaggi le cui varietà si ibridano con facilità fra di loro dando ibridi che possono essere molto dissimili dalla piante madri ciò avviene perchè il polline di una varietà si posa sul fiore di un'altra fecondandolo.
Questo succede a causa degli insetti soprattutto delle api e anche a causa del vento.
Zucchine, peperoni, pomodori e melanzane sono gli ortaggi più soggetti a ciò quindi se si vuole conservare una varietà in purezza occorre proteggere la pianta scelta per il seme prima dell' inizio della fioritura con un velo di tulle, si compra a metro nelle mercerie, mettendo 3 bastoni a modo di tepee indiano per fissarlo e avvolgendo l'intera pianta, ogni tanto conviene scuoterlo per permettere al polline di circolare.
Quando i frutti iniziano a formarsi questa protezione si può togliere.
Alcuni adottano il sistema delle distanze se c'è una certa distanza fra le varie varietà allora si può stare tranquilli l'ibridazione non avviene.
Io non mi fido troppo di quest'ultimo metodo e per le piccole quantità di seme che servono per una conservazione amatoriale consiglio vivamente di attenersi al metodo di copertura dell'esemplare prescelto.
Purtroppo le specifiche conoscenze per la raccolta dei semi che gli agricoltori del passato si tramandavano di generazione in generazione oggi sono conosciute da un numero molto ristretto di persone e alcune temo siano andate addirittura perdute.
Un tempo quando io ero ragazzina era molto raro comprare i semi, ogni famiglia che possedesse un orto ed erano numerose, era orgogliosa delle varietà che coltivava e ogni anno ne prelevava i semi perchè questi ortaggi non andassero perduti.
A volte i semi venivano scambiati con altri appassionati ortolani ed erano lunghe discussioni sulla bontà degli ortaggi coltivati, ciascuno era convinto che le migliori varietà erano quelle coltivate da lui :-).
Per completezza e sperando che queste informazioni vi possano servire ve le passo così come fecero mio nonno e mia nonna quando li aiutavo nell'orto di proprietà e loro rispondevano pazienti alle mie molte domande.
Una delle prime cose che mi hanno insegnato è di non prendere mai i semi di ortaggi a fine stagione perchè darebbero piante più deboli e non stabili come varietà.
Occorre lasciare andare a seme alcune delle piante più vigorose inoltre per ciascun ortaggio vi è un metodo per raccogliere i semi.
Qui vi indico come raccogliere i semi degli ortaggi più comuni:
-lattuga: forma uno spesso stelo con numerosi fiori gialli, i semi maturano progressivamente quindi si può inclinare lo stelo sopra un telo e raccogliere a mano a mano i semi.
I primi che cadono sono i migliori e i più adatti ad essere conservati.
Con questo metodo potete raccogliere anche i semi di altre insalate.
Se la stagione è piovosa e questo metodo non è possibile impiegarlo occorre sdradicare l'intera pianta e metterla in un locale luminoso e areato a testa in giù con un telo sotto.
A poco a poco nutriti dal carnoso stelo i semi matureranno e cadranno progressivamente nel telo.
infiorescenza dl basilico |
Se si vuole raccogliere il seme scegliere una bella pianta e permetterle di andare in fioritura, poi quando l'infiorescenza inizia a diventare marrone occorre tagliarla e adagiarla su un foglio di carta lasciato all'ombra per permettere ai semi di cadere.
Si conservano in sacchetti di carta, in luogo fresco e asciutto inoltre la germinazione del basilico è più lunga di quella di molti altri ortaggi dopo 6 anni i suoi semi hanno ancora un'ottimo indice di germinazione.
Fagioli, fagiolini e piselli: il baccello deve essere scuro quasi, sottolineo quasi, sul punto di aprirsi.
Raccoglietelo e toglietene i semi che metterete per qualche giorno ad asciugare all'ombra prima di ritirarli per la conservazione.
Melanzana: da una pianta sana e vigorosa lasciate ingrossare uno dei migliori frutti e togliete gli altri, raccoglietene i semi quando è diventato molto grosso con buccia marrone e inizia ad avvizzire.
Un frutto contiene sino a 20 gr di seme secco tenete presente che in un grammo si trovano circa 200 semi quindi non vi occorrono certo molte piante di melanzana per la semenza del vostro orto.
Due sono i metodi per estrarne il seme.
Il primo consiste nel tagliare il frutti in senso longitudinale si estraggono i semi liberandoli dalla polpa con ripetuti lavaggi, si provvede poi alla loro essiccazione all'ombra.
Il secondo metodo da adottarsi in estate quando il sole picchia forte consiste nel far seccare il frutto al sole e poi se ne estraggono i semi quando è ben secco.
Peperone: si scelgono le piante migliori e si lasciano non più di 4 o 5 frutti per pianta raccogliendoli a completa maturazione.
Tagliato il frutto la raccolta dei semi è facile e appena estratti i semi si devono essiccare all'ombra prima di riporli per la conservazione.
Cetriolo lasciare su una pianta sana e vigorosa non più di 3 frutti che si lasceranno diventare grossissimi.
Quando virano al giallo occorre tagliarli a metà, con un cucchiaio mettete i semi e la loro mucillagine in un contenitore pieno di acqua che si cambierà una volta al giorno.
I semi di cetriolo devono stare in ammollo per lo meno 3 giorni, poi raccoglieteli cercando di scartare quelli piccoli o mal formati.
Con carta assorbente asciugateli bene e lasciateli all'ombra a seccare per circa una settimana voltandoli almeno una volta al giorno per i primi giorni.
Una volta che li vedete ben secchi potete conservarli.
particolare del picciolo secco questa zucchina è pronta |
Raccoglietela completamente matura , ci si accorge dell'avvenuta maturazione perchè la buccia vira al giallo e il picciolo si secca.
Tagliatela longitudinalmente e fate seccare le due parti all'ombra.
Estraetene i semi metteteli in acqua per pulirli e poi fateli essiccare alcuni giorni all'ombra prima di conservarli.
Zucca: impiegate lo stesso procedimento che avete adottato per prendere i semi della zucchina
RACCOLTA DEI SEMI DI POMODORO
Desidero approfondire la raccolta dei semi del pomodoro, questo ortaggio così popolare.
Questa Solanacea è una delle più apprezzate dagli agricoltori amatoriali per il gusto e il profumo dei pomodori coltivati nell'orto rispetto ai pomodori che occhieggiano dai banchi del supermercato spesso raccolti ancora verdi, fatti maturare artificialmente con gas artificiali e conservati in una pellicola di plastica con la quale hanno viaggiato a lungo.
Sono moltissime le varietà di pomodoro e quindi è normale che spesso si voglia conservare una determinata cultivar particolarmente adatta alla coltivazione nel nostro orto oppure apprezzata da noi come gusto, colore, resistenza alle malattie o come pezzatura.
Spesso i pomodori sono buoni produttori di semi che divengono disponibili alla maturazione del frutto.
Innanzitutto occorre scegliere le piante più produttive sane e vigorose e isolarle prima che i fiori si aprano per poi togliere la copertura una volta che i piccoli frutti iniziano a formarsi.
semi di pomodoro |
Quindi prima di poterli essiccare e conservare occorre togliere ogni traccia di polpa e di gelatina sul seme stesso perchè se vi fosse rallenterebbe la sua germinazione.
Il sistema migliore per toglierla completamente è adoperare un processo di fermentazione.
Dopo aver tolto la buccia, toglierla accuratamente perchè ostacola la pulizia dei semi, alcuni pomodori ben maturi si mettono in un recipiente che va lasciato all'ombra e a temperatura ambiente sino a quando non si vede sulla sua superficie una patina biancastra che è formata da un fungo.
Visto questo si toglie la patina, si aggiunge acqua, si agita con un cucchiaino la polpa con i semi per favorire la separazione e si vedrà che i semi buoni più pesanti si depositeranno sul fondo lasciando in superficie i semi leggeri e la polpa fermentata.
Si tolgono questi ultimi e la polpa poi aggiungendo acqua pulita si fa in modo di eliminare tutte le parti che galleggiano lasciando solo i semi pesanti perfettamente puliti.
Colare acqua e semi in un passino e sciacquare definitivamente adagiando poi i semi su un oggetto di ceramica, mio nonno adoperava un piatto di terracotta che veniva usato solo per questo scopo.
Sosteneva che così i semi si asciugavano e respiravano e che i semi dei pomodori erano molto delicati e soggetti a muffe finchè non fossero stati ben secchi.
Naturalmente questo recipiente veniva tenuto all'ombra e ritirato in casa la notte tutto questo veniva fatto per alcuni giorni sinchè i semi non si seccavano.
Per 3 o 4 anni si conservavano germinativi.
COME SI CONSERVANO I SEMI
Per conservare in maniera ottimale i semi prendete dei sacchettini di carta, non adoperate la plastica che fa marcire i semi, dove introdurrete i semi stessi e sopra questo contenitore scrivete in maniera molto leggibile il tipo di ortaggio, la varietà e soprattutto l'epoca di raccolta.
Chiudetelo bene con un nastro o dello spago e mettetelo in un posto asciutto e buio ben protetto da insetti e roditori e che sia ben areato con temperatura fresca, non troppo elevata ma neppure da frigorifero.
Se adopererete questi accorgimenti i vostri semi dureranno almeno per un paio d'anni con un'ottima capacità germinativa.
zucca matura |
Inoltre particolare non trascurabile le piante non fanno pagare i semi quindi avrete gli ortaggi gratuitamente :-)
Per avere concime gratis, per sapere tutte le caratteristiche dei vasi dove inserire i vostri semi e per ammirare in un video una bellissima e antica pianta da frutta che è possibile coltivare anche sul vostro balcone potete cliccare qui
http://www.ortopertutti.com/p/blog-page.html
Questo post giunge al termine avete notato quante cose vi sono da dire su dei piccoli semplici semi?
Questo fa parte della bellezza e del fascino della natura semplice nella sua complessità.
Vi mando i miei più cari saluti e vi auguro
BUONA SEMINA
Grazie per i preziosi consigli riguardo alla produzione dei semi di pomodoro, non ho mi provato a raccoglierli ma chissà, quest'anno potrei tentare...
RispondiEliminaho appena scoperto questo blog. Ho acquistato semi da poco e grazie a questa pagina ho chiarito i miei dubbi. Sono un principiante, domani credo inizierò a seminare, è il mio primo orto.
RispondiEliminaCiao
Claudio
Ti do il benvenuto Claudio sono sempre molto contenta che nuove persone si avvicinino alle coltivazioni ortive.
Eliminavedrai che ne ricaverai tante soddisfazioni per dubbi non esitare a scrivermi trovi la mia mail a sinistra è per me un piacere aiutare un principiante